Mostra Lee Miller – Man Ray. Fashion, Love, War - Venezia
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Venezia
L’esposizione, curata da Victoria Noel-Johnson, presenta circa 140 fotografie di Lee Miller e di Man Ray, alcuni oggetti d’arte e documenti video, grazie all’adesione dei Lee Miller Archives e della Fondazione Marconi.
I visitatori potranno finalmente apprezzare a pieno le qualità di questa grande fotografa, il contributo che diede non solo come musa di Man Ray ma soprattutto come professionista alla pari, al punto che sovente si dimentica che fu lei a scoprire, per caso, e a ispirargli la tecnica fotografica della solarizzazione che Man Ray adottò come firma artistica e per la quale si contraddistinse.
Obiettivo della mostra è quindi anche offrire il giusto riconoscimento a Lee Miller, pioniera del surrealismo in fotografia, ponendola su un piano di parità con Man Ray, il cui lavoro tendeva a oscurarla sia in vita che negli anni a venire.
La mostra che si apre con il dittico di Lee Miller e Man Ray (Man Ray, autoritratto, 1931 e Man Ray, Lee Miller, 1929) si articola in un percorso cronologico.
Cuore dell’esposizione è il rapporto tra Lee Miller e Man Ray sbocciato a Parigi nel 1929, e che finisce nel 1932, con un focus sulle loro vite, carriere e relazioni in quel periodo.
Sarà così evidente per il visitatore l’ispirazione che entrambi esercitarono uno sul lavoro dell'altro, inclusa la tecnica fotografica della solarizzazione che Man Ray fece sua al punto che sovente son stati erroneamente attributi a Ray i lavori di Miller.
In tutta l’esposizione, il filo rosso è dedicato al rapporto tra Lee Miller e Man Ray e l’evoluzione da amore in amicizia, durata per quasi 50 anni, parallelamente ai reciproci matrimoni con Aziz Eloui, Roland Penrose e Juliet Browner.
Ray sarà particolarmente vicino a Miller nel periodo in cui soffre di depressione cronica, anche a causa di una sorta di disturbo post-traumatico dovuto agli orrori a cui aveva assistito nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
I visitatori potranno finalmente apprezzare a pieno le qualità di questa grande fotografa, il contributo che diede non solo come musa di Man Ray ma soprattutto come professionista alla pari, al punto che sovente si dimentica che fu lei a scoprire, per caso, e a ispirargli la tecnica fotografica della solarizzazione che Man Ray adottò come firma artistica e per la quale si contraddistinse.
Obiettivo della mostra è quindi anche offrire il giusto riconoscimento a Lee Miller, pioniera del surrealismo in fotografia, ponendola su un piano di parità con Man Ray, il cui lavoro tendeva a oscurarla sia in vita che negli anni a venire.
La mostra che si apre con il dittico di Lee Miller e Man Ray (Man Ray, autoritratto, 1931 e Man Ray, Lee Miller, 1929) si articola in un percorso cronologico.
Cuore dell’esposizione è il rapporto tra Lee Miller e Man Ray sbocciato a Parigi nel 1929, e che finisce nel 1932, con un focus sulle loro vite, carriere e relazioni in quel periodo.
Sarà così evidente per il visitatore l’ispirazione che entrambi esercitarono uno sul lavoro dell'altro, inclusa la tecnica fotografica della solarizzazione che Man Ray fece sua al punto che sovente son stati erroneamente attributi a Ray i lavori di Miller.
In tutta l’esposizione, il filo rosso è dedicato al rapporto tra Lee Miller e Man Ray e l’evoluzione da amore in amicizia, durata per quasi 50 anni, parallelamente ai reciproci matrimoni con Aziz Eloui, Roland Penrose e Juliet Browner.
Ray sarà particolarmente vicino a Miller nel periodo in cui soffre di depressione cronica, anche a causa di una sorta di disturbo post-traumatico dovuto agli orrori a cui aveva assistito nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Regione: Veneto
Luogo: Palazzo Franchetti, S. Marco 2847
Telefono: 333/1012415
Orari di apertura: 10-18. Martedì chiuso
Costo: 14 euro; ridotto 12 euro
Dove acquistare: www.leemillermanray.it; www.acp-palazzofranchetti.com
Sito web: www.leemillermanray.it; www.acp-palazzofranchetti.com
Organizzatore: ACP Palazzo Franchetti, CMS.Cultura