Mostra Le vibrazioni del colore, Claudio Rotta Loria, Jorrit Tornquist - Casale Monferrato
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Casale Monferrato (Alessandria)
Lo storico e suggestivo Castello del Monferrato di Casale ospita la doppia mostra personale di Claudio Rotta Loria (Torino, 1949) e Jorrit Tornquist (Graz, Austria, 1938).
La mostra è composta da circa cinquanta opere dei due maestri che, pur lontani geograficamente di origine e di formazione, ma anche di età, presentano forti affinità nella ricerca e nei risultati estetici, formali, cromatici, luministici.
Per entrambi questi due Maestri dell’Arte Contemporanea, la percezione visiva è legata all’emozione che un’epifania cromatica o luministica riesce ad accendere in ogni spettatore.
Per Claudio Rotta Loria la mostra è incentrata soprattutto sulle Superfici a interferenza luminosa, ricerca iniziata alla fine degli anni ‘60 e poi continuata, pur con qualche digressione ed esplorazione in altri campi, fino ai giorni nostri. La costante del lavoro di Rotta Loria, è quella di andare a scovare le dinamiche e le possibilità delle superfici colpite e attraversate da una luce radente che, più che individuare le forme, riesce magicamente ad animarle attraverso impercettibili vibrazioni, e attraverso sottili e impalpabili fremiti luministici.
Nel caso Tornquist, austriaco naturalizzato bergamasco, si tratta di una lunga cavalcata che parte dai primi Opus: una ricerca mai interrotta che trova negli anni ‘60 e ‘70, un particolare approfondimento delle problematiche della luce in rapporto alla percezione cromatica.
Tornquist poi continuerà l’approfondimento del discorso percettivo, sottolineando sempre di più le qualità e le caratteristiche del pigmento, utilizzato sia con diverse tipologie di addensamento dello stesso, sia in un continuo cambiare i supporti in cui esso si può riconoscere (tele, stracci, garze, legno, ecc.)
Il confronto anche fra i pieni e i vuoti, fra il totale e il parziale dell’opera, continuerà a sollecitare gli studi di Tornquist sulle possibilità cromatiche per arrivare infine, ritornando quasi alle origini, a scoprire come il colore si dichiari e si nasconda nella stessa opera.
La mostra è curata da Giovanni Granzotto e Anselmo Villata.
La mostra è composta da circa cinquanta opere dei due maestri che, pur lontani geograficamente di origine e di formazione, ma anche di età, presentano forti affinità nella ricerca e nei risultati estetici, formali, cromatici, luministici.
Per entrambi questi due Maestri dell’Arte Contemporanea, la percezione visiva è legata all’emozione che un’epifania cromatica o luministica riesce ad accendere in ogni spettatore.
Per Claudio Rotta Loria la mostra è incentrata soprattutto sulle Superfici a interferenza luminosa, ricerca iniziata alla fine degli anni ‘60 e poi continuata, pur con qualche digressione ed esplorazione in altri campi, fino ai giorni nostri. La costante del lavoro di Rotta Loria, è quella di andare a scovare le dinamiche e le possibilità delle superfici colpite e attraversate da una luce radente che, più che individuare le forme, riesce magicamente ad animarle attraverso impercettibili vibrazioni, e attraverso sottili e impalpabili fremiti luministici.
Nel caso Tornquist, austriaco naturalizzato bergamasco, si tratta di una lunga cavalcata che parte dai primi Opus: una ricerca mai interrotta che trova negli anni ‘60 e ‘70, un particolare approfondimento delle problematiche della luce in rapporto alla percezione cromatica.
Tornquist poi continuerà l’approfondimento del discorso percettivo, sottolineando sempre di più le qualità e le caratteristiche del pigmento, utilizzato sia con diverse tipologie di addensamento dello stesso, sia in un continuo cambiare i supporti in cui esso si può riconoscere (tele, stracci, garze, legno, ecc.)
Il confronto anche fra i pieni e i vuoti, fra il totale e il parziale dell’opera, continuerà a sollecitare gli studi di Tornquist sulle possibilità cromatiche per arrivare infine, ritornando quasi alle origini, a scoprire come il colore si dichiari e si nasconda nella stessa opera.
La mostra è curata da Giovanni Granzotto e Anselmo Villata.
Regione: Piemonte
Luogo: Castello del Monferrato, piazza Castello
Telefono: 0142/444329
Orari di apertura: 10-13; 14-18 sabato e domenica. Altri giorni su prenotazione
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.comune.casale-monferrato.al.it/castello
Organizzatore: I.N.A.C., Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea, in collaborazione con il Comune di Casale Monferrato e lo Studio d’Arte GR di Pordenone