Mostra L’acqua le bagna come il vento le calpesta. Dario Picariello - Bologna
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Bologna
La mostra personale dell'artista Dario Picariello (Avellino, 1991) presenta tre grandi installazioni inedite della serie Cicli, produzione avviata nel 2020 che prende spunto dalle tradizioni dei canti popolari meridionali.
Il percorso della mostra è accompagnato da un testo critico di Eugenio Viola, Capo-curatore del Museo de Arte Moderno de Bogotá – MAMBO, Colombia e prossimo curatore del Padiglione Italiano alla Biennale d'Arte del 2022.
Gli interventi installativi, realizzati con diversi materiali e tecniche, sono messi in mostra grazie all’impiego di attrezzatura del backstage fotografico, come ombrelli o stativi. L’attenzione è rivolta al medium fotografico, ponte di unione tra il passato e presente: le immagini fotografiche vengono modificate digitalmente, trasferite con acidi su tessuti oppure stampate su carta blueback fatta a striscioline, per essere poi utilizzata per ricamare parole, secondo pattern decorativi di abiti cerimoniali o immagini naturali.
I canti selezionati per questa occasione hanno origini e periodi differenti; a intrecciarli il tema comune della violenza, sia essa fisica, verbale o psicologica. Ogni opera racconta una difficile problematica, presentata attraverso brevi versi intrecciati su tessuti.
La mostra si conclude con l’esposizione di due fotografie esposte come una sorta di polittico. Le immagini presentate sono il risultato di un procedimento digitale: la fotografia viene letta da un software non adatto a codificarne il formato digitale originale, producendo un errore, o glitch. L’immagine ottenuta viene stampata a contatto su carta, restituendoci apparizioni che si collocano in una spazialità indefinita e vibrante.
Il percorso della mostra è accompagnato da un testo critico di Eugenio Viola, Capo-curatore del Museo de Arte Moderno de Bogotá – MAMBO, Colombia e prossimo curatore del Padiglione Italiano alla Biennale d'Arte del 2022.
Gli interventi installativi, realizzati con diversi materiali e tecniche, sono messi in mostra grazie all’impiego di attrezzatura del backstage fotografico, come ombrelli o stativi. L’attenzione è rivolta al medium fotografico, ponte di unione tra il passato e presente: le immagini fotografiche vengono modificate digitalmente, trasferite con acidi su tessuti oppure stampate su carta blueback fatta a striscioline, per essere poi utilizzata per ricamare parole, secondo pattern decorativi di abiti cerimoniali o immagini naturali.
I canti selezionati per questa occasione hanno origini e periodi differenti; a intrecciarli il tema comune della violenza, sia essa fisica, verbale o psicologica. Ogni opera racconta una difficile problematica, presentata attraverso brevi versi intrecciati su tessuti.
La mostra si conclude con l’esposizione di due fotografie esposte come una sorta di polittico. Le immagini presentate sono il risultato di un procedimento digitale: la fotografia viene letta da un software non adatto a codificarne il formato digitale originale, producendo un errore, o glitch. L’immagine ottenuta viene stampata a contatto su carta, restituendoci apparizioni che si collocano in una spazialità indefinita e vibrante.
Regione: Emilia Romagna
Luogo: Labs Contemporary Art, via Santo Stefano 38
Telefono: 348/9325473
Orari di apertura: 10-13; 15-19 o su appuntamento. Domenica e lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: https://www.labsgallery.it
Organizzatore: LABS Contemporary art