Mostra LA ROSA DI DAMASCO. Dalla Siria a Torino - Torino

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 16/07/2023 Aggiornato il 16/07/2023
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
Torino
Il progetto culturale intende promuovere il ruolo e l’importanza del secolare patrimonio culturale siriano nel bacino del Mediterraneo attraverso la Rosa di Damasco, uno dei prodotti più noti e iconici di quella regione.

Una mostra fotografica, un’installazione artistica e un programma di eventi promuovono il patrimonio culturale siriano attraverso la conoscenza della secolare coltivazione e trasformazione del fiore, Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO.

Delicata, ma non fragile, apprezzata in tutto il mondo per il profumo, le proprietà officinali e l’utilizzo come spezia, la Rosa damascena è stata evocata in fonti letterarie, come nella raccolta Le mille e una notte, e lodata da poeti come Shakespeare e Nizar Qabbani.

Per secoli i contadini siriani hanno tramandato di generazione in generazione le conoscenze e le abilità di coltivazione e lavorazione del fiore. In tempi moderni, la coltivazione della Rosa si è sviluppata nella piccola città di Al-Mrah, sulla catena montuosa del Qalamoun orientale, in un'area che si estende nella campagna a nord di Damasco.
Alla fine del 2019, l'UNESCO ha iscritto nella Lista del Patrimonio Immateriale dell'Umanità le pratiche e i mestieri legati alla Rosa di Damasco nel villaggio di Al-Mrah.

La mostra fotografica
Scientificamente nota come Rosa ✕ damascena, è un fiore dalla bellezza accattivante e dal profondo significato storico.
Il suo fascino e il suo simbolismo hanno superato il tempo, rendendola oggetto di ammirazione e ispirazione.

Le fotografie esposte, concesse dal Syria Trust for Development, propongono un viaggio per esplorarne il significato culturale e gli aspetti più affascinanti, dalle caratteristiche botaniche agli usi nella cosmesi e nelle preparazioni alimentari.
Dalla scorsa primavera, nel Boschetto dei Giardini Reali, l’aiuola del Bastion Verde accoglie centinaia di esemplari di Rosa damascena provenienti dalla Siria, un giardino che accompagna il pubblico verso la mostra fotografica e l’installazione artistica Floral Tapestry of Craftsmanship.

L’installazione artistica Floral Tapestry of Craftsmanship
L’opera rende omaggio alle attività artigianali che hanno prosperato in Siria per secoli e celebra la maestria e la bellezza delle pratiche artistiche. L'installazione, esposta di fronte al Bastion Verde, rappresenta una grande Rosa di Damasco, realizzata con attenzione meticolosa ai dettagli.
Ogni petalo è composto da vari materiali come il vetro, la ceramica, la madreperla e con lavorazioni tradizionali come il rame inciso, la paglia intrecciata e il tessuto broccato.

Nella cultura siriana, la Rosa damascena rappresenta la bellezza e l'interconnessione di forme d'arte diverse: ingigantendone le dimensioni e diventando scultura, l'installazione invita il pubblico ad apprezzare i dettagli intricati e le caratteristiche uniche di ogni petalo, che rappresentano l'individualità e la creatività siriane.
Per enfatizzare ulteriormente l'attenzione sulla bellezza dei particolari, gli autori dell’opera hanno scelto di rimanere anonimi, celebrando così le abilità collettive.

Regione: Piemonte
Luogo: Musei Reali | Giardini Reali, piazzetta Reale 1
Telefono: 011/19560449
Orari di apertura: 9-18. Lunedì chiuso
Costo: 15 euro; ridotto 2 euro
Dove acquistare: https://museireali.beniculturali.it/events/la-rosa-di-damasco-a-torino-the-damascene-rose-in-turin/
Sito web: https://museireali.beniculturali.it
Organizzatore: Musei Reali con il Syria Trust for Development e la Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura