Mostra LA NEGAZIONE DELLA FORMA. Arnaldo Pomodoro tra minimalismo e controcultura - Milano
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Milano
Torna alla Fondazione Arnaldo Pomodoro Open Studio, il ciclo di mostre allestite nello studio del Maestro nate con lo scopo di riscoprire e approfondire temi e periodi particolari del percorso artistico di Arnaldo Pomodoro, esponendo opere, documenti e materiali d’archivio originali.
Questa mostra punta i riflettori sul quinquennio 1966-1970, una stagione di grande vivacità e interesse. Sono gli “anni americani” di Pomodoro, vissuti a cavallo tra l’Italia e gli Stati Uniti, con incarichi di insegnamento a Stanford e Berkeley, durante i quali l’artista sviluppa un’inedita sperimentazione formale, influenzata da fenomeni come il minimalismo, e partecipa da protagonista a iniziative di controcultura, che intendono cioè aprire nuovi spazi di pratica politica e culturale.
La mostra è suddivisa in sei sezioni, ciascuna delle quali indaga un aspetto specifico del lavoro o della vita di Pomodoro, e presenta circa quaranta opere, sculture, grafiche, multipli, disegni, modelli e prototipi, alcune delle quali riscoperte e restaurate per l’occasione, altre concesse in prestito da collezionisti privati e da istituzioni come Collezione Intesa Sanpaolo e Museo Magi ‘900 – Pieve di Cento.
Il racconto del contesto e delle vicende che vedono protagonista il Maestro è affidato a una selezione di fotografie, filmati e materiali d’archivio e a un gruppo di opere di artisti americani con i quali Pomodoro stringe amicizia in quegli anni, come Harold Paris, Sue Bitney, William T. Wiley, Stephen Laub e Arlo Acton.
Uno dei temi fondanti della poetica di Arnaldo Pomodoro, all’origine dell’invenzione delle celebri Sfere, è la “negazione della forma”, cioè la ricerca della vitale contrapposizione tra pieno e vuoto.
Tra il 1966 e il 1970 Pomodoro spinge il suo intervento sulla forma sferica a un grado di estrema sintesi formale e concettuale. Nasce così un gruppo di lavori che lui stesso definisce nei termini di “operazioni mentali”: i Rotanti, Forma X e Onda.
Gli anni americani di Pomodoro, animati da un mix di stimoli artistici ed extra-artistici che hanno sollecitato e nutrito le sue ricerche, sono raccontati in mostra da una serie di materiali d’archivio e da opere di amici artisti che documentano la sua attività di appassionato docente a Stanford e Berkley e il suo ruolo di ponte tra Stati Uniti e Italia.
La mostra si chiude su Shaping Negation – La forma negativa (1970), film sperimentale realizzato a sei mani con gli amici Ugo Mulas e Francesco Leonetti, un ritratto auto-ironico dell’artista, delle sue opere e del suo modus operandi, e per esteso anche dell’intero sistema dell’arte, una sintesi dei tratti salienti di ciò che aveva caratterizzato il suo lavoro e la sua vita nel quinquennio 1966-1970, tra sperimentazioni minimaliste e iniziative di controcultura.
La mostra è curata da Federico Giani.
Questa mostra punta i riflettori sul quinquennio 1966-1970, una stagione di grande vivacità e interesse. Sono gli “anni americani” di Pomodoro, vissuti a cavallo tra l’Italia e gli Stati Uniti, con incarichi di insegnamento a Stanford e Berkeley, durante i quali l’artista sviluppa un’inedita sperimentazione formale, influenzata da fenomeni come il minimalismo, e partecipa da protagonista a iniziative di controcultura, che intendono cioè aprire nuovi spazi di pratica politica e culturale.
La mostra è suddivisa in sei sezioni, ciascuna delle quali indaga un aspetto specifico del lavoro o della vita di Pomodoro, e presenta circa quaranta opere, sculture, grafiche, multipli, disegni, modelli e prototipi, alcune delle quali riscoperte e restaurate per l’occasione, altre concesse in prestito da collezionisti privati e da istituzioni come Collezione Intesa Sanpaolo e Museo Magi ‘900 – Pieve di Cento.
Il racconto del contesto e delle vicende che vedono protagonista il Maestro è affidato a una selezione di fotografie, filmati e materiali d’archivio e a un gruppo di opere di artisti americani con i quali Pomodoro stringe amicizia in quegli anni, come Harold Paris, Sue Bitney, William T. Wiley, Stephen Laub e Arlo Acton.
Uno dei temi fondanti della poetica di Arnaldo Pomodoro, all’origine dell’invenzione delle celebri Sfere, è la “negazione della forma”, cioè la ricerca della vitale contrapposizione tra pieno e vuoto.
Tra il 1966 e il 1970 Pomodoro spinge il suo intervento sulla forma sferica a un grado di estrema sintesi formale e concettuale. Nasce così un gruppo di lavori che lui stesso definisce nei termini di “operazioni mentali”: i Rotanti, Forma X e Onda.
Gli anni americani di Pomodoro, animati da un mix di stimoli artistici ed extra-artistici che hanno sollecitato e nutrito le sue ricerche, sono raccontati in mostra da una serie di materiali d’archivio e da opere di amici artisti che documentano la sua attività di appassionato docente a Stanford e Berkley e il suo ruolo di ponte tra Stati Uniti e Italia.
La mostra si chiude su Shaping Negation – La forma negativa (1970), film sperimentale realizzato a sei mani con gli amici Ugo Mulas e Francesco Leonetti, un ritratto auto-ironico dell’artista, delle sue opere e del suo modus operandi, e per esteso anche dell’intero sistema dell’arte, una sintesi dei tratti salienti di ciò che aveva caratterizzato il suo lavoro e la sua vita nel quinquennio 1966-1970, tra sperimentazioni minimaliste e iniziative di controcultura.
La mostra è curata da Federico Giani.
Regione: Lombardia
Luogo: Studio di Arnaldo Pomodoro, via Vigevano 9, ingresso dal cortile della Fondazione Arnaldo Pomodoro
Telefono: 02/89075394
Orari di apertura: 11-19 tutte le domeniche, con visite guidate comprese nel biglietto alle ore 12,30, 15,30 e 17,30
Costo: 5 euro
Dove acquistare: www.fondazionearnaldopomodoro.it
Sito web: www.fondazionearnaldopomodoro.it
Organizzatore: Fondazione Arnaldo Pomodoro