Mostra La città del Leone. Brescia nell’età dei comuni e delle Signorie - Brescia
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Brescia
Il Museo di Santa Giulia di Brescia presenta una rassegna che attraverso 120 opere per la prima volta indaga su una fase storica fondamentale per la costituzione dell’identità della città e del suo territorio, prendendo in esame un arco cronologico che parte dalla seconda metà del XII secolo, epoca in cui compaiono le prime tracce delle istituzioni civiche comunali al 1426, anno della dedizione a Brescia alla Repubblica di Venezia.
Primo significativo appuntamento del programma di Bergamo-Brescia capitale italiana della Cultura, la mostra vuol preparare la città ad acquisire consapevolezza del proprio passato svelandone aspetti inediti e sconosciuti attraverso lo straordinario racconto di un periodo storico, quello che va dalla nascita del Comune fino all’ingresso di Brescia nell’orbita veneziana.
Un’epoca segnata da importantissime trasformazioni in cui la città crea la sua forma e la sua identità dal punto di vista architettonico, con il baricentro nella piazza su cui affacciano il palazzo comunale e le cattedrali, e anche sul versante politico affermando il suo primato nel territorio.
Esplorando l'origine e l'evoluzione di quegli elementi che ne hanno forgiato il carattere sarà indagata la nascita di alcuni simboli civici arrivati fino ai nostri giorni: dallo stemma del leone rampante, vero emblema identitario urbano reso celebre da Carducci che lo associò all’eroismo della città martire delle Dieci giornate, fino ai culti civici dei santi Faustino e Giovita, alle Sante Croci e alla figura della Vergine che ha una posizione centrale nella devozione civica di Brescia medievale, simboli che ritmano tutt’ora il calendario delle festività cittadine.
A cura di Matteo Ferrari, ricercatore all'École Pratique des Hautes Études di Parigi, la rassegna offrirà al visitatore un percorso con una ricchissima esposizione di opere, tra sculture, pitture, documenti d’archivio e manoscritti miniati, monete e oreficerie:.
Accanto a opere di pittura e scultura, sarà dato largo spazio a prodotti più insoliti, dal valore documentario evidente: dai registri d’archivio ai diplomi imperiali, spesso connotati da componenti estetiche di rilievo come le matrici di sigillo e le monete sulle quali sono riprodotte anche l’effigie del leone e quella dei santi patroni, anche questi fruibili per la prima volta ai visitatori.
Una rassegna che nella divulgazione delle più recenti conoscenze scientifiche vuol dare un contributo che possa favorire altre ricerche più approfondite su un periodo che presenta nodi problematici ancora da sciogliere.
Allo stesso tempo un’esposizione con un’impronta fortemente didattica, rivolta sia a un pubblico più ampio di curiosi affascinati da un’epoca storica di grandissimo fermento, sia a chi vuol saperne di più sulle origini della propria città. In questa prospettiva il Museo Santa Giulia tutti i venerdì offrirà ai bresciani la possibilità di entrare gratuitamente.
Divisa in quattro sezioni, caratterizzate da quattro colori diversi che connotano in modo suggestivo l’allestimento, la rassegna è organizzata attorno a nuclei tematici e cronologici, seguendo una linea del tempo corrispondente alle diverse fasi di trasformazione delle istituzioni cittadine.
Il percorso espositivo propone fianco a fianco reperti assai diversi per materialità e provenienza che offrono un approfondimento sull’evoluzione della società bresciana, la definizione del nuovo volto urbano e monumentale, i mutamenti documentari connessi alle pratiche amministrative, gli sviluppi della religione civica, l’impiego dell’immagine ai fini della comunicazione politica e il ruolo delle componenti materiali e delle tecniche pittoriche nella trasmissione di messaggi ideologicamente orientati.
Alla mostra ha lavorato un prestigioso comitato scientifico che ha avuto un importante ruolo operativo nella realizzazione della stessa e nella redazione del catalogo: la ricercatrice indipendente Vittoria Camelliti, Vincenzo Gheroldi dell’Università di Bologna, Giuliano Milani, Parigi, Université Gustave Eiffel, Fabrizio Pagnoni, dell’Università degli Studi di Milano, Pierfabio Panazza dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Brescia.
Primo significativo appuntamento del programma di Bergamo-Brescia capitale italiana della Cultura, la mostra vuol preparare la città ad acquisire consapevolezza del proprio passato svelandone aspetti inediti e sconosciuti attraverso lo straordinario racconto di un periodo storico, quello che va dalla nascita del Comune fino all’ingresso di Brescia nell’orbita veneziana.
Un’epoca segnata da importantissime trasformazioni in cui la città crea la sua forma e la sua identità dal punto di vista architettonico, con il baricentro nella piazza su cui affacciano il palazzo comunale e le cattedrali, e anche sul versante politico affermando il suo primato nel territorio.
Esplorando l'origine e l'evoluzione di quegli elementi che ne hanno forgiato il carattere sarà indagata la nascita di alcuni simboli civici arrivati fino ai nostri giorni: dallo stemma del leone rampante, vero emblema identitario urbano reso celebre da Carducci che lo associò all’eroismo della città martire delle Dieci giornate, fino ai culti civici dei santi Faustino e Giovita, alle Sante Croci e alla figura della Vergine che ha una posizione centrale nella devozione civica di Brescia medievale, simboli che ritmano tutt’ora il calendario delle festività cittadine.
A cura di Matteo Ferrari, ricercatore all'École Pratique des Hautes Études di Parigi, la rassegna offrirà al visitatore un percorso con una ricchissima esposizione di opere, tra sculture, pitture, documenti d’archivio e manoscritti miniati, monete e oreficerie:.
Accanto a opere di pittura e scultura, sarà dato largo spazio a prodotti più insoliti, dal valore documentario evidente: dai registri d’archivio ai diplomi imperiali, spesso connotati da componenti estetiche di rilievo come le matrici di sigillo e le monete sulle quali sono riprodotte anche l’effigie del leone e quella dei santi patroni, anche questi fruibili per la prima volta ai visitatori.
Una rassegna che nella divulgazione delle più recenti conoscenze scientifiche vuol dare un contributo che possa favorire altre ricerche più approfondite su un periodo che presenta nodi problematici ancora da sciogliere.
Allo stesso tempo un’esposizione con un’impronta fortemente didattica, rivolta sia a un pubblico più ampio di curiosi affascinati da un’epoca storica di grandissimo fermento, sia a chi vuol saperne di più sulle origini della propria città. In questa prospettiva il Museo Santa Giulia tutti i venerdì offrirà ai bresciani la possibilità di entrare gratuitamente.
Divisa in quattro sezioni, caratterizzate da quattro colori diversi che connotano in modo suggestivo l’allestimento, la rassegna è organizzata attorno a nuclei tematici e cronologici, seguendo una linea del tempo corrispondente alle diverse fasi di trasformazione delle istituzioni cittadine.
Il percorso espositivo propone fianco a fianco reperti assai diversi per materialità e provenienza che offrono un approfondimento sull’evoluzione della società bresciana, la definizione del nuovo volto urbano e monumentale, i mutamenti documentari connessi alle pratiche amministrative, gli sviluppi della religione civica, l’impiego dell’immagine ai fini della comunicazione politica e il ruolo delle componenti materiali e delle tecniche pittoriche nella trasmissione di messaggi ideologicamente orientati.
Alla mostra ha lavorato un prestigioso comitato scientifico che ha avuto un importante ruolo operativo nella realizzazione della stessa e nella redazione del catalogo: la ricercatrice indipendente Vittoria Camelliti, Vincenzo Gheroldi dell’Università di Bologna, Giuliano Milani, Parigi, Université Gustave Eiffel, Fabrizio Pagnoni, dell’Università degli Studi di Milano, Pierfabio Panazza dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Brescia.
Regione: Lombardia
Luogo: Museo Santa Giulia, via dei Musei 81
Telefono: 030/2977833
Orari di apertura: 10-18. Lunedì chiusos
Costo: 13 euro; ridotto 8,50 euro
Dove acquistare: www.bresciamusei.com Centro Unico Prenotazioni
Sito web: www.bresciamusei.com
Organizzatore: Fondazione Brescia Musei