Mostra Kandinsky e l’Italia - Gallarate

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 24/11/2025 Aggiornato il 24/11/2025
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Gallarate (Varese)
Wassily Kandinsky (1866-1944), è al centro di un importante progetto espositivo, in programma al MA*GA di Gallarate.
La mostra si concentra sulla centralità dell’opera e del pensiero del maestro russo in relazione alla scena europea e, in particolare, alla grande stagione dell’astrattismo italiano che si è sviluppata tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta del Novecento.

La mostra presenta 130 opere con capolavori provenienti da Ca’ Pesaro, dal Museo MA*GA e da prestigiose collezioni pubbliche e private, che aiutano a ripercorrere la nascita dell’arte astratta e la sua evoluzione europea e italiana, ancora oggi viva nel linguaggio creativo contemporaneo.

La mostra si apre con una prima ampia sezione che introduce la temperie culturale internazionale, così come si sviluppò tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso, ovvero quando Kandinsky, con le sue lezioni al Bauhaus, influenzò lo sviluppo della pittura grazie anche al dialogo aperto con i grandi maestri dell’Astrattismo Europeo quali Paul Klee, Jean Arp, Joan Miró, Alexander Calder, Antoni Tàpies, che definirono la nascita e la persistenza dell’arte astratta dai primi decenni delle Avanguardie Storiche agli anni Cinquanta del Novecento, in Europa e in Italia.

L’esposizione prosegue con un affondo sulla relazione, profonda quanto controversa, tra Kandinsky e gli artisti italiani: fondamentale è la personale a lui dedicata alla Galleria del Milione di Milano nel 1934, occasione di riflessione e dibattito tra i maestri italiani, contrari alla figurazione dominante.

La nascita e la persistenza dell’arte astratta, dalle Avanguardie Storiche agli anni Cinquanta, si riflettono così nei linguaggi di Lucio Fontana, Osvaldo Licini, Fausto Melotti, Manlio Rho, Enrico Prampolini, Atanasio Soldati e Luigi Veronesi e molti altri.

Nel secondo dopoguerra il pensiero e l’opera di Kandinsky rimasero al centro della scena italiana grazie soprattutto ad alcune importanti mostre come Arte astratta e concreta del 1947 a Milano, Arte Astratta in Italia del 1948 a Roma e ai movimenti e gruppi quali Forma (1947), MAC (1948), Origine (1951), che avvicinarono ai maestri storici gli artisti più giovani, desiderosi di cogliere in Kandinsky la chiave per entrare autonomamente in un nuovo mondo visivo.

Di questo tratta la terza e conclusiva sezione della rassegna, con lavori di Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi, Piero Dorazio, Roberto Sebastián Matta, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo, Emilio Vedova.

La mostra è curata da Elisabetta Barisoni – storica dell’arte, dirigente della Fondazione e Responsabile di Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia - e da Emma Zanella – storica dell’arte e direttrice del Museo MA*GA.
Regione: Lombardia
Luogo: Museo MA*GA, via E. De Magri 1
Telefono: 0331/706011
Orari di apertura: 10-18; sabato e domenica 11-19. Lunedì chiuso
Costo: 14 euro; ridotto 12 euro
Dove acquistare: www.museomaga.it
Sito web: www.museomaga.it
Organizzatore: Museo MA*GA in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia