Mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese. La Collezione Perino - Torino

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 03/11/2021 Aggiornato il 03/11/2021
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Torino
Il kakemono o kakejiku è un genere di opera dipinta estremamente diffusa in Giappone e in tutta l’Asia orientale, dove assume nomi differenti. Si tratta di un rotolo di tessuto prezioso, o carta, dipinto o calligrafato, pensato per essere appeso durante occasioni speciali o utilizzato come decorazione in accordo alle stagioni dell’anno.

I “rotoli appesi” sono distintivi della produzione pittorica di Cina, Corea e Vietnam, oltre che del Giappone stesso, e rappresentano il corrispettivo del “quadro” occidentale. A differenza delle nostre tele o tavole però, caratterizzate da una struttura rigida, i rotoli dipinti presentano una struttura relativamente morbida e sono pensati per una fruizione limitata nel tempo.

Esposti nel tokonoma (alcova) delle case giapponesi o lasciati per qualche ora soltanto ad oscillare nella brezza di un giardino, queste opere d'arte partecipano del tempo e del movimento, mentre i dipinti su tela o tavola tipici della tradizione occidentale sembrano invece impregnati di fermezza e di continuità.

Le differenze non sono solo puramente formali, ma riflettono anche una diversa concezione estetica e filosofica: alla base delle opere su rotolo si trova infatti un’allusione all’impermanenza e alla mutazione quali elementi ineludibili (e positivi) dell’esistenza.

La mostra presenta 125 kakemono oltre a ventagli dipinti e lacche decorate appartenenti alla Collezione Claudio Perino, un’importante raccolta di opere acquisite dal collezionista piemontese, fra i principali prestatori e mecenati del Museo d’Arte Orientale di Torino.

I kakemono, allestiti in cinque sezioni tematiche (fiori e uccelli, animali, figure, paesaggi, piante e fiori) conducono il visitatore attraverso un mondo ricchissimo, in cui rappresentazioni minuziose e naturalistiche, punteggiate di dettagli sottili, si affiancano a immagini essenziali e rarefatte, dove la forma perde i suoi contorni, si disgrega progressivamente per diventare segno evocatore di potenti suggestioni, in un estremo esercizio di sintesi e raffinatezza.
In mostra figurano alcune opere dei maggiori artisti giapponesi, tra cui Yamamoto Baiitsu, Tani Buncho, Kishi Ganku e Ogata Korin.

La mostra è a cura di Matthi Forrer, professore di Cultura materiale del Giappone pre-moderno all’Università di Leida.

Regione: Piemonte
Luogo: MAO Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11
Telefono: 011/4436932
Orari di apertura: 10-18; giovedì 10-21. Lunedì chiuso
Costo: 10 euro; ridotto 8 euro
Dove acquistare: www.maotorino.it
Sito web: www.maotorino.it
Organizzatore: MAO Museo d’Arte Orientale
Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese. La Collezione Perino