Mostra Joaquín Sorolla, sprazzi di luce e colore - Roma
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Roma
In occasione dei 150 anni della Real Academia de España en Roma, le celebrazioni del centenario dalla morte di Joaquín Sorolla (Valencia, 1863 - Cercedilla, 1923), uno dei pittori più famosi della sua epoca, approdano nella Capitale con la mostra dedicata al pittore "della luce".
Nel 2023 ricorrono anche i 150 anni dell’Accademia e questa mostra, a cura di Blanca Pons-Sorolla e María López Fernández, rappresenta l’opportunità per approfondire i rapporti tra Sorolla, i circoli artistici di Roma e l’Academia de España: l’artista infatti si recò in Italia in molte occasioni e in particolare modo a Roma tra il 1885 e il 1889, sovvenzionato dalla Diputación de Valencia.
L’esposizione presenta oltre 240 opere originali dell'artista, di cui 205 dipinti a olio che l’artista chiamava “macchie” o “note di colore”, conservate nel Museo Sorolla di Madrid.
Questo importante aspetto della produzione del pittore valenciano potrà essere osservato per la prima volta in Italia in questa esposizione, che è la prima in assoluto dell’artista a Roma.
Il percorso è avviato dalle tre sale del piano terra con le opere che documentano lo sviluppo della carriera di Sorolla: la mostra alla Galleria Georges Petit a Parigi nel 1906, la sua maturità artistica tra il 1904 e il 1911, le mostre americane tra il 1909 e il 1911, il culmine della sua produzione tra il 1912 e il 1919.
Nel Salone dei Ritratti, al primo piano, la sezione ideata per questa occasione romana dal titolo “Sorolla, la Real Academia de España en Roma e le origini del piccolo formato”.
La serie di “note” dipinte in diversi luoghi d’Italia mettono in evidenza i legami del pittore con la penisola attraverso cinque i soggetti rappresentati: le vedute delle movimentate città italiane, gli studi degli artisti, i viaggi e l’atmosfera dei caffè tra Roma e Parigi, la rappresentazione dei monumenti, la composizione del paesaggio.
Nel corso della sua vita, Joaquín Sorolla arrivò a dipingere circa duemila quadri a olio su cartoni o tavolette di piccolissime dimensioni, che definiva generalmente “appunti” ma, a volte, vi si riferiva come “macchie” o “note di colore”. Queste tavolette venivano trasportate insieme ai pennelli e ai tubi di colore in scatole costruite ad hoc, e facilitavano la pittura all’aria aperta.
Tavolette piccole per dimensione, ma grandi per audacia, esprimono lo spirito della sua pittura.
Dida: Joaquín Sorolla, La salute Venezia, 1897. Olio su cartone. Museo Sorolla.
Nel 2023 ricorrono anche i 150 anni dell’Accademia e questa mostra, a cura di Blanca Pons-Sorolla e María López Fernández, rappresenta l’opportunità per approfondire i rapporti tra Sorolla, i circoli artistici di Roma e l’Academia de España: l’artista infatti si recò in Italia in molte occasioni e in particolare modo a Roma tra il 1885 e il 1889, sovvenzionato dalla Diputación de Valencia.
L’esposizione presenta oltre 240 opere originali dell'artista, di cui 205 dipinti a olio che l’artista chiamava “macchie” o “note di colore”, conservate nel Museo Sorolla di Madrid.
Questo importante aspetto della produzione del pittore valenciano potrà essere osservato per la prima volta in Italia in questa esposizione, che è la prima in assoluto dell’artista a Roma.
Il percorso è avviato dalle tre sale del piano terra con le opere che documentano lo sviluppo della carriera di Sorolla: la mostra alla Galleria Georges Petit a Parigi nel 1906, la sua maturità artistica tra il 1904 e il 1911, le mostre americane tra il 1909 e il 1911, il culmine della sua produzione tra il 1912 e il 1919.
Nel Salone dei Ritratti, al primo piano, la sezione ideata per questa occasione romana dal titolo “Sorolla, la Real Academia de España en Roma e le origini del piccolo formato”.
La serie di “note” dipinte in diversi luoghi d’Italia mettono in evidenza i legami del pittore con la penisola attraverso cinque i soggetti rappresentati: le vedute delle movimentate città italiane, gli studi degli artisti, i viaggi e l’atmosfera dei caffè tra Roma e Parigi, la rappresentazione dei monumenti, la composizione del paesaggio.
Nel corso della sua vita, Joaquín Sorolla arrivò a dipingere circa duemila quadri a olio su cartoni o tavolette di piccolissime dimensioni, che definiva generalmente “appunti” ma, a volte, vi si riferiva come “macchie” o “note di colore”. Queste tavolette venivano trasportate insieme ai pennelli e ai tubi di colore in scatole costruite ad hoc, e facilitavano la pittura all’aria aperta.
Tavolette piccole per dimensione, ma grandi per audacia, esprimono lo spirito della sua pittura.
Dida: Joaquín Sorolla, La salute Venezia, 1897. Olio su cartone. Museo Sorolla.
Regione: Lazio
Luogo: Real Academia de España en Roma, piazza S. Pietro in Montorio 3 (Gianicolo)
Telefono: 06/5812806
Orari di apertura: 10-18. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.accademiaspagna.org
Organizzatore: Academia de España en Roma, Museo Sorolla e Fundación Museo Sorolla, Acción Cultural Española (AC/E)