Mostra Italo Rondinella. Shipwreck Crime - Venezia
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Venezia
La mostra personale del fotografo Italo Rondinella, ospitata all’interno degli antichi Magazzini del Sale messi a disposizione dalla Reale Società Canottieri Bucintoro 1882, presenta una serie di oggetti personali appartenuti alle centinaia di persone che, nella speranza di raggiungere il territorio europeo, hanno tentato di attraversare il breve tratto di mare che separa la costa turca dall’isola greca di Lesbo.
Gli oggetti, abiti, scarpe, biberon, salvagenti, sono stati fotografati dall’autore così come rinvenuti sulla riva e poi raccolti per formare parte, insieme alle immagini, di questa mostra che ha lo scopo di restituire dignità alle storie anonime di coloro a cui sono appartenuti.
44 sono le fotografie e 44 i rispettivi oggetti.
Il progetto è stato realizzato a più di due anni di distanza da quando il flusso migratorio dalla Turchia all’Europa ha conosciuto il suo picco più alto.
In quel tratto di costa turca tra Babakale e Ayvalık si alternano a singhiozzo spiagge frequentate da vacanzieri a tratti vuoti, dove sono stati trovati gli oggetti dei naufraghi.
Per rappresentare queste due realtà parallele, l’autore ha incluso negli spazi di mostra il sonoro della spiaggia frequentata dai bagnanti, appositamente registrato dal vivo.
Il solco emotivo che separa queste due realtà sul medesimo palcoscenico, la spiaggia, esprime secondo l’autore una metafora della rappresentazione mediatica della vicenda umana dei migranti che perde la sua naturale dimensione compassionevole per diventare solo la descrizione di un fenomeno.
Come conclude l'artista, "Shipwreck Crime non è pertanto un progetto sul fenomeno migratorio, bensì sulla commozione".
Gli oggetti, abiti, scarpe, biberon, salvagenti, sono stati fotografati dall’autore così come rinvenuti sulla riva e poi raccolti per formare parte, insieme alle immagini, di questa mostra che ha lo scopo di restituire dignità alle storie anonime di coloro a cui sono appartenuti.
44 sono le fotografie e 44 i rispettivi oggetti.
Il progetto è stato realizzato a più di due anni di distanza da quando il flusso migratorio dalla Turchia all’Europa ha conosciuto il suo picco più alto.
In quel tratto di costa turca tra Babakale e Ayvalık si alternano a singhiozzo spiagge frequentate da vacanzieri a tratti vuoti, dove sono stati trovati gli oggetti dei naufraghi.
Per rappresentare queste due realtà parallele, l’autore ha incluso negli spazi di mostra il sonoro della spiaggia frequentata dai bagnanti, appositamente registrato dal vivo.
Il solco emotivo che separa queste due realtà sul medesimo palcoscenico, la spiaggia, esprime secondo l’autore una metafora della rappresentazione mediatica della vicenda umana dei migranti che perde la sua naturale dimensione compassionevole per diventare solo la descrizione di un fenomeno.
Come conclude l'artista, "Shipwreck Crime non è pertanto un progetto sul fenomeno migratorio, bensì sulla commozione".
Regione: Veneto
Luogo: Magazzini del Sale, magazzino 5, Dorsoduro 262
Telefono: 041/5205630. Visite guidate con l’artista su prenotazione telefonando al 328/2026139
Orari di apertura: 10-18; domenica 10-13. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: italorondinella.com
Organizzatore: Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e UNICEF Italia / per ogni bambino