Mostra Italian Newbrow - Pietrasanta
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Pietrasanta (Lucca)
Il Complesso di Sant’Agostino a Pietrasanta ospita il nuovo appuntamento del progetto “Italian Newbrow”, sviluppato da Ivan Quaroni a partire dalla partecipazione alla Biennale di Praga nel 2009.
In esposizione oltre sessanta lavori tra opere su tela, carta e tavola e videoinstallazioni, numerosi dei quali inediti, degli artisti Silvia Argiolas, Vanni Cuoghi, Paolo De Biasi, Fulvia Mendini, Laurina Paperina, Giuliano Sale e Giuseppe Veneziano.
La mostra presenta e promuove un significativo spaccato di quella pittura italiana contemporanea che ha saputo interiorizzare i cambiamenti culturali e sociali della società liquido-moderna teorizzata da Zygmunt Bauman attraverso l’elaborazione di linguaggi eterogenei, in cui convivono differenti attitudini pittoriche.
Newbrow è un neologismo anglosassone che si frappone tra i termini lowbrow e highbrow che stigmatizzano l’opposizione tra un’arte popolare e un’arte colta.
Italian Newbrow non è dunque un linguaggio o una scuola di pensiero, ma piuttosto un’attitudine, un’inclinazione, una modalità di pensiero che attinge simultaneamente a una pluralità di fonti iconografiche, con riferimenti che includono sia allusioni alla cultura popolare (fumetto, illustrazione, cinema e cronaca) sia riferimenti alla cultura alta (storia dell’arte, letteratura, architettura e design).
All’interno della compagine Newbrow esistono due anime:
l’ala pop, comunicativa e narrativa, rappresentata dagli artisti Laurina Paperina, Fulvia Mendini e Giuseppe Veneziano, che usano codici linguistici vicini al fumetto, all’illustrazione e al design, per costruire un commentario sulla cultura globale contemporanea; e l'ala formalista, rappresentata da Vanni Cuoghi, Paolo De Biasi, Giuliano Sale e Silvia Argiolas, più attenta alla definizione di un linguaggio capace di combinare sperimentazione tecnica e ricerca concettuale.
In entrambe le anime la citazione, più o meno velata, alle iconografie della storia dell’arte, costituisce un elemento ricorrente di quel patrimonio iconografico italiano (ed europeo), che continua a affiorare nei codici visivi della contemporaneità.
La mostra è curata da Valerio Dehò e Ivan Quaroni.
In esposizione oltre sessanta lavori tra opere su tela, carta e tavola e videoinstallazioni, numerosi dei quali inediti, degli artisti Silvia Argiolas, Vanni Cuoghi, Paolo De Biasi, Fulvia Mendini, Laurina Paperina, Giuliano Sale e Giuseppe Veneziano.
La mostra presenta e promuove un significativo spaccato di quella pittura italiana contemporanea che ha saputo interiorizzare i cambiamenti culturali e sociali della società liquido-moderna teorizzata da Zygmunt Bauman attraverso l’elaborazione di linguaggi eterogenei, in cui convivono differenti attitudini pittoriche.
Newbrow è un neologismo anglosassone che si frappone tra i termini lowbrow e highbrow che stigmatizzano l’opposizione tra un’arte popolare e un’arte colta.
Italian Newbrow non è dunque un linguaggio o una scuola di pensiero, ma piuttosto un’attitudine, un’inclinazione, una modalità di pensiero che attinge simultaneamente a una pluralità di fonti iconografiche, con riferimenti che includono sia allusioni alla cultura popolare (fumetto, illustrazione, cinema e cronaca) sia riferimenti alla cultura alta (storia dell’arte, letteratura, architettura e design).
All’interno della compagine Newbrow esistono due anime:
l’ala pop, comunicativa e narrativa, rappresentata dagli artisti Laurina Paperina, Fulvia Mendini e Giuseppe Veneziano, che usano codici linguistici vicini al fumetto, all’illustrazione e al design, per costruire un commentario sulla cultura globale contemporanea; e l'ala formalista, rappresentata da Vanni Cuoghi, Paolo De Biasi, Giuliano Sale e Silvia Argiolas, più attenta alla definizione di un linguaggio capace di combinare sperimentazione tecnica e ricerca concettuale.
In entrambe le anime la citazione, più o meno velata, alle iconografie della storia dell’arte, costituisce un elemento ricorrente di quel patrimonio iconografico italiano (ed europeo), che continua a affiorare nei codici visivi della contemporaneità.
La mostra è curata da Valerio Dehò e Ivan Quaroni.
Regione: Toscana
Luogo: Complesso di Sant’Agostino, via Sant' Agostino 1
Telefono: 0584/795500
Orari di apertura: 18-23; sabato e domenica 10-13; 18-23. Lunedì chiuso. 19-24 tutti i giorni dal 28 giugno al 5 settembre. 17-20 dal 7 al 12 settembre
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.museodeibozzetti.it
Organizzatore: Comune di Pietrasanta