Mostra Informale. Da Burri a Dubuffet, da Jorn a Fontana - San Secondo di Pinerolo

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 01/05/2019 Aggiornato il 01/05/2019
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San Secondo di Pinerolo (Torino)
Il nuovo progetto espositivo è dedicato al tema dell'informale nell'arte internazionale. Il Castello di Miradolo ospita più di 60 opere dei grandi protagonisti dell’informale tra dipinti, disegni e sculture, in un percorso suggestivo attraverso le riflessioni artistiche nate dopo il secondo conflitto mondiale, tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, quando gesto e materia divengono protagonisti di una nuova visione del mondo.

La mostra, curata da Francesco Poli e presentata dalla Fondazione Cosso, si sviluppa attraverso 12 sale, in cui sono esposte opere che documentano le ricerche informali in Europa, quelle dell'espressionismo astratto americano e quelle in Giappone.
Per ciò che riguarda il contesto europeo si va dai protagonisti attivi a Parigi, come Dubuffet, Fautrier, Mathieu, De Staël, Hartung, Van Velde, Tàpies, Vieira da Silva, agli esponenti del Gruppo Cobra, come Jorn, Appel e Alechinsky, fino ai principali esponenti italiani, tra cui Fontana, Burri, Capogrossi, Vedova, Turcato, Moreni, Morlotti, Tancredi e Novelli.

Un focus speciale è dedicato alla vitale scena artistica torinese degli anni Cinquanta e Sessanta attraverso la presentazione di opere di Spazzapan, Gribaudo, Gallizio, Merz, Garelli, Ruggeri, Galvano e Carol Rama.
L'espressionismo astratto americano è ben rappresentato da notevoli dipinti di Gorky, Hofmann, Tobey, Bluhm e Sam Francis.
Di particolare interesse sono gli artisti informali giapponesi, dal Maestro del Gutai Motonaga, ad altri esponenti informali come Onishi, Imai, Domoto e Teshigahara.

Per questo evento, il progetto artistico Avant-dernière pensée di Roberto Galimberti propone al pubblico una propria riflessione musicale sul tema dell'informale attraverso un'inedita installazione sonora che accompagna la visita.
Lo speciale allestimento didattico Da un metro in giù, nato per per suggerire al pubblico differenti prospettive di fruizione dell'opera d'arte e degli spazi museali, rivoluziona la relazione con l’oggetto esposto e con il suo contesto. I visitatori di ogni età trovano nelle sale spunti di approfondimento e di gioco, in continuità con lo spirito che anima le opere.
Regione: Piemonte
Luogo: Fondazione Cosso, Castello di Miradolo, via Cardonata 2
Telefono: 0121/376545
Orari di apertura: 10-18,30 venerdì, sabato, domenica e lunedì. Tutti i giorni possibilità di visita su prenotazione tel. 0121 502761
Costo: 12 euro; ridotto 10 euro
Dove acquistare: www.fondazionecosso.com/il-castello/
Sito web: www.fondazionecosso.com/il-castello/
Organizzatore: Fondazione Cosso
Informale. Da Burri a Dubuffet, da Jorn a Fontana