Mostra “In Scena!” Luci e colori nei costumi di Caramba - Torino
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il
Aggiornato il
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
Torino
La Fondazione Accorsi-Ometto rende omaggio alla bellezza, intesa come eleganza delle forme, preziosità dei tessuti e cura dei particolari, con una mostra dedicata al ‘Mago’ dei costumi teatrali Luigi Sapelli (Pinerolo, 1865 - Milano, 1936) in arte Caramba.
L’esposizione mette in risalto l’altissimo livello della produzione del costumista piemontese,
attraverso una quarantina di costumi, scelti tra gli oltre tremila appartenenti alla collezione
Devalle di Torino.
Tra i pezzi più caratteristici del lavoro della Casa d’Arte Caramba, fondata nel 1909 a Milano, sono esposti: preziosi esemplari per il dramma d’annunziano Parisina e per la prima della Turandot del 1926 con la direzione di Toscanini alla Scala di Milano; i costumi rinascimentali realizzati con i preziosi velluti di Mariano Fortuny e i costumi per Elisa Cegani e Luisa Ferida, firmati da Gino Carlo Sensani, nel film del 1941 La corona di ferro di Alessandro Blasetti.
In mostra si trovano anche diversi tessuti della Manifattura Mariano Fortuny, a sottolineare la
collaborazione tra i due artisti iniziata all’indomani della creazione della Casa d’Arte Caramba,
in cui si riunivano diverse professionalità, dai sarti, alle ricamatrici, ai calzolai, ai fabbri, in grado di dar vita a costumi di eccezionale valore artistico.
Magnifici, poi, i bozzetti della collezione della Sartoria Teatrale Pipi di Palermo, dettagliatissimi da un punto di vista pittorico rispetto alla consueta produzione di Caramba che spesso ne disegnava di meno particolareggiati.
Caramba dedicò tutte le sue energie creative al fine di rimodernare la concezione del costume per lo spettacolo, realizzò capolavori che, pur essendo espressione della sua epoca, prendevano vita da uno studio attento e filologico del tempo, del contesto e del personaggio che dovevano rappresentare. Il suo stile era rigorosissimo: accanto a un impianto storicistico
estremamente fedele sovrapponeva una freschezza di motivi e una dovizia di particolari che
rendevano ogni figurino un’opera d’arte autonoma e a sé stante.
Questa mostra rappresenta un viaggio tra tessuti pregiati, ricami preziosi e colori ottenuti con tinture manuali che esprimono l’assoluta eccellenza delle maestranze che Caramba riunì sotto la sua direzione, realizzando non solo costumi per la scena, ma anche meravigliosi abiti per la brillante vita privata delle dive e per le signore alla moda di tutta Europa.
La mostra è a cura di Silvia Mira.
L’esposizione mette in risalto l’altissimo livello della produzione del costumista piemontese,
attraverso una quarantina di costumi, scelti tra gli oltre tremila appartenenti alla collezione
Devalle di Torino.
Tra i pezzi più caratteristici del lavoro della Casa d’Arte Caramba, fondata nel 1909 a Milano, sono esposti: preziosi esemplari per il dramma d’annunziano Parisina e per la prima della Turandot del 1926 con la direzione di Toscanini alla Scala di Milano; i costumi rinascimentali realizzati con i preziosi velluti di Mariano Fortuny e i costumi per Elisa Cegani e Luisa Ferida, firmati da Gino Carlo Sensani, nel film del 1941 La corona di ferro di Alessandro Blasetti.
In mostra si trovano anche diversi tessuti della Manifattura Mariano Fortuny, a sottolineare la
collaborazione tra i due artisti iniziata all’indomani della creazione della Casa d’Arte Caramba,
in cui si riunivano diverse professionalità, dai sarti, alle ricamatrici, ai calzolai, ai fabbri, in grado di dar vita a costumi di eccezionale valore artistico.
Magnifici, poi, i bozzetti della collezione della Sartoria Teatrale Pipi di Palermo, dettagliatissimi da un punto di vista pittorico rispetto alla consueta produzione di Caramba che spesso ne disegnava di meno particolareggiati.
Caramba dedicò tutte le sue energie creative al fine di rimodernare la concezione del costume per lo spettacolo, realizzò capolavori che, pur essendo espressione della sua epoca, prendevano vita da uno studio attento e filologico del tempo, del contesto e del personaggio che dovevano rappresentare. Il suo stile era rigorosissimo: accanto a un impianto storicistico
estremamente fedele sovrapponeva una freschezza di motivi e una dovizia di particolari che
rendevano ogni figurino un’opera d’arte autonoma e a sé stante.
Questa mostra rappresenta un viaggio tra tessuti pregiati, ricami preziosi e colori ottenuti con tinture manuali che esprimono l’assoluta eccellenza delle maestranze che Caramba riunì sotto la sua direzione, realizzando non solo costumi per la scena, ma anche meravigliosi abiti per la brillante vita privata delle dive e per le signore alla moda di tutta Europa.
La mostra è a cura di Silvia Mira.
Regione: Piemonte
Luogo: Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto, via Po 55
Telefono: 011/837688 int. 3
Orari di apertura: 10-18; sabato e domenica 10-19. Lunedì chiuso
Costo: 10 euro; ridotto 8 euro
Dove acquistare: www.fondazioneaccorsi-ometto.it
Sito web: www.fondazioneaccorsi-ometto.it
Organizzatore: Fondazione Accorsi-Ometto