Mostra Il Principe e la sua chiesa. San Nicolò e il convento dei Frati a Carpi - Carpi
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Carpi (Modena)
A cinquecento anni dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1521, i Musei di Palazzo dei Pio a Carpi ospitano una mostra che ripercorre le vicende del monumentale Tempio di San Nicolò, voluto dal principe Alberto Pio e progettato dall’architetto Baldassarre Peruzzi.
L’esposizione delineerà la storia della chiesa, attraverso studi e disegni architettonici di autori quali Francesco di Giorgio Martini e Baldassarre Peruzzi, bolle papali, corali miniati del XVI e XVII secolo, edizioni a stampa del Quattrocento, dipinti originariamente collocati all’interno dello spazio.
Lungo il percorso s’incontrerà una lettera autografa di Niccolò Machiavelli, che fu presente nel 1521 all’inaugurazione del luogo di culto, inviato dalla signoria di Firenze per seguire il Capitolo generale dell’Ordine dei Frati Minori Osservanti.
Il tempio di San Nicolò, che sorge sul sito dell’antica cappella dedicata al santo, divenuta sede dell’ordine francescano dei Minori osservanti, fu commissionata da Alberto Pio che ne decretò la sua trasformazione monumentale, non senza lamentele e proteste dell’ordine religioso.
La mostra si apre proprio con la pergamena del testamento di Alberto Pio, esposta per la prima volta, e la sezione dei documenti storici, come la bolla di papa Callisto II del 29 gennaio 1123, quindi rogiti, lettere e mappe che raccontano le tappe storiche di evoluzione della chiesa.
Una seconda sezione è dedicata allo sviluppo dell’edificio monumentale: qui, accanto a stampe, dipinti e disegni antichi, attraverso l’utilizzo della realtà virtuale, è stato ricostruito un modello tridimensionale della chiesa col convento, dalle origini fino ai giorni nostri.
Video, installazioni multimediali e una app consentiranno al pubblico, anche dopo la visita alla mostra, di fare un viaggio virtuale nella storia e nell’architettura, dal XII secolo alla chiesa francescana precedente al tempio peruzziano, fino alla sua costruzione, iniziata tra il 1493 e il 1494 e sviluppatasi lungo un arco di trent’anni nel primo Cinquecento.
I progetti documentano un edificio a pianta centrale, modulato sui coevi progetti bramanteschi diffusi nell’area dell’Italia settentrionale. Dopo questa prima fase, tra il 1505 e il 1508 e nel 1511, sotto la direzione di Antonio e Sebastiano Barabani, vengono eretti la cupola e le cappelle.
L’aspetto finale della chiesa, caratterizzato da una strabiliante potenza architettonica che rivela con chiarezza i modelli da cui nasce, è opera dell’architetto Baldassarre Peruzzi che innesta le navate sull’area a pianta centrale della tribuna.
La rassegna darà conto anche degli apparati decorativi della chiesa, sia degli affreschi, ancora visibili nell’edificio, sia delle committenze per gli altari gentilizi, con dipinti realizzati appositamente per lo spazio, come il Compianto sul Cristo morto di Cima da Conegliano, l’Annunciazione e il San Rocco di Bernardino Loschi.
Particolarmente suggestiva è la sezione che propone alcuni dei volumi a stampa del Quattrocento, provenienti dalla biblioteca istituita nel XV secolo da Leonello Pio e resa pubblica dal figlio Alberto, contenente messali, volumi di teologia, ma anche trattati di storia e filosofia, come la Summa contra Gentiles di Tommaso d’Aquino, le Epistolae di Marsilio Ficino, le Epistolae di san Geronimo, le opere di Severino Boezio, le Vite parallele di Plutarco.
Mappe, dipinti, stampe e fotografie documenteranno come San Nicolò è stato rappresentato nel corso dei secoli.
L'esposizione è curata da curata da Manuela Rossi, Elena Svalduz, GianMario Guidarelli, Andrea Giordano.
L’esposizione delineerà la storia della chiesa, attraverso studi e disegni architettonici di autori quali Francesco di Giorgio Martini e Baldassarre Peruzzi, bolle papali, corali miniati del XVI e XVII secolo, edizioni a stampa del Quattrocento, dipinti originariamente collocati all’interno dello spazio.
Lungo il percorso s’incontrerà una lettera autografa di Niccolò Machiavelli, che fu presente nel 1521 all’inaugurazione del luogo di culto, inviato dalla signoria di Firenze per seguire il Capitolo generale dell’Ordine dei Frati Minori Osservanti.
Il tempio di San Nicolò, che sorge sul sito dell’antica cappella dedicata al santo, divenuta sede dell’ordine francescano dei Minori osservanti, fu commissionata da Alberto Pio che ne decretò la sua trasformazione monumentale, non senza lamentele e proteste dell’ordine religioso.
La mostra si apre proprio con la pergamena del testamento di Alberto Pio, esposta per la prima volta, e la sezione dei documenti storici, come la bolla di papa Callisto II del 29 gennaio 1123, quindi rogiti, lettere e mappe che raccontano le tappe storiche di evoluzione della chiesa.
Una seconda sezione è dedicata allo sviluppo dell’edificio monumentale: qui, accanto a stampe, dipinti e disegni antichi, attraverso l’utilizzo della realtà virtuale, è stato ricostruito un modello tridimensionale della chiesa col convento, dalle origini fino ai giorni nostri.
Video, installazioni multimediali e una app consentiranno al pubblico, anche dopo la visita alla mostra, di fare un viaggio virtuale nella storia e nell’architettura, dal XII secolo alla chiesa francescana precedente al tempio peruzziano, fino alla sua costruzione, iniziata tra il 1493 e il 1494 e sviluppatasi lungo un arco di trent’anni nel primo Cinquecento.
I progetti documentano un edificio a pianta centrale, modulato sui coevi progetti bramanteschi diffusi nell’area dell’Italia settentrionale. Dopo questa prima fase, tra il 1505 e il 1508 e nel 1511, sotto la direzione di Antonio e Sebastiano Barabani, vengono eretti la cupola e le cappelle.
L’aspetto finale della chiesa, caratterizzato da una strabiliante potenza architettonica che rivela con chiarezza i modelli da cui nasce, è opera dell’architetto Baldassarre Peruzzi che innesta le navate sull’area a pianta centrale della tribuna.
La rassegna darà conto anche degli apparati decorativi della chiesa, sia degli affreschi, ancora visibili nell’edificio, sia delle committenze per gli altari gentilizi, con dipinti realizzati appositamente per lo spazio, come il Compianto sul Cristo morto di Cima da Conegliano, l’Annunciazione e il San Rocco di Bernardino Loschi.
Particolarmente suggestiva è la sezione che propone alcuni dei volumi a stampa del Quattrocento, provenienti dalla biblioteca istituita nel XV secolo da Leonello Pio e resa pubblica dal figlio Alberto, contenente messali, volumi di teologia, ma anche trattati di storia e filosofia, come la Summa contra Gentiles di Tommaso d’Aquino, le Epistolae di Marsilio Ficino, le Epistolae di san Geronimo, le opere di Severino Boezio, le Vite parallele di Plutarco.
Mappe, dipinti, stampe e fotografie documenteranno come San Nicolò è stato rappresentato nel corso dei secoli.
L'esposizione è curata da curata da Manuela Rossi, Elena Svalduz, GianMario Guidarelli, Andrea Giordano.
Regione: Emilia Romagna
Luogo: Musei di Palazzo dei Pio, piazza dei Martiri 68
Telefono: 059/649955 - 360
Orari di apertura: 10-13 da martedì a venerdì; 10-18 sabato, domenica e festivi
Costo: 8 euro; ridotto 5 euro
Dove acquistare: www.palazzodeipio.it
Sito web: www.palazzodeipio.it
Organizzatore: Musei di Palazzo dei Pio a Carpi