Mostra I Volti del Mito – l’Iliade tra memoria e mistero - Jesi
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Jesi (Ancona)
Palazzo Bisaccioni a Jesi ospita la mostra "I Volti del Mito – l'Iliade tra memoria e mistero" di Paolo Fundarò.
In una serie di ritratti realizzati con l’antica e in parte ancora misteriosa tecnica dell’encausto tratta dai celebri dipinti di mummie egizie del Fayyum, il poema omerico viene ripercorso attraverso il racconto che si dipana dai volti dipinti nell’interpretazione dell’autore, reali o immaginari, trasportati nella dimensione del mito.
La memoria del poema diviene un percorso dello sguardo, un frammento poetico o una variazione che reinterpreta, filtra e sospende la trama originale, per ricomporre un moto lirico, una atmosfera in cui sono evocati nel tempo sospeso di ogni singolo ritratto storie di uomini e dèi.
L’itinerario espositivo dei dipinti, precedentemente articolato in varie tappe, ha avuto come sedi l’Accademia d’Egitto e l’Ufficio Culturale dell'Ambasciata d'Egitto in Roma, il Museo Archeologico di Anzio, il Museo Archeologico di Tolfa, il Museo archeologico di Lavinium (Pomezia), il Museo Etrusco delle Necropoli Rupestri di Barbarano Romano (VT) e la Locanda Martorelli sede del museo del Grand Tour di Ariccia (RM).
La ricerca dell’autore, condensata nello studio della pittura del mondo classico si propone la rilettura di un universo perduto e sfuggente, rievocato attraverso l’eco del mito e l’indagine interiore di un antico presente che ha sempre qualcosa da raccontare o rivelare.
L'allestimento è a cura di Fabio Sessa.
In una serie di ritratti realizzati con l’antica e in parte ancora misteriosa tecnica dell’encausto tratta dai celebri dipinti di mummie egizie del Fayyum, il poema omerico viene ripercorso attraverso il racconto che si dipana dai volti dipinti nell’interpretazione dell’autore, reali o immaginari, trasportati nella dimensione del mito.
La memoria del poema diviene un percorso dello sguardo, un frammento poetico o una variazione che reinterpreta, filtra e sospende la trama originale, per ricomporre un moto lirico, una atmosfera in cui sono evocati nel tempo sospeso di ogni singolo ritratto storie di uomini e dèi.
L’itinerario espositivo dei dipinti, precedentemente articolato in varie tappe, ha avuto come sedi l’Accademia d’Egitto e l’Ufficio Culturale dell'Ambasciata d'Egitto in Roma, il Museo Archeologico di Anzio, il Museo Archeologico di Tolfa, il Museo archeologico di Lavinium (Pomezia), il Museo Etrusco delle Necropoli Rupestri di Barbarano Romano (VT) e la Locanda Martorelli sede del museo del Grand Tour di Ariccia (RM).
La ricerca dell’autore, condensata nello studio della pittura del mondo classico si propone la rilettura di un universo perduto e sfuggente, rievocato attraverso l’eco del mito e l’indagine interiore di un antico presente che ha sempre qualcosa da raccontare o rivelare.
L'allestimento è a cura di Fabio Sessa.
Regione: Marche
Luogo: Palazzo Bisaccioni, piazza A. Colocci 4
Telefono: 0731/207523
Orari di apertura: 9,30-13; 15,30-19,30 tutti i giorni
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: https://www.fondazionecrj.it/
Organizzatore: Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi con la collaborazione dell’Archeoclub di Jesi