Mostra I MACCHIAIOLI - Brescia

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 19/01/2024 Aggiornato il 19/01/2024
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Brescia
Palazzo Martinengo, la storica residenza cinquecentesca nel cuore della città di Brescia, ospita un'imperdibile mostra, curata da Francesca Dini e Davide Dotti, che presenta oltre 100 capolavori di Fattori, Lega, Signorini, Cabianca, Borrani, Abbati e altri, provenienti in gran parte da collezioni private, di solito inaccessibili, e da importanti istituzioni museali come le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, i Musei Civici di Udine, l'Istituto Matteucci di Viareggio e la Fondazione CR Firenze.

Articolata in 10 sezioni:
Al Caffè Michelangiolo; Sulla via della luce. Dalla Toscana alla Liguria;
I Macchiaioli e il Risorgimento: un focus su Solferino e San Martino; Castiglioncello;
Boldini in Toscana: il ciclo pittorico per Isabella Falconer; Nella campagna fiorentina di Piagentina; Ferdinando Martini, le arti in Toscana e la “politica” per il naturalismo; I naturalisti;
Fattori incisore; I “vecchi fanciulli” Macchiaioli, verso il Novecento
la retrospettiva bresciana racconta l’entusiasmante avventura di questi pittori progressisti che, desiderosi di prendere le distanze dall’istituzione accademica nella quale si erano formati sotto l’influenza di importanti maestri del Romanticismo come Hayez e Bezzuoli, giunsero in breve tempo a scrivere una delle pagine più poetiche della storia dell’arte non solo italiana, ma europea.

La mostra raccoglie le opere “chiave” di questo percorso allo scopo di raccontare i diversi momenti della ricerca dei Macchiaioli, i luoghi a loro famigliari - il Caffè Michelangiolo di Firenze, Castiglioncello, Piagentina, la Maremma e la Liguria -, il confronto con gli altri artisti e con le diverse scuole pittoriche europee; i loro smarrimenti, la capacità di mettersi collettivamente in discussione e di sterzare - se necessario - il timone per proseguire sulla strada del progresso e della modernità senza abbandonare mai la via maestra della luce e della macchia.

Il termine “Macchiaioli” fu coniato nel 1862 da un recensore della Gazzetta del Popolo di Firenze, che così definì quei pittori che intorno al 1855 avevano dato origine a un rinnovamento in chiave antiaccademica della pittura italiana in senso realista.
L’accezione era dispregiativa e giocava su un particolare doppio senso: darsi alla macchia, infatti, significa agire furtivamente, illegalmente. Alla luce delle più recenti ricerche, la vicenda dei Macchiaioli assume una rilevanza critica sempre più significativa, perché essi instaurarono un dialogo aperto, propositivo e audace con le più importanti comunità artistiche dell’Europa del tempo.

Anche quest’anno, l’Associazione Amici di Palazzo Martinengo si fa promotrice di una importante iniziativa benefica a sostegno della lotta contro il cancro, devolvendo l’1% del ricavato della biglietteria a Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro con l’obiettivo di sostenere la migliore ricerca per la prevenzione, la diagnosi e la cura dei tumori.
Regione: Lombardia
Luogo: Palazzo Martinengo, via dei Musei 30
Telefono: 392/7697003
Orari di apertura: 9-17 mercoledì, giovedì e venerdì; 10-20 sabato, domenica e festivi. Lunedì e martedì chiuso
Costo: 14 euro; ridotto 12 euro
Dove acquistare: www.amicimartinengo.it
Sito web: www.amicimartinengo.it
Organizzatore: Associazione Amici di Palazzo Martinengo
I MACCHIAIOLI