Mostra Henry Moore. Il disegno dello scultore - Firenze
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Firenze
Il Museo Novecento ospita la mostra dedicata al maestro della scultura inglese Henry Moore (Castleford, 1898 - Much Hadham, 1986) e presenta una selezione di disegni, circa settanta, assieme a grafiche e sculture.
Le forme naturali, rocce, ciottoli, radici e tronchi, gli animali, ma anche i teschi e poi la relazione tra il creatore e la materia, esemplificata anche dai disegni che ritraggono le mani dell’artista o l’artista al lavoro nel paesaggio, divengono il fulcro della mostra.
Traendo spunto da una rilettura di alcuni temi centrali nella produzione di Moore, l’esposizione intende proporre un approfondimento sul valore del disegno nella sua pratica e sulla sua relazione con la scultura.
Nella sala al piano terra, la presenza eccezionale di un cranio di elefante proveniente dallo studio dell'artista, su cui Moore si è applicato costantemente anche per realizzare una serie di incisioni, sottolinea l’analisi delle forme da punti di vista variati e con soluzioni formali molteplici.
A partire da un’indagine sul rapporto di Henry Moore con il dato naturale e con i principi di ritmo e forma ad esso sottesi, verrà costruita una narrazione che muove dalla relazione tra l’immagine dell’artista e il paesaggio roccioso, per poi svilupparsi intorno allo studio della natura e delle vicendevoli mutazioni tra elemento naturale e figura umana, fino ad arrivare alla rappresentazione della forma primordiale.
L’attenzione per la forza strutturale che soggiace alle diverse conformazioni naturali, unita all’osservazione dell’anatomia umana e dello spazio circostante, costituisce il fondamento di una ricognizione su alcuni motivi iconografici ricorrenti nella produzione grafica di Moore. Tra questi, si distinguono i paesaggi, le rocce, gli alberi, gli animali, i monoliti, le mani dell’artista.
La scelta dei temi è dettata dalla volontà di “scavare’ in una zona del lavoro di Henry Moore finora poco indagata e meno nota al grande pubblico italiano, la cui conoscenza è legata soprattutto alle sculture che rappresentano figure sdraiate e ai disegni della Seconda Guerra Mondiale.
La mostra, curata da Sebastiano Barassi, Head of Henry Moore Collections and Exhibitions e Sergio Risaliti, Direttore artistico del Museo Novecento, è stata preparata negli ultimi due anni dal direttore dell’istituzione fiorentina in collaborazione con la direzione scientifica della Fondazione Moore.
Le forme naturali, rocce, ciottoli, radici e tronchi, gli animali, ma anche i teschi e poi la relazione tra il creatore e la materia, esemplificata anche dai disegni che ritraggono le mani dell’artista o l’artista al lavoro nel paesaggio, divengono il fulcro della mostra.
Traendo spunto da una rilettura di alcuni temi centrali nella produzione di Moore, l’esposizione intende proporre un approfondimento sul valore del disegno nella sua pratica e sulla sua relazione con la scultura.
Nella sala al piano terra, la presenza eccezionale di un cranio di elefante proveniente dallo studio dell'artista, su cui Moore si è applicato costantemente anche per realizzare una serie di incisioni, sottolinea l’analisi delle forme da punti di vista variati e con soluzioni formali molteplici.
A partire da un’indagine sul rapporto di Henry Moore con il dato naturale e con i principi di ritmo e forma ad esso sottesi, verrà costruita una narrazione che muove dalla relazione tra l’immagine dell’artista e il paesaggio roccioso, per poi svilupparsi intorno allo studio della natura e delle vicendevoli mutazioni tra elemento naturale e figura umana, fino ad arrivare alla rappresentazione della forma primordiale.
L’attenzione per la forza strutturale che soggiace alle diverse conformazioni naturali, unita all’osservazione dell’anatomia umana e dello spazio circostante, costituisce il fondamento di una ricognizione su alcuni motivi iconografici ricorrenti nella produzione grafica di Moore. Tra questi, si distinguono i paesaggi, le rocce, gli alberi, gli animali, i monoliti, le mani dell’artista.
La scelta dei temi è dettata dalla volontà di “scavare’ in una zona del lavoro di Henry Moore finora poco indagata e meno nota al grande pubblico italiano, la cui conoscenza è legata soprattutto alle sculture che rappresentano figure sdraiate e ai disegni della Seconda Guerra Mondiale.
La mostra, curata da Sebastiano Barassi, Head of Henry Moore Collections and Exhibitions e Sergio Risaliti, Direttore artistico del Museo Novecento, è stata preparata negli ultimi due anni dal direttore dell’istituzione fiorentina in collaborazione con la direzione scientifica della Fondazione Moore.
Regione: Toscana
Luogo: Museo Novecento, piazza Santa Maria Novella 10
Telefono: 055/286132
Orari di apertura: 11-19
Costo: 9,50 euro; ridotto 4,50 euro
Dove acquistare: www.museonovecento.it/info
Sito web: www.museonovecento.it
Organizzatore: Museo Novecento in collaborazione con la Henry Moore Foundation