Mostra Ha Chong-Hyun - Milano

A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il
Aggiornato il
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
Milano
La mostra personale di Ha Chong-Hyun, uno degli artisti più apprezzati della Corea del Sud, presenta opere della serie Conjunction, eseguite tra il 1992 e il 2019.
Ha Chong-Hyun è una delle personalità più importanti della storia dell'arte del dopoguerra, figura di spicco del movimento artistico coreano Dansaekhwa, termine che letteralmente significa "pittura monocromatica", ma che definisce tanto le tecniche impiegate quanto l’estetica riduzionista a cui il gruppo fa riferimento.
Tra le privazioni materiali estreme e il sistema politico autoritario che hanno caratterizzato la Corea degli anni '60 e '70, l’artista ha esplorato il potenziale espressivo di materiali non convenzionali come carta da giornale, rottami di legno e filo spinato applicati sulla tela.
Lavorando con le tonalità tenui della terra su superfici di tela e canapa, combinando tradizioni pittoriche orientali e occidentali e sfidando la delimitazione rigorosa tra scultura, pittura e performance, Ha Chong-Hyun ha contribuito a ridefinire il linguaggio della pittura.
Nel 1974 l’artista inizia a concentrarsi sulla materialità della pittura e a utilizzare la tela non solo come semplice supporto: nasce così la serie Conjunction, titolo che l'artista da quel momento dà a tutti i suoi dipinti e che descrive la filosofia da lui adottata, secondo cui la purezza del mezzo pittorico e la fisicità dell'artista si fondono, o sono congiunti, nell'atto del dipingere.
Ha Chong-Hyun è una delle personalità più importanti della storia dell'arte del dopoguerra, figura di spicco del movimento artistico coreano Dansaekhwa, termine che letteralmente significa "pittura monocromatica", ma che definisce tanto le tecniche impiegate quanto l’estetica riduzionista a cui il gruppo fa riferimento.
Tra le privazioni materiali estreme e il sistema politico autoritario che hanno caratterizzato la Corea degli anni '60 e '70, l’artista ha esplorato il potenziale espressivo di materiali non convenzionali come carta da giornale, rottami di legno e filo spinato applicati sulla tela.
Lavorando con le tonalità tenui della terra su superfici di tela e canapa, combinando tradizioni pittoriche orientali e occidentali e sfidando la delimitazione rigorosa tra scultura, pittura e performance, Ha Chong-Hyun ha contribuito a ridefinire il linguaggio della pittura.
Nel 1974 l’artista inizia a concentrarsi sulla materialità della pittura e a utilizzare la tela non solo come semplice supporto: nasce così la serie Conjunction, titolo che l'artista da quel momento dà a tutti i suoi dipinti e che descrive la filosofia da lui adottata, secondo cui la purezza del mezzo pittorico e la fisicità dell'artista si fondono, o sono congiunti, nell'atto del dipingere.
Regione: Lombardia
Luogo: Cardi Gallery, corso di Porta Nuova 38
Telefono: 02/45478189
Orari di apertura: 10-19; sabato su appuntamento. Domenica chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.cardigallery.com
Organizzatore: Cardi Gallery | Milano
