Mostra GUERCINO. Il mestiere del pittore - Torino

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 09/02/2024 Aggiornato il 09/02/2024
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Torino
In un periodo di grande attenzione e di studi sull’opera e la figura di Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento, 1591-Bologna, 1666) e all’indomani della riapertura della Pinacoteca Civica di Cento, spicca la ricchissima esposizione che i Musei Reali di Torino ospitano.

Al centro dell’esposizione è il mestiere del pittore nel Seicento esemplificato sulla figura di uno dei maggiori protagonisti della scena artistica dell’epoca. Ripercorrendo temi e aspetti che attraversano tutta la carriera del Maestro, grazie a capolavori di primo piano, la mostra intende dare conto più in generale della professione del pittore a quel tempo: le sfide del mestiere, i sistemi di produzione, l’organizzazione della bottega, le dinamiche del mercato e delle committenze, i soggetti più richiesti.

A partire dal significativo nucleo di dipinti e disegni appartenenti alle collezioni della Galleria Sabauda e della Biblioteca Reale, oltre cento opere del Maestro emiliano e di artisti coevi come i Carracci, Guido Reni e Domenichino – provenienti da più di 30 importanti musei e collezioni, compresi il Museo del Prado di Madrid e il Monastero di San Lorenzo a El Escorial – daranno vita a un grande affresco del sistema dell’arte nel Seicento.

Le importanti opere riunite a Torino nell’occasione, inclusi due dipinti inediti di collezioni private e le tele che permettono lo straordinario ricongiungimento dopo 400 anni del ciclo Ludovisi, sono particolarmente significative per questo racconto, sviluppato in 10 sezioni tematiche tra confronti, parallelismi, testimonianze.

Si parte dalla presentazione dell’artista.
Guercino ci appare, circa quarantenne, e con gli strumenti del mestiere, nel raro Autoritratto della Schoeppler Collection di Londra che ben introduce al percorso: un’opera intima e privata che proprio per questo non risulta nel suo famoso “Libro dei conti”, ma che testimonia il carattere di un uomo fiero e semplice ad un tempo.

Il Seicento porta all’estremo il gusto per la rappresentazione degli affetti, la gestualità accesa, la visione ravvicinata e coinvolgente degli eventi e Guercino è un vero maestro in questo, sia nelle resa delle figure che nel dipingere l’apparato scenico ricco di particolari.
La resa teatrale delle tensioni e delle psicologie, dei drammi e delle passioni si coglie anche in uno dei soggetti più amati e di successo dell’arte del tempo e della produzione guerciniana.

La mostra è curata da Annamaria Bava dei Musei Reali e da Gelsomina Spione dell’Università di Torino, con un comitato scientifico di prestigio, cui partecipano: Daniele Benati, David García Cueto, Barbara Ghelfi, Francesco Gonzales, Fausto Gozzi, Alessandro Morandotti, Raffaella Morselli, Sofia Villano.

Dida: Il ritorno del figliol prodigo, Torino, Musei Reali - Galleria Sabauda
Regione: Piemonte
Luogo: Musei Reali – Sale Chiablese, piazzetta Reale
Telefono: 011/9560449
Orari di apertura: 10-19. Lunedì chiuso
Costo: 15 euro; ridotto 13 euro
Dove acquistare: www.coopculture.it
Sito web: www.museireali.beniculturali.it
Organizzatore: Musei Reali di Torino con CoopCulture e Villaggio Globale International
GUERCINO. Il mestiere del pittore