Mostra Giuseppe Tabacco. In A Waxy Silence - Roma
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Roma
Il Mausoleo di Romolo nella Villa di Massenzio ospita la personale di Giuseppe Tabacco (Roma, 1956).
Con questo nuovo capitolo del suo lavoro Giuseppe Tabacco propone un percorso circolare scandito da 7 ciotole realizzate in cera d’api naturale contenenti al loro interno lenticchie, orzo, miele, olive secche, vino rosso, farro e lana grezza.
Questi elementi non solo vogliono richiamare immaginificamente alla memoria l’Edictum De Pretiis Rerum Venalium, emesso nel 301 dall’imperatore Diocleziano per far fronte all’inflazione galoppante (la polenta di farro era ad esempio il tipico vitto militare: questo e gli altri materiali che riempiono le ciotole erano appunto d’uso comune nell’Impero Romano), ma mirano anche a definire cromaticamente e plasticamente l’impianto architettonico del Mausoleo di Romolo, la cui pianta ottagonale è scandita dalle nicchie che si aprono sulle pareti (una per ogni parete, tranne quella di accesso): in ognuna delle nicchie è appunto collocata una delle ciotole.
Lucenti e trasparenti, i sette contenitori plasmati da Tabacco, definiti dall’artista Reliquiarium (2021), sono piccoli luoghi di inclusione e commistione materica, e quindi di accoglienza e ospitalità, che indirizzano la riflessione sull’orizzonte del presente, sul rapporto di partecipazione e di unione.
Stilus (2021), riguardante l’ambiente quadrangolare del Mausoleo, è poi un secondo e potente intervento dell’artista che propone un’imponente matita di circa 4,5 metri la cui esagonalità gioca con l’impianto ottagonale del Mausoleo. Realizzata come i Reliquiaria in finissima cera d’api, questa installazione fa riferimento ad alcuni stilemi linguistici, l’obelisco, la colonna, e si allunga verso l’alto, quasi a cercare l’infinito e a scrivere sulla pagina azzurra del cielo un capitolo di storia in cui si incontrano l’arcaico e l’attuale.
Una serie di tavolette di cera (richiamo a quella scrittura dell’antica Roma realizzata proprio su tabulae o tabellae ricoperte di cera impura e gesso dove le lettere erano incise con lo stilus) si disseminano nello spazio per offrire allo spettatore un viaggio alla ricerca di anfratti e punti di vista che mostrano appieno l’intento seguito da Tabacco nel realizzare un dialogo serrato con l’ambiente espositivo.
La mostra è curata da Antonello Tolve.
Con questo nuovo capitolo del suo lavoro Giuseppe Tabacco propone un percorso circolare scandito da 7 ciotole realizzate in cera d’api naturale contenenti al loro interno lenticchie, orzo, miele, olive secche, vino rosso, farro e lana grezza.
Questi elementi non solo vogliono richiamare immaginificamente alla memoria l’Edictum De Pretiis Rerum Venalium, emesso nel 301 dall’imperatore Diocleziano per far fronte all’inflazione galoppante (la polenta di farro era ad esempio il tipico vitto militare: questo e gli altri materiali che riempiono le ciotole erano appunto d’uso comune nell’Impero Romano), ma mirano anche a definire cromaticamente e plasticamente l’impianto architettonico del Mausoleo di Romolo, la cui pianta ottagonale è scandita dalle nicchie che si aprono sulle pareti (una per ogni parete, tranne quella di accesso): in ognuna delle nicchie è appunto collocata una delle ciotole.
Lucenti e trasparenti, i sette contenitori plasmati da Tabacco, definiti dall’artista Reliquiarium (2021), sono piccoli luoghi di inclusione e commistione materica, e quindi di accoglienza e ospitalità, che indirizzano la riflessione sull’orizzonte del presente, sul rapporto di partecipazione e di unione.
Stilus (2021), riguardante l’ambiente quadrangolare del Mausoleo, è poi un secondo e potente intervento dell’artista che propone un’imponente matita di circa 4,5 metri la cui esagonalità gioca con l’impianto ottagonale del Mausoleo. Realizzata come i Reliquiaria in finissima cera d’api, questa installazione fa riferimento ad alcuni stilemi linguistici, l’obelisco, la colonna, e si allunga verso l’alto, quasi a cercare l’infinito e a scrivere sulla pagina azzurra del cielo un capitolo di storia in cui si incontrano l’arcaico e l’attuale.
Una serie di tavolette di cera (richiamo a quella scrittura dell’antica Roma realizzata proprio su tabulae o tabellae ricoperte di cera impura e gesso dove le lettere erano incise con lo stilus) si disseminano nello spazio per offrire allo spettatore un viaggio alla ricerca di anfratti e punti di vista che mostrano appieno l’intento seguito da Tabacco nel realizzare un dialogo serrato con l’ambiente espositivo.
La mostra è curata da Antonello Tolve.
Regione: Lazio
Luogo: Villa di Massenzio, Mausoleo di Romolo, via Appia Antica 153
Telefono: 06/0608
Orari di apertura: 10-16. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.museiincomuneroma.it; www.villadimassenzio.it
Organizzatore: Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con l’Associazione Culturale TRAleVOLTE