Mostra Giulio Malinverni. Gli occhiali appannati - Padova
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Padova
La mostra di Giulio Malinverni presenta una serie di dipinti inediti realizzati dall’artista piemontese per il progetto curato da Roberto Nardi.
Il titolo "Gli occhiali appannati" è metafora di una doppia condizione umana in una drammatica epoca segnata dal Covid: una di carattere pratico determinata, specie nel periodo invernale, dall’uso della mascherina; l’altra, interiore, riguarda la situazione di incertezza e di paura, di perdita dei parametri
abituali del vivere comune a causa delle restrizioni nelle dinamiche dei rapporti interpersonali.
In quest’epoca pandemica non finita, dove ciò che è possibile oggi domani può cambiare, appare difficile riuscire a trovare dei punti fermi sui quali costruire una nuova visione del domani.
Malinverni si muove con un agire artistico che prende esempio dalla tradizione di grandi maestri o artisti poco noti del ‘400 e ‘500, nei paesaggi, nelle architetture degli edifici mostrati, che slittano fino al ‘900 della Metafisica di De Chirico, ma introduce nella composizione dell'opera una componente, un “virus” che rende incerta la sensazione ultima dell’immagine, ora apparentemente aulica ora drammatica, e realizza un senso di spaesamento, di disequilibrio percettivo nello spettatore.
Come nei dipinti e nei testi di un periodo a lui caro, Malinverni carica le opere di simboli, di riferimenti, di accostamenti.
Allo spettatore il compito di scegliere i suoi punti d'appoggio, come può estrarre da uno scaffale e leggere un testo tra mille altre espressioni del sapere letterario e scientifico in una biblioteca, nello spazio della libreria antiquaria padovana che accoglie ed è parte essa stessa del progetto.
Malinverni ha ideato per la mostra un’opera-installazione dove, quasi in chiave dantesca, la sala-cripta della libreria diverrà altro.
Il titolo "Gli occhiali appannati" è metafora di una doppia condizione umana in una drammatica epoca segnata dal Covid: una di carattere pratico determinata, specie nel periodo invernale, dall’uso della mascherina; l’altra, interiore, riguarda la situazione di incertezza e di paura, di perdita dei parametri
abituali del vivere comune a causa delle restrizioni nelle dinamiche dei rapporti interpersonali.
In quest’epoca pandemica non finita, dove ciò che è possibile oggi domani può cambiare, appare difficile riuscire a trovare dei punti fermi sui quali costruire una nuova visione del domani.
Malinverni si muove con un agire artistico che prende esempio dalla tradizione di grandi maestri o artisti poco noti del ‘400 e ‘500, nei paesaggi, nelle architetture degli edifici mostrati, che slittano fino al ‘900 della Metafisica di De Chirico, ma introduce nella composizione dell'opera una componente, un “virus” che rende incerta la sensazione ultima dell’immagine, ora apparentemente aulica ora drammatica, e realizza un senso di spaesamento, di disequilibrio percettivo nello spettatore.
Come nei dipinti e nei testi di un periodo a lui caro, Malinverni carica le opere di simboli, di riferimenti, di accostamenti.
Allo spettatore il compito di scegliere i suoi punti d'appoggio, come può estrarre da uno scaffale e leggere un testo tra mille altre espressioni del sapere letterario e scientifico in una biblioteca, nello spazio della libreria antiquaria padovana che accoglie ed è parte essa stessa del progetto.
Malinverni ha ideato per la mostra un’opera-installazione dove, quasi in chiave dantesca, la sala-cripta della libreria diverrà altro.
Regione: Veneto
Luogo: Libreria Minerva, via del Santo 79
Telefono: 049/8789599
Orari di apertura: 10-19 da lunedì a sabato; 10,30-13; 15,30-19 domenica
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: https://www.libreriaminerva.it/
Organizzatore: Libreria Minerva in collaborazione con la Galleria Marignana Arte di Venezia