Mostra Giovanna Silva. Milan. City, I listen to your heart - Milano
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Milano
La mostra presenta una selezione di circa mille fotografie scattate a Milano nell’arco di un anno, installata nella Scala brutalista del Palazzo dell’Arte.
Il progetto di allestimento di Piovenefabi è arricchito da una mappa della città disegnata da Michele Marchetti con i luoghi degli scatti fotografici.
Alla fine degli anni Trenta Alberto Savinio compone un’ode a Milano: per trecento pagine si dilunga sulle strade e i monumenti della città, sulle sue personalità, i suoi segreti e la sua nebbia. Ispirata da Savinio, Giovanna Silva è attratta dall’anima segreta della sua città, una geografia che ama e detesta in egual misura. Per un intero anno fotografa Milano alzandosi alle sei del mattino, correndo lungo elaborati itinerari circolari che abbracciano il centro e la periferia. Torna in alcuni luoghi infinite volte, un nuovo giorno, una nuova luce, una città semi addormentata, sospesa, ancora lontana dalla frenesia lavorativa che la contraddistingue.
Silva si concentra sugli edifici moderni e contemporanei. Ma il risultato non è la Milano delle maestose facciate del centro: la sua è una visione della città tortuosa e compulsiva che si sforza di catturare qualcosa di elusivo.
Le immagini in mostra spesso sono irregolari, raramente rappresentano l’intero edificio. I luoghi sono fotografati due, tre, quattro volte, ogni immagine si giustappone alla seguente offrendo una poetica vertiginosa di forma e linea, linea e colore.
Le immagini in mostra spesso sono irregolari, raramente rappresentano l’intero edificio. I luoghi sono fotografati due, tre, quattro volte, ogni immagine si giustappone alla seguente offrendo una poetica vertiginosa di forma e linea, linea e colore.
Il progetto di allestimento di Piovenefabi è arricchito da una mappa della città disegnata da Michele Marchetti con i luoghi degli scatti fotografici.
Alla fine degli anni Trenta Alberto Savinio compone un’ode a Milano: per trecento pagine si dilunga sulle strade e i monumenti della città, sulle sue personalità, i suoi segreti e la sua nebbia. Ispirata da Savinio, Giovanna Silva è attratta dall’anima segreta della sua città, una geografia che ama e detesta in egual misura. Per un intero anno fotografa Milano alzandosi alle sei del mattino, correndo lungo elaborati itinerari circolari che abbracciano il centro e la periferia. Torna in alcuni luoghi infinite volte, un nuovo giorno, una nuova luce, una città semi addormentata, sospesa, ancora lontana dalla frenesia lavorativa che la contraddistingue.
Silva si concentra sugli edifici moderni e contemporanei. Ma il risultato non è la Milano delle maestose facciate del centro: la sua è una visione della città tortuosa e compulsiva che si sforza di catturare qualcosa di elusivo.
Le immagini in mostra spesso sono irregolari, raramente rappresentano l’intero edificio. I luoghi sono fotografati due, tre, quattro volte, ogni immagine si giustappone alla seguente offrendo una poetica vertiginosa di forma e linea, linea e colore.
Le immagini in mostra spesso sono irregolari, raramente rappresentano l’intero edificio. I luoghi sono fotografati due, tre, quattro volte, ogni immagine si giustappone alla seguente offrendo una poetica vertiginosa di forma e linea, linea e colore.
Regione: Lombardia
Luogo: Triennale di Milano, viale E. Alemagna 6
Telefono: 02/724341
Orari di apertura: 11-20. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: https://triennale.org
Organizzatore: Triennale Milano