Mostra GIOTTO FONTANA. Lo spazio d’oro - Nuoro

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 24/10/2023 Aggiornato il 24/10/2023
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Nuoro
Il museo MAN di Nuoro presenta un progetto inedito dedicato a un dialogo ideale fra passato e presente, fra classico e contemporaneo, in linea con una filosofia espositiva che da anni conduce riflessioni sull'eterno ritorno di temi universali nell'arte di tutti i tempi.

Il MAN intende approfondire il nesso che, a distanza di secoli, collega la ricerca spaziale di Lucio Fontana con il valore dello spazio nelle composizione di Giotto, unitamente alla presenza fortemente simbolica del colore oro nella sua reificazione dell'infinito e dell'altrove.

Nella tradizione pittorica bizantina e in quella medievale occidentale, viene progressivamente meno la volontà di rappresentare uno spazio reale e tridimensionale. Il fondo oro di mosaici e tavole dipinte offre infatti una rilucenza profonda e vibrante e conferisce alla composizione pittorica, per lo più sacra, un’aura di religiosità e mistero, atta a sancire il legame indissolubile tra arte e fede.

Il dipinto è un’icona da adorare e assume un valore simbolico, alludendo a valori eterni e trascendenti.
L’oro non è colore, ma simbolo divino, esalta le figure, ieratiche e bidimensionali, senza umanizzarle, le astrae dal contesto reale, isolandole nel tempo e nello spazio e le pone entro rigidi schemi fissi, annullando ogni consuetudine e ogni rapporto con la quotidianità: nessuna espressione e movimento, nessun paesaggio familiare, nessun edificio riconoscibile, nessun riscontro con il vissuto.

Il dialogo proposto in mostra fra una preziosa tavola di Giotto – i Due apostoli della Fondazione Giorgio Cini di Venezia - e un Concetto spaziale di Fontana del MART di Rovereto - attinge, oltre che alle speculazioni di Florenskij, a una lunga letteratura concentrata su corsi e ricorsi di quella magnifica ossessione della pittura per la rappresentazione dell'assoluto, affrontata scientificamente da grandi studiosi, fra cui Georges Bataille, Lionello Venturi, Jean-Paul Sartre, Michael Baxandall, Jean Servier, Luigi Carluccio.

Una tensione verso l’infinito e il trascendente accomuna antichi e contemporanei e rende il dialogo fra Giotto e Fontana significativo e puntuale nel senso di un affondo esemplificativo, minimalista quanto intenso, fra le pieghe di questo tema di studio dell'arte universale.

La pittura delle icone presuppone, non a caso, una metafisica delle immagini e della luce che nel Novecento trova eredi sensibili.
Ed è a questa metafisica che autori come Wildt, Carrà, Casorati e poi Melotti e Fontana, oltre a maestri internazionali del calibro di Rothko o Yves Klein, hanno guardato, rivolgendosi persino all'uso dell’oro come veicolo verso l'astratto, verso il sacro.

Da un'idea di Chiara Gatti.
Testi scientifici a cura di Andrea Nante, Direttore del Museo Diocesano di Padova e Paolo Campiglio, Professore di Storia dell'arte contemporanea all'Università di Pavia.
Regione: Sardegna
Luogo: MAN, Museo d'Arte Provincia di Nuoro, via Sebastiano Satta 27
Telefono: 0784/252110
Orari di apertura: 10-20. Lunedì chiuso
Costo: 5 euro; ridotto 3 euro
Dove acquistare: https://www.museoman.it/it
Sito web: https://www.museoman.it/it
Organizzatore: MAN, Nuoro in collaborazione con Mart, Rovereto e Fondazione Giorgio Cini, Venezia