Mostra GAM 100. Un secolo di Galleria comunale 1925-2025 - Roma

A cura di Manuela Vaccarone
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Roma
La Galleria d’Arte Moderna presenta la grande mostra con oltre 120 opere tra dipinti, sculture e opere di grafica.
Il percorso espositivo curato da Ilaria Miarelli Mariani e Arianna Angelelli con Paola Lagonigro, Ilaria Arcangeli, Antonio Ferrara e Vanda Lisanti intende ripercorrere l’evoluzione della Galleria capitolina attraverso i passaggi fondamentali che hanno caratterizzato una lungimirante politica di acquisizioni.
Un processo lungo e articolato avviato già nel 1883, con l’acquisto delle prime opere avvenuto durante la celebre “Esposizione delle Belle Arti” al Palazzo delle Esposizioni – tra cui la statua in marmo Cleopatra di Girolamo Masini, oggi esposta all’interno del chiostro – e proseguito fino ai nostri giorni, con il raggiungimento di un corpus di oltre 3.000 opere e una collezione che vanta al suo interno artisti del calibro di Giacomo Balla, Carlo Carrà, Mario Sironi, Fortunato Depero, Antonio Donghi, Renato Guttuso, Giorgio de Chirico, Antonietta Raphaël Mafai, solo per citarne alcuni.
È un centenario di artisti, spazi, luoghi, politiche culturali, il tutto indissolubilmente legato alla città di Roma.
La sintesi rappresentata nei tre piani della mostra costituisce la bussola ideale con cui il visitatore attraversa il secolo scorso, ricostruendo le modalità con cui le opere sono pervenute negli anni ma soprattutto i diversi contesti sociali, politici, culturali che hanno ispirato tali processi di acquisizione.
Interpretando molto spesso lo spirito dei tempi, con volontà e sensibilità diverse a ispirare di volta in volta la scelta delle opere, la Galleria d’Arte Moderna ha assunto, sempre più, un ruolo di primo piano nello scenario culturale internazionale, dando voce alle varie realtà emergenti: a partire da quelle della fine dell’Ottocento, del movimento In arte libertas di Nino Costa e Giulio Aristide Sartorio e della successiva avanguardia Futurista, passando poi per la Secessione romana con le sue mostre al Palazzo delle Esposizioni (1913-1916), e il movimento Novecento di Margherita Sarfatti e della rivista Valori Plastici.
Si incontra il Realismo magico di Antonio Donghi, la Metafisica di de Chirico, il secondo Futurismo e trovano spazio le Biennali e le Quadriennali romane che tanto hanno contribuito all’accrescimento della collezione capitolina.
E poi ancora il periodo della Scuola Romana, il secondo dopoguerra con i nuovi canoni dell’Astrazione, dell’Informale e della Neoavanguardia, gli anni ’70 e ’80, i cambiamenti degli anni ’90 e le ultime acquisizioni dei 2000.
La mostra è il risultato di un lavoro corale e sinergico portato avanti con altri musei ed istituti della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, quali il Museo di Roma in Trastevere, l’Archivio fotografico del Museo di Roma e l’Archivio Storico Capitolino.
Inoltre, deve la ricchezza del suo percorso espositivo alla preziosa collaborazione di altri enti culturali, tra cui Istituto Luce, Teche Rai e Archivio Fotografico Ufficio Stampa di Roma Capitale che hanno fornito materiale documentario, fotografico e audiovisivo.
Il percorso espositivo curato da Ilaria Miarelli Mariani e Arianna Angelelli con Paola Lagonigro, Ilaria Arcangeli, Antonio Ferrara e Vanda Lisanti intende ripercorrere l’evoluzione della Galleria capitolina attraverso i passaggi fondamentali che hanno caratterizzato una lungimirante politica di acquisizioni.
Un processo lungo e articolato avviato già nel 1883, con l’acquisto delle prime opere avvenuto durante la celebre “Esposizione delle Belle Arti” al Palazzo delle Esposizioni – tra cui la statua in marmo Cleopatra di Girolamo Masini, oggi esposta all’interno del chiostro – e proseguito fino ai nostri giorni, con il raggiungimento di un corpus di oltre 3.000 opere e una collezione che vanta al suo interno artisti del calibro di Giacomo Balla, Carlo Carrà, Mario Sironi, Fortunato Depero, Antonio Donghi, Renato Guttuso, Giorgio de Chirico, Antonietta Raphaël Mafai, solo per citarne alcuni.
È un centenario di artisti, spazi, luoghi, politiche culturali, il tutto indissolubilmente legato alla città di Roma.
La sintesi rappresentata nei tre piani della mostra costituisce la bussola ideale con cui il visitatore attraversa il secolo scorso, ricostruendo le modalità con cui le opere sono pervenute negli anni ma soprattutto i diversi contesti sociali, politici, culturali che hanno ispirato tali processi di acquisizione.
Interpretando molto spesso lo spirito dei tempi, con volontà e sensibilità diverse a ispirare di volta in volta la scelta delle opere, la Galleria d’Arte Moderna ha assunto, sempre più, un ruolo di primo piano nello scenario culturale internazionale, dando voce alle varie realtà emergenti: a partire da quelle della fine dell’Ottocento, del movimento In arte libertas di Nino Costa e Giulio Aristide Sartorio e della successiva avanguardia Futurista, passando poi per la Secessione romana con le sue mostre al Palazzo delle Esposizioni (1913-1916), e il movimento Novecento di Margherita Sarfatti e della rivista Valori Plastici.
Si incontra il Realismo magico di Antonio Donghi, la Metafisica di de Chirico, il secondo Futurismo e trovano spazio le Biennali e le Quadriennali romane che tanto hanno contribuito all’accrescimento della collezione capitolina.
E poi ancora il periodo della Scuola Romana, il secondo dopoguerra con i nuovi canoni dell’Astrazione, dell’Informale e della Neoavanguardia, gli anni ’70 e ’80, i cambiamenti degli anni ’90 e le ultime acquisizioni dei 2000.
La mostra è il risultato di un lavoro corale e sinergico portato avanti con altri musei ed istituti della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, quali il Museo di Roma in Trastevere, l’Archivio fotografico del Museo di Roma e l’Archivio Storico Capitolino.
Inoltre, deve la ricchezza del suo percorso espositivo alla preziosa collaborazione di altri enti culturali, tra cui Istituto Luce, Teche Rai e Archivio Fotografico Ufficio Stampa di Roma Capitale che hanno fornito materiale documentario, fotografico e audiovisivo.
Regione: Lazio
Luogo: Galleria d’Arte Moderna, via Francesco Crispi 24
Telefono: 06/0608
Orari di apertura: 10-19. Lunedì chiuso
Costo: 14,50 euro; ridotto 10 euro
Dove acquistare: www.galleriaartemodernaroma.it
Sito web: www.museiincomuneroma.it; www.sovrintendenzaroma.it; www.galleriaartemodernaroma.it; www.zetema.it
Organizzatore: Zètema Progetto Cultura






























