Mostra Futuro remoto. Rossana Taormina - Modica
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Modica (Ragusa)
La poetica di Rossana Taormina (Partanna, Trapani, 1972) approda a Modica con la mostra ospitata dallo spazio di Lo Magno artecontemporanea, dove l’artista si racconta con un nuovo e inedito ciclo di opere dedicate al recupero dei ricordi e selezionate per questa esposizione dal direttore artistico della galleria, Giuseppe Lo Magno.
Quasi un’ossessione quella della Taormina per la memoria, che l’artista evoca e restituisce al presente ricamando inedite costellazioni con ago e filo: linee rette, sinapsi concettuali e riverberi di connessioni tra muti frammenti di oggetti ritrovati per caso, tra mercatini e vecchi bauli di famiglia.
Storie da dipanare e riaggomitolare con cura: come quella dei tre fratelli nello scatto in bianco e nero di “Gennaio 1968”, titolo di un’opera che cita il mese in cui la Valle del Belìce, la sua terra, fu sfigurata dalla violenta onda d’urto del terremoto che cambiò le sorti di intere comunità in Sicilia, trapiantate altrove e costrette a sopravvivere senza gli oggetti, i luoghi e il paesaggio della memoria.
Un evento catastrofico quello del Belice che l’artista ha rivissuto durante il lockdown del 2020 rielaborandolo in una nuova raccolta di opere ispirata ai cicli della natura, metafora della perenne trasformazione di tutti gli esseri viventi.
Quasi un’ossessione quella della Taormina per la memoria, che l’artista evoca e restituisce al presente ricamando inedite costellazioni con ago e filo: linee rette, sinapsi concettuali e riverberi di connessioni tra muti frammenti di oggetti ritrovati per caso, tra mercatini e vecchi bauli di famiglia.
Storie da dipanare e riaggomitolare con cura: come quella dei tre fratelli nello scatto in bianco e nero di “Gennaio 1968”, titolo di un’opera che cita il mese in cui la Valle del Belìce, la sua terra, fu sfigurata dalla violenta onda d’urto del terremoto che cambiò le sorti di intere comunità in Sicilia, trapiantate altrove e costrette a sopravvivere senza gli oggetti, i luoghi e il paesaggio della memoria.
Un evento catastrofico quello del Belice che l’artista ha rivissuto durante il lockdown del 2020 rielaborandolo in una nuova raccolta di opere ispirata ai cicli della natura, metafora della perenne trasformazione di tutti gli esseri viventi.
Regione: Sicilia
Luogo: Lo Magno artecontemporanea, via Risorgimento 91/93
Telefono: 0932/763165
Orari di apertura: 10-13; 17-20. Domenica e lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.lomagnoartecontemporanea.it
Organizzatore: LO MAGNO artecontemporanea