Mostra FUTURISMO e FUTURISTI SICILIANI - Centuripe

A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Centuripe (Enna)
Il Centro Espositivo Antiquarium di Centuripe, tra Enna e Catania, presenta una mostra che intende raccontare un capitolo meno conosciuto dell’Avanguardia marinettiana: la presenza e l’evoluzione del Futurismo in Sicilia.
Spesso sottovalutato, il Futurismo siciliano fu un fenomeno di grande vigore, capace di trasformare l’isola in un laboratorio di sperimentazione artistica che formò alcune delle menti più brillanti del Novecento.
Artisti come Umberto Boccioni mossero i primi passi in Sicilia, e tra il 1927 e il 1929, protagonisti della scuola palermitana, come Pippo Rizzo, conquistarono notorietà sia a livello nazionale che internazionale.
Eppure, nonostante le opportunità offerte altrove, molti di loro scelsero di restare, continuando a nutrire la tradizione artistica locale con una sensibilità profondamente radicata nella cultura isolana.
L’esposizione si propone di riscoprire e valorizzare questo patrimonio poco esplorato, oltre a ripercorrere la storia del Futurismo da punti di vista inconsueti.
Accanto ai maestri più celebri, come Balla e Boccioni, verranno presentati autori straordinari quali Giulio D’Anna, Pippo Rizzo e Vittorio Corona, insieme a opere di Fortunato Depero realizzate in Sicilia per committenti locali.
Un percorso di circa 40 dipinti, provenienti da prestigiose collezioni italiane e raramente visibili al pubblico, restituirà l’atmosfera vibrante del movimento così come la immaginò Filippo Tommaso Marinetti.
La mostra si articola in sezioni tematiche, all’interno delle quali si sviluppano, in un vivace intreccio di riflessioni e piani narrativi, anche altri importanti temi, quali quello del mito della città o quello del rapporto con il regime e con le vicende belliche dei due conflitti mondiali.
Le origini
L'esposizione si apre con le origini del Futurismo, presentando opere di Umberto Boccioni, Luigi Russolo, Giacomo Balla e autori meno noti ma altrettanto straordinari, come Roberto Iras Baldessari.
Tendenze astratte
Un approfondimento è dedicato alla presenza di ipotesi astrattiste nella produzione italiana, attraverso un confronto con la diffusione dell’astrattismo nel resto d’Europa.
Velocità, dinamismo, simultaneità
La sezione analizza il superamento della prospettiva classica attraverso una serie di opere che esaltano dinamismo, simultaneità e compenetrazione dei piani visivi, collocando l’osservatore di fronte a composizione in divenire.
Un universo futurista
Nei primi decenni del XX secolo, l’arte si contamina e si intreccia con altre forme espressive e pratiche quotidiane.
Tra il 1909 e il 1916, il movimento pubblica più di cinquanta manifesti che si occupano di vari linguaggi espressivi, testimoniando la volontà di comunicare con un pubblico vasto e di relazionarsi con la società.
Questa sezione costituisce il cuore dell’esposizione, documentando la trasversalità del movimento e l’interazione dei futuristi con le arti applicate, la comunicazione pubblicitaria, il design, il teatro, la danza e la musica.
L’Aerofuturismo e il Futurismo Cosmico
Negli anni Trenta, l’Avanguardia futurista evolve in nuove direzioni, trasformandosi in un movimento meno utopistico ma ancora rappresentativo dell’attualità.
Da una parte l’Aerofuturismo, ispirato al mito del volo, dall’altra il Futurismo Cosmico, aperto a suggestioni spirituali ed esoteriche.
Il Futurismo siciliano
A concludere l’esposizione, una sezione interamente dedicata agli esponenti siciliani del Futurismo, con artisti come Giulio D’Anna, Pippo Rizzo e Vittorio Corona, ancora poco noti al grande pubblico, ma di crescente interesse.
Un’occasione per conoscere la loro storia, il loro talento e contribuire alla comprensione degli aspetti del movimento che in Sicilia ebbe un momento di intensa creatività.
La mostra è a cura di Simona Bartolena.
Didascalia della foto sotto:
Giulio D'Anna - Sicilia, olio su tela, 1936-37, cm. 105x180 copia
Spesso sottovalutato, il Futurismo siciliano fu un fenomeno di grande vigore, capace di trasformare l’isola in un laboratorio di sperimentazione artistica che formò alcune delle menti più brillanti del Novecento.
Artisti come Umberto Boccioni mossero i primi passi in Sicilia, e tra il 1927 e il 1929, protagonisti della scuola palermitana, come Pippo Rizzo, conquistarono notorietà sia a livello nazionale che internazionale.
Eppure, nonostante le opportunità offerte altrove, molti di loro scelsero di restare, continuando a nutrire la tradizione artistica locale con una sensibilità profondamente radicata nella cultura isolana.
L’esposizione si propone di riscoprire e valorizzare questo patrimonio poco esplorato, oltre a ripercorrere la storia del Futurismo da punti di vista inconsueti.
Accanto ai maestri più celebri, come Balla e Boccioni, verranno presentati autori straordinari quali Giulio D’Anna, Pippo Rizzo e Vittorio Corona, insieme a opere di Fortunato Depero realizzate in Sicilia per committenti locali.
Un percorso di circa 40 dipinti, provenienti da prestigiose collezioni italiane e raramente visibili al pubblico, restituirà l’atmosfera vibrante del movimento così come la immaginò Filippo Tommaso Marinetti.
La mostra si articola in sezioni tematiche, all’interno delle quali si sviluppano, in un vivace intreccio di riflessioni e piani narrativi, anche altri importanti temi, quali quello del mito della città o quello del rapporto con il regime e con le vicende belliche dei due conflitti mondiali.
Le origini
L'esposizione si apre con le origini del Futurismo, presentando opere di Umberto Boccioni, Luigi Russolo, Giacomo Balla e autori meno noti ma altrettanto straordinari, come Roberto Iras Baldessari.
Tendenze astratte
Un approfondimento è dedicato alla presenza di ipotesi astrattiste nella produzione italiana, attraverso un confronto con la diffusione dell’astrattismo nel resto d’Europa.
Velocità, dinamismo, simultaneità
La sezione analizza il superamento della prospettiva classica attraverso una serie di opere che esaltano dinamismo, simultaneità e compenetrazione dei piani visivi, collocando l’osservatore di fronte a composizione in divenire.
Un universo futurista
Nei primi decenni del XX secolo, l’arte si contamina e si intreccia con altre forme espressive e pratiche quotidiane.
Tra il 1909 e il 1916, il movimento pubblica più di cinquanta manifesti che si occupano di vari linguaggi espressivi, testimoniando la volontà di comunicare con un pubblico vasto e di relazionarsi con la società.
Questa sezione costituisce il cuore dell’esposizione, documentando la trasversalità del movimento e l’interazione dei futuristi con le arti applicate, la comunicazione pubblicitaria, il design, il teatro, la danza e la musica.
L’Aerofuturismo e il Futurismo Cosmico
Negli anni Trenta, l’Avanguardia futurista evolve in nuove direzioni, trasformandosi in un movimento meno utopistico ma ancora rappresentativo dell’attualità.
Da una parte l’Aerofuturismo, ispirato al mito del volo, dall’altra il Futurismo Cosmico, aperto a suggestioni spirituali ed esoteriche.
Il Futurismo siciliano
A concludere l’esposizione, una sezione interamente dedicata agli esponenti siciliani del Futurismo, con artisti come Giulio D’Anna, Pippo Rizzo e Vittorio Corona, ancora poco noti al grande pubblico, ma di crescente interesse.
Un’occasione per conoscere la loro storia, il loro talento e contribuire alla comprensione degli aspetti del movimento che in Sicilia ebbe un momento di intensa creatività.
La mostra è a cura di Simona Bartolena.
Didascalia della foto sotto:
Giulio D'Anna - Sicilia, olio su tela, 1936-37, cm. 105x180 copia
Regione: Sicilia
Luogo: Centro Espositivo Antiquarium, piazza Lanuvio 28
Telefono: 0935/919480
Orari di apertura: 15-19; sabato e domenica 10-13; 15-19. Lunedì chiuso
Costo: 8 euro; ridotto 4 euro
Dove acquistare: www.centuripecittaimperiale.it
Sito web: www.centuripecittaimperiale.it
Organizzatore: Centro Espositivo Antiquarium di Centuripe
