Mostra FRATELLO SOLE, SORELLA LUNA. La Natura nell’Arte, tra Beato Angelico e Corot - Perugia

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 03/02/2025 Aggiornato il 03/02/2025
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Perugia
La Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia ospita la mostra in occasione dell’ottavo centenario dalla composizione del Cantico delle Creature di san Francesco d’Assisi, fra i primi testi poetici in lingua volgare, ma anche prima manifestazione di un rapporto rinnovato con la Natura, alla quale il Santo dà del “tu” per la prima volta, in un ideale ecologico, nel senso etimologico del termine, che ha avuto un’influenza straordinaria sull’arte, a partire dal XIII secolo.

La rassegna presenta oltre ottanta opere, tra dipinti, disegni, incisioni, sculture e volumi a stampa di alcuni tra gli artisti più celebri della storia dell’arte italiana ed europea, quali Pisanello, Stefano da Verona, Paolo Uccello, Jan van Eyck, Beato Angelico, Piero della Francesca, Antonello da Messina, Leonardo da Vinci, Leon Battista Alberti, Albrecht Dürer, Lorenzo Lotto, Dosso Dossi, Giambologna, Jan Brueghel il Vecchio, Domenichino, Annibale Carracci, Nicolas Poussin, Salvator Rosa, Giambattista Piranesi, Jean-Baptiste Camille Corot e molti altri, i cui capolavori segneranno i momenti di svolta in cui le arti figurative hanno affrontato e rispecchiato nel corso dei secoli il rapporto dell’uomo con la Natura.

L’intento è quello di dare conto in maniera approfondita e suggestiva delle diverse sfumature con le quali il Creato è stato osservato dalla sensibilità umana e reinterpretato nella visione artistica.

Il percorso si apre con una indagine sulla Natura Madre, la terra generosa, modellata dal lavoro dell’uomo, la cui raffigurazione si muove fin dai più remoti secoli del Medioevo attraverso i cicli dei mesi e le attività a essi collegate.

Un’ampia sezione è dedicata alla rappresentazione del Creato, ossia della Natura intesa come spazio dell’uomo, nella quale si rivela la volontà divina.
Nel passaggio tra il Medioevo e la Modernità, il paesaggio e la veduta si affermano come generi autonomi, grazie all’ideazione e alla successiva teorizzazione del metodo della prospettiva lineare a punto di fuga centrale.

Un approfondimento trasversale si concentrerà sul mondo animale, il quale, grazie a san Francesco, vede per la prima volta riconosciuta la sua dignità di creatura vivente e senziente.

Nella cultura figurativa medievale è proprio grazie agli episodi più celebri della sua vita – la Predica agli uccelli, la Mansuetudine del Lupo di Gubbio – che queste creature smettono di essere attributi iconografici, simboli astratti di vizi o virtù, o mere comparse strumentali alla narrazione, per divenire protagonisti del racconto.

La mostra è a cura di Costantino D’Orazio, Veruska Picchiarelli, Carla Scagliosi.
Regione: Umbria
Luogo: Galleria Nazionale dell’Umbria, corso Pietro Vannucci 19
Telefono: 075/58668436
Orari di apertura: 8,30-19,30. Lunedì chiuso
Costo: 10 euro; ridotto 2 euro
Dove acquistare: www.gallerianazionaledellumbria.it
Sito web: www.gallerianazionaledellumbria.it
Organizzatore: Galleria Nazionale dell’Umbria