Mostra Fondazione Luigi Rovati: il cantiere e il processo - Milano

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 11/08/2022 Aggiornato il 11/08/2022
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Milano
Fondazione Luigi Rovati, istituzione scientifico-culturale nata nel 2016 e intitolata a Luigi Rovati, apre le porte della sua nuova sede, nello storico palazzo di corso Venezia 52 nel cuore di Milano, con il ciclo di “Dialoghi in apertura” tra i protagonisti del nuovo progetto culturale e la mostra “Fondazione Luigi Rovati: il cantiere e il processo”.

Un processo di avvicinamento e apertura graduale verso il pubblico, coerente con il modello di infrastruttura culturale della Fondazione, che va oltre la concezione tradizionale di museo in cui fruire mostre d’arte per dare vita a un luogo di pensiero, sperimentazione e condivisione: uno spazio da vivere come parte integrante del tessuto culturale della città.

L’obiettivo di tutte le attività della Fondazione è innanzi tutto quello di creare valore di impatto e utilità sociale.

La Fondazione sviluppa la propria attività con un modello a rete, composto di relazioni nazionali e internazionali con soggetti singoli, pubblici o privati e adotta un metodo operativo flessibile che le permette di compiere azioni diverse con competenze maturate in ambito artistico-culturale e in ambito scientifico, nel continuum tra arte e scienza tracciato dal professor Luigi Rovati.

Questo metodo è definito da un modello governato da otto codici fondamentali: conoscenza, espansione, inclusione, creazione, spazio, estetica, relazione, utilità sociale.

Nel Padiglione in giardino apre la mostra (a cura del comitato scientifico, composto da Mario Abis, Mario Cucinella e coordinato da Salvatore Settis), che illustra il processo di trasformazione che restituisce un palazzo storico in disuso alla comunità, formando un nuovo polo culturale a forte impatto sociale.

Situato in Corso Venezia, di fronte ai Giardini Indro Montanelli, il palazzo è costituito da un unico edificio composto da sette piani di cui due interrati, per una superficie totale di oltre 3.000 m².
Il progetto architettonico di ampliamento e riqualificazione, a cura di MCA – Mario Cucinella Architects, prende corpo a partire da tre macro-interventi.
Il primo riguarda l’ampliamento del livello interrato e la realizzazione del museo ipogeo che custodisce la collezione etrusca.

Si tratta del vero e proprio fulcro dell’intervento progettuale, elemento architettonico d’eccellenza immaginato in piena connessione con il progetto del palazzo. Rivestito interamente di pietra serena posata orizzontalmente su livelli stratificati, il nuovo spazio si caratterizza per le forme sinusoidali che creano continuità tra gli ambienti.
La seconda fase è rappresentata da un’accurata operazione di conservazione e restauro degli ambienti del piano nobile, spazio museale pensato per esporre opere contemporanee in dialogo con reperti archeologici.

Il terzo intervento progettuale interessa il giardino, uno spazio nascosto dalle mura perimetrali che lo racchiudono su tre lati, un’area verde privata trasformata a uso pubblico. Il processo di riqualificazione, avviato nel 2017, ha generato oltre 500 posti di lavoro.

Dida: Giovanni De Sandre per Fondazione Luigi Rovati.
Regione: Lombardia
Luogo: Fondazione Luigi Rovati, corso Venezia 52
Telefono: 02/38273001
Orari di apertura: 11-20 da mercoledì a domenica
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.fondazioneluigirovati.org
Organizzatore: Fondazione Luigi Rovati
Fondazione Luigi Rovati: il cantiere e il processo