Mostra Fabrizio Prevedello | Mani - Roma
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Roma
z2o Sara Zanin presenta la prima mostra personale in galleria di Fabrizio Prevedello, accompagnata da un testo critico di Antonio Grulli.
La ricerca di Fabrizio Prevedello (Padova, 1972), da tempo rivolta all’investigazione del paesaggio e del rapporto con esso, si sviluppa a partire da una vasta gamma di materiali – marmi di recupero, ardesia, onice ma anche cemento armato, vetro e gesso – spesso prelevati direttamente dal paesaggio, in particolare quello delle Alpi Apuane, dove l'artista ha scelto di risiedere.
L’approccio di Prevedello alla scultura si nutre delle suggestioni di un passato attualizzato attraverso un’intuizione consapevolmente rivolta alla riconfigurazione dello spazio e, con esso, della percezione dei luoghi che attraversiamo.
Per Prevedello, paesaggio e architettura intrecciano un rapporto singolare in cui si affacciano le connotazioni simboliche di una natura da intendersi come Genius Loci. Molte sculture nascono a partire da frammenti raccolti nei luoghi che l'artista attraversa camminando; i frammenti vengono combinati, assemblati o isolati, in strutture realizzate con materiali da costruzione, come cemento armato e ferro, dando vita a combinazioni inaspettate di elementi che abitano lo spazio.
Il dialogo tra materiali industriali ed elementi naturali si realizza così attraverso un equilibrio, costantemente rimodulato da rapporti di forza, che dà vita a una ricerca rivolta allo spazio e allo spettatore.
Il titolo scelto per la mostra, Mani, reindirizza esplicitamente verso un orizzonte in cui l’abbassamento dello sguardo, rivolto alle estremità degli arti, riporta al centro del discorso la presenza umana e, con essa, l’attenzione verso quell’operosità demiurgica che fa di ogni essere vivente il tramite privilegiato per un nuovo approccio dello sguardo.
La ricerca di Fabrizio Prevedello (Padova, 1972), da tempo rivolta all’investigazione del paesaggio e del rapporto con esso, si sviluppa a partire da una vasta gamma di materiali – marmi di recupero, ardesia, onice ma anche cemento armato, vetro e gesso – spesso prelevati direttamente dal paesaggio, in particolare quello delle Alpi Apuane, dove l'artista ha scelto di risiedere.
L’approccio di Prevedello alla scultura si nutre delle suggestioni di un passato attualizzato attraverso un’intuizione consapevolmente rivolta alla riconfigurazione dello spazio e, con esso, della percezione dei luoghi che attraversiamo.
Per Prevedello, paesaggio e architettura intrecciano un rapporto singolare in cui si affacciano le connotazioni simboliche di una natura da intendersi come Genius Loci. Molte sculture nascono a partire da frammenti raccolti nei luoghi che l'artista attraversa camminando; i frammenti vengono combinati, assemblati o isolati, in strutture realizzate con materiali da costruzione, come cemento armato e ferro, dando vita a combinazioni inaspettate di elementi che abitano lo spazio.
Il dialogo tra materiali industriali ed elementi naturali si realizza così attraverso un equilibrio, costantemente rimodulato da rapporti di forza, che dà vita a una ricerca rivolta allo spazio e allo spettatore.
Il titolo scelto per la mostra, Mani, reindirizza esplicitamente verso un orizzonte in cui l’abbassamento dello sguardo, rivolto alle estremità degli arti, riporta al centro del discorso la presenza umana e, con essa, l’attenzione verso quell’operosità demiurgica che fa di ogni essere vivente il tramite privilegiato per un nuovo approccio dello sguardo.
Regione: Lazio
Luogo: z2o Sara Zanin, via della Vetrina 21
Telefono: 06/70452261
Orari di apertura: 13-19. Domenica chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.z2ogalleria.it
Organizzatore: z2o Sara Zanin Gallery