Mostra Entrata in porto, Pietro Capogrosso - Città Sant’Angelo

A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Città Sant’Angelo (Pescara)
Il Museolaboratorio presenta una mostra di Pietro Capogrosso (Trani, 1967) carica di stratificazioni poetiche che trovano l'approdo in quella luce, in quei colori che presagiscono nuovi orizzonti: altri viaggi.
Gli orizzonti dell'artista sono stratificazioni di memoria, di paesaggi guardati e luoghi frequentati fino allo stordimento, lo stordimento che può avere un bambino che gioca sulla piazza di una cattedrale che guarda il mare e quella luce a volte accecante porta altri suoni dalle terre a est dove nascono le cose, le storie che hanno bisogno di luce.
Una luce che porta, con la nebbia del mare, un pulviscolo intriso di salsedine capace di corrodere e consumare e, in ogni caso, di dare tempra ai racconti sussurrati dal vento che si adagiano sui luoghi conosciuti prendendo forme dove per gli elefanti di Annibale è possibile indugiare all'orizzonte.
La mostra è un invito a guardare e a trovare la nostra Itaca, non solo per approdi di domestiche dimore, ma anche per dolci naufragi o brutti spiaggiamenti.
La struttura e la pittura di questi orizzonti sono come mattoni, pietre che vanno a costruire una grande cattedrale dove le visioni dell’artista, oltre a formarne la struttura trovano dimora e danno ospitalità, come tutte le creature che guardano il mare sono capaci di dare.
La mostra è a cura di Enzo De Leonibus.
Gli orizzonti dell'artista sono stratificazioni di memoria, di paesaggi guardati e luoghi frequentati fino allo stordimento, lo stordimento che può avere un bambino che gioca sulla piazza di una cattedrale che guarda il mare e quella luce a volte accecante porta altri suoni dalle terre a est dove nascono le cose, le storie che hanno bisogno di luce.
Una luce che porta, con la nebbia del mare, un pulviscolo intriso di salsedine capace di corrodere e consumare e, in ogni caso, di dare tempra ai racconti sussurrati dal vento che si adagiano sui luoghi conosciuti prendendo forme dove per gli elefanti di Annibale è possibile indugiare all'orizzonte.
La mostra è un invito a guardare e a trovare la nostra Itaca, non solo per approdi di domestiche dimore, ma anche per dolci naufragi o brutti spiaggiamenti.
La struttura e la pittura di questi orizzonti sono come mattoni, pietre che vanno a costruire una grande cattedrale dove le visioni dell’artista, oltre a formarne la struttura trovano dimora e danno ospitalità, come tutte le creature che guardano il mare sono capaci di dare.
La mostra è a cura di Enzo De Leonibus.
Regione: Abruzzo
Luogo: Museolaboratorio d'Arte Contemporanea, vico Lupinato 1
Telefono: 085/960555; 333/1049439
Orari di apertura: 17-20 da giovedì a sabato; 11-14 domenica solo su appuntamento
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: www.museolaboratorio.org/
Organizzatore: Museolaboratorio d'Arte Contemporanea