Mostra Elena Franco – Hospitalia. O sul significato della cura - Siena

A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Siena
Il progetto fotografico parte dalle architetture degli antichi ospedali europei per aprirsi al territorio, attraverso le donazioni che, nel corso dei secoli, i benefattori hanno devoluto per la cura di questi centri dell’accoglienza.
La mostra presenta un progetto avviato da diversi anni e documenta edifici ospedalieri storici in un itinerario che, da Siena, attraversa Venezia, Cremona, Milano, Alessandria, Vercelli, Torino, Arles, Bourg-en-Bresse, Lione, Parigi, fino a Lessines in Belgio.
Gli scatti non seguono un itinerario geografico, ma sono inseriti in raggruppamenti tematici, che suggeriscono una stimolante chiave di lettura: monumentalità-bellezza, liturgia-rito, limite-legame, memoria-archivio, comunità-solidarietà, autarchia-sostenibilità, paesaggio-ambiente, riuso-trasformazione, e da essi emergono affinità e somiglianze anche in luoghi tra loro remoti.
Si tratta di un’indagine, infatti, che interroga gli edifici e gli archivi per scoprire le storie degli uomini e delle comunità che hanno costruito e gestito tali importanti monumenti sociali. Ma è anche testimonianza del viaggio che Elena Franco (Torino, 1973), architetto e fotografa, ha compiuto negli ultimi sette anni per dare un senso alla malattia e alla morte proprio in quei luoghi che sono testimoni della fragilità ma, al contempo, del senso più profondo delle nostre esistenze.
E’ un approfondimento che intende incoraggiare la riflessione sul riuso e la messa in rete di queste strutture, in Italia e all’estero, avendo già ottenuto quale risultato che, in alcuni fra i siti fotografati, si siano realizzati specifici progetti di valorizzazione.
La ricerca si è tradotta in un progetto speciale de “Il Giornale dell’Architettura” e in un libro, Hospitalia. O sul significato della cura (ARTEMA 2017), a cura di Tiziana Bonomo e con prefazione del giornalista Domenico Quirico, oltre che in alcuni approfondimenti locali, come nel caso del volume "La rinascita dell'ex ospedale di Sant'Andrea a Vercelli" (Silvana Editoriale, 2016).
Il risultato si presenta come un “glossario visivo” che restituisce alla memoria collettiva un patrimonio architettonico, artistico, medico e sociale, in modo da suggerire nuove interpretazioni per la storia comunitaria e individuale, ponendo l’accento sui meccanismi di solidarietà che sono stati per secoli alla base dell’accoglienza dei malati e dei poveri in Europa.
La mostra presenta un progetto avviato da diversi anni e documenta edifici ospedalieri storici in un itinerario che, da Siena, attraversa Venezia, Cremona, Milano, Alessandria, Vercelli, Torino, Arles, Bourg-en-Bresse, Lione, Parigi, fino a Lessines in Belgio.
Gli scatti non seguono un itinerario geografico, ma sono inseriti in raggruppamenti tematici, che suggeriscono una stimolante chiave di lettura: monumentalità-bellezza, liturgia-rito, limite-legame, memoria-archivio, comunità-solidarietà, autarchia-sostenibilità, paesaggio-ambiente, riuso-trasformazione, e da essi emergono affinità e somiglianze anche in luoghi tra loro remoti.
Si tratta di un’indagine, infatti, che interroga gli edifici e gli archivi per scoprire le storie degli uomini e delle comunità che hanno costruito e gestito tali importanti monumenti sociali. Ma è anche testimonianza del viaggio che Elena Franco (Torino, 1973), architetto e fotografa, ha compiuto negli ultimi sette anni per dare un senso alla malattia e alla morte proprio in quei luoghi che sono testimoni della fragilità ma, al contempo, del senso più profondo delle nostre esistenze.
E’ un approfondimento che intende incoraggiare la riflessione sul riuso e la messa in rete di queste strutture, in Italia e all’estero, avendo già ottenuto quale risultato che, in alcuni fra i siti fotografati, si siano realizzati specifici progetti di valorizzazione.
La ricerca si è tradotta in un progetto speciale de “Il Giornale dell’Architettura” e in un libro, Hospitalia. O sul significato della cura (ARTEMA 2017), a cura di Tiziana Bonomo e con prefazione del giornalista Domenico Quirico, oltre che in alcuni approfondimenti locali, come nel caso del volume "La rinascita dell'ex ospedale di Sant'Andrea a Vercelli" (Silvana Editoriale, 2016).
Il risultato si presenta come un “glossario visivo” che restituisce alla memoria collettiva un patrimonio architettonico, artistico, medico e sociale, in modo da suggerire nuove interpretazioni per la storia comunitaria e individuale, ponendo l’accento sui meccanismi di solidarietà che sono stati per secoli alla base dell’accoglienza dei malati e dei poveri in Europa.
Regione: Toscana
Luogo: Santa Maria della Scala, piazza del Duomo 1
Telefono: 0577/534571
Orari di apertura: 10-19; giovedì 10-22
Costo: 9 euro; ridotto 8 euro
Dove acquistare: www.santamariadellascala.com/it
Sito web: www.santamariadellascala.com/it
Organizzatore: Santa Maria della Scala