Mostra Dove non sono mai stato, là sono - Milano

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 04/05/2025 Aggiornato il 04/05/2025
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Milano
Fondazione Elpis presenta la mostra che Fondazione dedica ai primi cinque anni di vita di Una Boccata d’Arte, il progetto artistico diffuso nato nel 2020 da un’idea di Marina Nissim come risposta al silenzio imposto dalla pandemia.

La mostra, allestita negli spazi di Fondazione Elpis a Milano, si propone come racconto corale e stratificato di un’esperienza che ha coinvolto cento artisti e cento borghi italiani, uno per ciascuna delle venti regioni italiane, per cinque anni consecutivi.

Come si racchiude in un unico spazio qualcosa che accade simultaneamente in venti luoghi diversi, ogni anno, dal Nord al Sud, dall’entroterra alpino alle isole mediterranee? "Dove non sono mai stato, là sono" non cerca di restituire un quadro esaustivo, ma propone un montaggio sensibile e trasversale di materiali e opere, un percorso che si sviluppa per accumulo e per affioramento, come un lavoro di scavo archeologico.

La mostra si apre già all’esterno della Fondazione, dove sono installate alcune opere nate nei borghi e successivamente trasposte a Milano.
Tra queste: il grande Abracadabra di GRJB, visibile sulla facciata, proveniente da Pietragalla (Basilicata); una statua in cemento della serie Phone User di Judith Hopf; le torri-sogno di Matteo Nasini da Soverato Vecchia (Calabria) e un fregio in ferro di Binta Diaw, nato da una tappa piemontese del progetto; la scultura di Lucia Cantò, realizzata a Malamocco nella laguna veneziana.

All’interno, gli spazi della Fondazione sono stati ripensati in relazione ai contenuti della mostra.

Al piano terra, una selezione di disegni, bozzetti e opere su carta offre una lettura intima e processuale del progetto: dal bozzetto di Gaia Di Lorenzo, che ritrae il portale del Palazzo Ducale di Pietramontecorvino (Puglia), fino ai “disegni performativi” di Antonio Della Guardia, pensati come istruzioni per azioni poetiche in montagna, o ai grandi tondi pittorici su carta di Alice Visentin, che evocano presenze sospese legate al borgo di Avise (Valle d’Aosta).

In questa sezione si aggiungono due nuove produzioni site-specific: il disegno cartografico di Simone Carraro, pensato come una mappa allegorica del progetto Una Boccata d’Arte e l’installazione site-specific di Mattia Pajè che attiva il vano scale con un grande disegno murale e tre opere su carta, che proseguono il racconto di Pila Thinkerwiller, realizzato nel borgo umbro di Toscolano.

Al piano interrato, il cuore documentale della mostra: un ambiente immersivo che propone una selezione di video, suoni, edizioni, materiali d’archivio prodotti nei cinque anni del progetto.

Il primo piano è interamente dedicato a un’installazione del collettivo Atelier Tatanka, atelier di arti visive, di progettazione grafica e di stampa risograph con base a Bologna, che ha lavorato sull’enorme archivio fotografico di Una Boccata d’Arte (oltre 3.000 immagini), reinterpretandolo e dando forma a una mappa visiva del progetto: un atlante in cui le fotografie selezionate evidenziano installazioni, opere e oggetti generati nei cento borghi.

Didascalia della foto sotto:
Simone Bacco, Maratona, Spinazzola (BT), Puglia. Una Boccata d'Arte 2022, foto Christian Mantuano.
Regione: Lombardia
Luogo: Fondazione Elpis, via Lamarmora 26
Telefono: 02/89745372
Orari di apertura: 12-19 da giovedì a domenica
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: ingresso libero
Sito web: www.fondazioneelpis.org
Organizzatore: Fondazione Elpis
Milano, Dove non sono mai stato