Mostra Displaced. Richard Mosse - Bologna
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Bologna
La Fondazione MAST ospita la prima mostra antologica del fotografo irlandese Richard Mosse, con una selezione dei suoi lavori, una esplorazione tra la fotografia documentaria e l’arte contemporanea su Migrazione, Conflitto e Cambiamento climatico, che intende mostrare quel confine in cui si scontrano i cambiamenti sociali, economici e politici.
In esposizione 77 fotografie di grande formato inclusi i lavori più recenti della serie Tristes Tropiques (2020), realizzati nell’Amazzonia brasiliana. Oltre a queste straordinarie immagini, la mostra propone anche due monumentali videoinstallazioni immersive, The Enclave (2013) e Incoming (2017), un grande video wall a 16 canali Grid (Moria) (2017) e il video Quick (2010).
Dai primi lavori scattati in Bosnia, Kosovo, nella Striscia di Gaza, lungo la frontiera tra Messico e Stati Uniti caratterizzati dall’assenza quasi totale di figure umane, che documentano le zone di guerra dopo gli eventi, si passa alla serie Infra ambientata in Congo utilizzando Kodak Aerochrome, una pellicola da ricognizione militare sensibile ai raggi infrarossi, messa a punto per localizzare i soggetti mimetizzati.
La pellicola registra la clorofilla presente nella vegetazione e “ rende visibile l'invisibile", con il risultato che la lussureggiante foresta pluviale congolese viene trasfigurata in uno splendido paesaggio surreale dai toni del rosa e del rosso.
Sono fotografati paesaggi maestosi, scene con ribelli, civili e militari, le capanne in cui la popolazione, sempre in fuga, trova momentaneo riparo da un perenne conflitto combattuto con machete e fucili.
Con l’imponente videoinstallazione in sei parti The Enclave, progetto gemello di Infra, Mosse svela il contrasto tra la magnifica natura della foresta della Repubblica Democratica del Congo e la violenza dei soldati dell’esercito e dei ribelli.
La mostra è curata da Urs Stahel.
Didascalia:
© Richard Mosse, Hombo, Walikale, eastern Democratic Republic of Congo, 2012 * Courtesy of the artist and Jack Shainman Gallery, New York
In esposizione 77 fotografie di grande formato inclusi i lavori più recenti della serie Tristes Tropiques (2020), realizzati nell’Amazzonia brasiliana. Oltre a queste straordinarie immagini, la mostra propone anche due monumentali videoinstallazioni immersive, The Enclave (2013) e Incoming (2017), un grande video wall a 16 canali Grid (Moria) (2017) e il video Quick (2010).
Dai primi lavori scattati in Bosnia, Kosovo, nella Striscia di Gaza, lungo la frontiera tra Messico e Stati Uniti caratterizzati dall’assenza quasi totale di figure umane, che documentano le zone di guerra dopo gli eventi, si passa alla serie Infra ambientata in Congo utilizzando Kodak Aerochrome, una pellicola da ricognizione militare sensibile ai raggi infrarossi, messa a punto per localizzare i soggetti mimetizzati.
La pellicola registra la clorofilla presente nella vegetazione e “ rende visibile l'invisibile", con il risultato che la lussureggiante foresta pluviale congolese viene trasfigurata in uno splendido paesaggio surreale dai toni del rosa e del rosso.
Sono fotografati paesaggi maestosi, scene con ribelli, civili e militari, le capanne in cui la popolazione, sempre in fuga, trova momentaneo riparo da un perenne conflitto combattuto con machete e fucili.
Con l’imponente videoinstallazione in sei parti The Enclave, progetto gemello di Infra, Mosse svela il contrasto tra la magnifica natura della foresta della Repubblica Democratica del Congo e la violenza dei soldati dell’esercito e dei ribelli.
La mostra è curata da Urs Stahel.
Didascalia:
© Richard Mosse, Hombo, Walikale, eastern Democratic Republic of Congo, 2012 * Courtesy of the artist and Jack Shainman Gallery, New York
Regione: Emilia Romagna
Luogo: Fondazione MAST, via Speranza 42
Telefono: 051/6474345
Orari di apertura: 10-20. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero su prenotazione
Dove acquistare: 0 - ingresso libero su prenotazione
Sito web: www.mast.org
Organizzatore: Fondazione MAST