Mostra “Diorama” Martina Cioffi - Lodi

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 24/06/2023 Aggiornato il 24/06/2023
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
Lodi
Platea | Palazzo Galeano presenta la personale di Martina Cioffi (Como, 1991) a cura di Benedetta Monti e Niccolò Giacomazzi, secondo episodio del palinsesto espositivo dedicato agli artisti emergenti under 35, quest’anno selezionati da Rä di Martino.

“Diorama” è un’installazione site-specific, appositamente concepita da Martina Cioffi per gli spazi di Platea e il suo pubblico. L’opera si compone come un paesaggio sabbioso, arido, composto da piccoli cristalli di roccia, abitato da oggetti zoomorfi e fitomorfi dalle forme scintillanti.

Il riferimento diretto per la costruzione di “Diorama” è il leggendario lago o mare Gerundo, un antico specchio d’acqua stagnante, collocato in Lombardia tra i territori dei fiumi Adda e Serio, in un’area che oggi risulta infertile e per la maggior parte ghiaiosa.

Tra storia e mito, la narrazione popolare racconta che le acque del lago Gerundo lambissero l’insula Fulchera su cui sorge Crema, bagnassero la città di Lodi e che le sue profondità fossero abitate da un drago marino, di cui si conserva memoria nella tradizione medievale lombarda.

La scomparsa del lago è attribuibile al lavoro di bonifica realizzato negli anni dai monaci benedettini e cistercensi ed è proprio su queste basi che l’artista ha condotto delle ricerche per ripercorrere le tappe fondamentali della vicenda idrogeologica che ha interessato il territorio lodigiano, che arriva sino a oggi con la massiccia attività di estrazione e stoccaggio del gas che grava sul suolo locale.

La mostra si propone dunque come un panorama ispirato a un passato fantastico che evoca tuttavia un futuro distopico, in cui il terreno ha perso completamente i suoi nutrienti, trasformandosi in una distesa senza fine di polveri sottili difficili da distinguere ed evitare che si ripropongono uguali a sé stesse passo dopo passo.

I nuovi protagonisti di questa narrazione appaiono come esseri in cui animato e inanimato si confondono, ibridi composti di legno e metallo dove non si scorge più alcun segno di umanità, se non nei residui inglobati in nuove forme prima sconosciute.

Regione: Lombardia
Luogo: Platea. Palazzo Galeano, corso Umberto I 50
Telefono: 0371/432726
Orari di apertura: 24 ore su 24
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: https://www.platea.gallery
Organizzatore: Associazione Platea - Palazzo Galeano