Mostra Dinosauri in carne e ossa – Val Fiorentina – Dolomiti ‘Le Origini’ - Selva di Cadore
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Selva di Cadore (Belluno)
Il Museo Vittorino Cazzetta quest’estate offre l’eccezionale occasione di incontrare le specie che oltre 200 miliardi di anni fa abitavano le Dolomiti (che erano una barriera corallina), ricostruite con rigore scientifico a grandezza naturale.
L’esposizione richiama l’attenzione su Selva di Cadore come luogo di memoria preistorica, grazie alle numerose iniziative di approfondimento: tra queste le escursioni per scoprire le Orme dei Dinosauri sul Monte Pelmetto e la sepoltura di Valmo, l’uomo mesolitico di Mondeval.
La mostra assicura l’incontro ravvicinato con i giganteschi rettili che 230 milioni di anni fa dominavano il Monte Pelmo e la Val Fiorentina.
Si tratta di una ventina di modelli di dinosauri e animali preistorici riprodotti a grandezza naturale e con l’aspetto che dovevano avere in vita, ricostruiti in base agli studi scientifici di un team interamente italiano con la consulenza di paleontologi professionisti.
Il format, unico nel suo genere, ha l'obiettivo di coinvolgere il pubblico (ragazzi e adulti) trasformando la visita in una vera e propria esperienza nel vasto mondo della paleontologia e in particolare della paleontologia nazionale.
La mostra rappresenta un’occasione unica per fare un tuffo nel remoto passato del nostro pianeta, andando per l’appunto “alle origini”, quando il paesaggio dolomitico doveva essere assai simile a quello delle odierne isole Bahamas, dove bracci di mare si protendevano nell’entroterra, lasciando, con la bassa marea, pozze d’acqua poco profonde, e le pendici delle attuali montagne erano solcate dai pesanti passi dei rettili preistorici. Le loro impronte sono oggi ancora visibili sul Monte Pelmetto (il calco è conservato al Museo Vittorino Cazzetta).
L’esposizione è organizzata in due sezioni, una interna al museo e una all’aperto.
Nella sezione interna, si possono incontrare dodici dinosauri italiani tra cui Tito, il sauropode titanosauro proveniente da Roma, il dinosauro lombardo Saltriovenator, e Ciro, il cucciolo di carnivoro famoso in tutto il mondo rinvenuto in provincia di Benevento.
La sezione all’aperto, invece, realizzata nella frazione di Santa Fosca e ad accesso libero, è dedicata ai dinosauri testimoni della grande estinzione che ha segnato la fine dell’Era Mesozoica e permette di far cenno anche alle altre estinzioni di massa, non ultima quella che si sta verificando per mano dell’uomo attualmente.
Tra gli esemplari esposti compaiono anche l’enorme predatore Tyrannosaurus, l’erbivoro con le corna Triceratops e il dinosauro piumato Anzu, imparentato con gli uccelli contemporanei a ricordarci che, nonostante l’estinzione di molte specie, alcuni dinosauri sono ancora tra noi.
Tra le iniziative che accompagneranno l’esposizione, in programma nel corso dell’estate ci sono l’escursione guidata al masso sul Monte Pelmetto dove Vittorino Cazzetta scoprì le Orme dei Dinosauri, allora il primo ritrovamento con queste caratteristiche a livello italiano, e quella all’altopiano di Mondeval de Sora, dove un tempo viveva e cacciava Valmo, l’uomo di Mondeval, e dove oggi si può visitare il masso sotto cui è stata ritrovata la sepoltura dell’uomo mesolitico risalente a oltre 7 mila anni fa e godere della natura incontaminata delle Dolomiti più autentiche.
Ancora, si può prendere parte alla visita serale al percorso esterno della mostra e alla passeggiata alla scoperta della Val Fiorentina (adatta a bambini e famiglie), andare “Al museo con l'esperto” con la possibilità di essere guidati da un professionista e partecipare alle attività laboratoriali legate ai dinosauri e alla geologia della Val Fiorentina.
L’esposizione richiama l’attenzione su Selva di Cadore come luogo di memoria preistorica, grazie alle numerose iniziative di approfondimento: tra queste le escursioni per scoprire le Orme dei Dinosauri sul Monte Pelmetto e la sepoltura di Valmo, l’uomo mesolitico di Mondeval.
La mostra assicura l’incontro ravvicinato con i giganteschi rettili che 230 milioni di anni fa dominavano il Monte Pelmo e la Val Fiorentina.
Si tratta di una ventina di modelli di dinosauri e animali preistorici riprodotti a grandezza naturale e con l’aspetto che dovevano avere in vita, ricostruiti in base agli studi scientifici di un team interamente italiano con la consulenza di paleontologi professionisti.
Il format, unico nel suo genere, ha l'obiettivo di coinvolgere il pubblico (ragazzi e adulti) trasformando la visita in una vera e propria esperienza nel vasto mondo della paleontologia e in particolare della paleontologia nazionale.
La mostra rappresenta un’occasione unica per fare un tuffo nel remoto passato del nostro pianeta, andando per l’appunto “alle origini”, quando il paesaggio dolomitico doveva essere assai simile a quello delle odierne isole Bahamas, dove bracci di mare si protendevano nell’entroterra, lasciando, con la bassa marea, pozze d’acqua poco profonde, e le pendici delle attuali montagne erano solcate dai pesanti passi dei rettili preistorici. Le loro impronte sono oggi ancora visibili sul Monte Pelmetto (il calco è conservato al Museo Vittorino Cazzetta).
L’esposizione è organizzata in due sezioni, una interna al museo e una all’aperto.
Nella sezione interna, si possono incontrare dodici dinosauri italiani tra cui Tito, il sauropode titanosauro proveniente da Roma, il dinosauro lombardo Saltriovenator, e Ciro, il cucciolo di carnivoro famoso in tutto il mondo rinvenuto in provincia di Benevento.
La sezione all’aperto, invece, realizzata nella frazione di Santa Fosca e ad accesso libero, è dedicata ai dinosauri testimoni della grande estinzione che ha segnato la fine dell’Era Mesozoica e permette di far cenno anche alle altre estinzioni di massa, non ultima quella che si sta verificando per mano dell’uomo attualmente.
Tra gli esemplari esposti compaiono anche l’enorme predatore Tyrannosaurus, l’erbivoro con le corna Triceratops e il dinosauro piumato Anzu, imparentato con gli uccelli contemporanei a ricordarci che, nonostante l’estinzione di molte specie, alcuni dinosauri sono ancora tra noi.
Tra le iniziative che accompagneranno l’esposizione, in programma nel corso dell’estate ci sono l’escursione guidata al masso sul Monte Pelmetto dove Vittorino Cazzetta scoprì le Orme dei Dinosauri, allora il primo ritrovamento con queste caratteristiche a livello italiano, e quella all’altopiano di Mondeval de Sora, dove un tempo viveva e cacciava Valmo, l’uomo di Mondeval, e dove oggi si può visitare il masso sotto cui è stata ritrovata la sepoltura dell’uomo mesolitico risalente a oltre 7 mila anni fa e godere della natura incontaminata delle Dolomiti più autentiche.
Ancora, si può prendere parte alla visita serale al percorso esterno della mostra e alla passeggiata alla scoperta della Val Fiorentina (adatta a bambini e famiglie), andare “Al museo con l'esperto” con la possibilità di essere guidati da un professionista e partecipare alle attività laboratoriali legate ai dinosauri e alla geologia della Val Fiorentina.
Regione: Veneto
Luogo: Museo Vittorino Cazzetta, via IV Novembre 51
Telefono: 0437/521068
Orari di apertura: 10-13; 15-19 tutti i giorni
Costo: 10 euro; ridotto 7 euro
Dove acquistare: www.museoselvadicadore.it/
Sito web: http://www.museoselvadicadore.it/
Organizzatore: Comune di Selva di Cadore in collaborazione con Trame di Storia Impresa Sociale (soggetto gestore del Museo Civico Vittorino Cazzetta) e Pro loco Val Fiorentina