Mostra Dialogo 02. Vincenzo Agnetti e Luca Pozzi - Milano
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Milano
In occasione della settimana dell’arte a Milano e della fiera Miart, l’Archivio Agnetti inaugura una nuova mostra, che mette in dialogo le opere di Vincenzo Agnetti con quelle del giovane artista Luca Pozzi (Milano, 1983).
Questa esposizione, ideata come site specific, si apre a nuovi territori e contaminazioni diventando l’occasione per assistere all’incontro tra due sculture generative, la “Macchina drogata” del 1967 di Agnetti e “Arkanian Shenron” realizzata da Pozzi nel 2020.
Da una lato, la calcolatrice Olivetti Divisumma 14 manipolata personalmente da Vincenzo Agnetti in modo che eseguendo normali operazioni matematiche vengano prodotti dei testi; dall’altro una scultura in bronzo di Pozzi equipaggiata di un rivelatore di particelle, realizzato in collaborazione con l’Istituto Nazionale di fisica nucleare, e di un’intelligenza artificiale capace di tradurre il passaggio dei muoni provenienti dallo spazio in messaggi dal sapore divinatorio e di condividerli in real-time su Twitter.
Il progetto prevede inoltre una cometa digitale ricostruita da Pozzi a partire dalle stratigrafie originali dell’European Spacial Agency su cui sono stati collocati alcuni “Assiomi” di Agnetti e un dialogo tra la performance “Lezione di design” degli anni 70 e operazioni virtuali della contemporaneità artistica.
Una mostra intergenerazionale su due ricerche accomunate dall’ossessione per il linguaggio e per i processi probabilistici che tendono alla perfezione, ma che sono soggetti all’irresistibile imprevedibilità della fluttuazione e della caduta.
Questa esposizione, ideata come site specific, si apre a nuovi territori e contaminazioni diventando l’occasione per assistere all’incontro tra due sculture generative, la “Macchina drogata” del 1967 di Agnetti e “Arkanian Shenron” realizzata da Pozzi nel 2020.
Da una lato, la calcolatrice Olivetti Divisumma 14 manipolata personalmente da Vincenzo Agnetti in modo che eseguendo normali operazioni matematiche vengano prodotti dei testi; dall’altro una scultura in bronzo di Pozzi equipaggiata di un rivelatore di particelle, realizzato in collaborazione con l’Istituto Nazionale di fisica nucleare, e di un’intelligenza artificiale capace di tradurre il passaggio dei muoni provenienti dallo spazio in messaggi dal sapore divinatorio e di condividerli in real-time su Twitter.
Il progetto prevede inoltre una cometa digitale ricostruita da Pozzi a partire dalle stratigrafie originali dell’European Spacial Agency su cui sono stati collocati alcuni “Assiomi” di Agnetti e un dialogo tra la performance “Lezione di design” degli anni 70 e operazioni virtuali della contemporaneità artistica.
Una mostra intergenerazionale su due ricerche accomunate dall’ossessione per il linguaggio e per i processi probabilistici che tendono alla perfezione, ma che sono soggetti all’irresistibile imprevedibilità della fluttuazione e della caduta.
Regione: Lombardia
Luogo: Archivio Vincenzo Agnetti, via Machiavelli 30
Telefono: 328/8840143
Orari di apertura: 18-22. Domenica chiuso
Costo: Ingresso libero con prenotazione, telefonando al numero 328 8840143
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.vincenzoagnetti.com
Organizzatore: Archivio Vincenzo Agnetti