Mostra Depositi esposti. Prime opere dalla Collezione Stramezzi - Crema

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 01/05/2023 Aggiornato il 01/05/2023
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
Crema (Cremona)
Presso la Pinacoteca del Museo Civico di Crema e del Cremasco inaugura la seconda edizione di Depositi esposti, rassegna con la quale anche il Museo di Crema intende ciclicamente dare visibilità a parte delle raccolte celate nei propri depositi.
Il tema di quest’anno è Prime opere dalla collezione Stramezzi, in quanto si è deciso di ritornare a parlare della figura di Paolo Stramezzi (Moscazzano, 1884 - Cannes, 1968) e della sua leggendaria raccolta d’arte.

Delle trentasei opere, pervenute in Museo nel 1963 e regalate nel 1966, oggi solo diciassette, per mere ragioni di spazio e di coerenza espositiva, fanno parte del percorso permanente, mentre circa la metà della donazione è invece ordinariamente ricoverata nei depositi.

Proprio con questa mostra si vuole dare al visitatore l’opportunità di ammirare riunita in Pinacoteca la serie completa dei dipinti giunti grazie alla munificenza di un privato cittadino e di un grande collezionista d’arte.

Inaugura l’esposizione, che segue un ordine prettamente cronologico, Madonna in trono con il Bambino di Tomaso Pombioli, un dipinto appartenente alla prima produzione dell’artista (1600 - 1620 circa) e che alla Perletta – la villa suburbana nel quartiere di San Bartolomeo ai Morti eletta da Paolo Stramezzi a residenza privata – sappiamo essere stato collocato nella cappella.

Seguono a questo ben quindici lavori, tutti di Eugenio Giuseppe Conti, con in testa due bellissimi ritratti di donna risalenti al XIX secolo: Ritratto di Zita Francioli, datato tra il 1880 e il 1885 e acquistato nel 1938 per mezzo del restauratore Alfredo Laini; Ritratto di giovane donna, risalente molto probabilmente agli stessi anni e comprato da Paolo Stramezzi nel 1937 dalla figlia del pittore, Clorinda.

Estremamente interessante di Conti è poi un nucleo di dieci bozzetti realizzati come studi preparatori per dipinti o cicli decorativi più ampi.

La rassegna si conclude con l’Isola Comacina di Carlo Martini, una veduta del lago di Como realizzata attorno al 1937 e acquistata da Paolo Stramezzi nel 1942 a Milano alla mostra personale del pittore presso il Palazzo della Permanente.
In totale le opere tolte dai depositi ed esposte sono dunque diciassette.

A esse si aggiunge, come detto proveniente dalla collezione Allocchio di Crema, il bellissimo dipinto Fuori di pericolo di Eugenio Giuseppe Conti, collocato in mostra accanto all’omonimo bozzetto per consentire un suggestivo raffronto. Le altre opere afferenti al deposito del 1963 e donazione del 1966, sempre esposte, sono riconoscibili nell’allestimento permanente grazie alla scritta ‘Collezione Stramezzi’ posta di fronte a esse sul pavimento.

La mostra è curata dal conservatore, Alessandro Barbieri, e da Elisabetta Macalli e Francesco Pavesi, giovani studiosi che hanno deciso di dedicare il proprio Servizio Civile ai beni culturali.
Regione: Lombardia
Luogo: Museo Civico di Crema e del Cremasco, Pinacoteca, piazzetta Winifred Terni de’ Gregorj 5
Telefono: 0373/257161; 0373/256414
Orari di apertura: 14,30-17,30 martedì; 10-12; 14,30-17,30 da mercoledì a venerdì; sabato, domenica e festivi 10-12; 14,30-18,30. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.culturacrema.it
Organizzatore: Pinacoteca del Museo Civico di Crema e del Cremasco
Depositi esposti. Prime opere dalla Collezione Stramezzi