Mostra Danh Vo, Isamu Noguchi, Park Seo-Bo - Venezia

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 21/04/2022 Aggiornato il 21/04/2022
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Venezia
Fondazione Querini Stampalia, in collaborazione con White Cube ha invitato l’artista danese-vietnamita Danh Vo a curare insieme a Chiara Bertola, responsabile del programma d’arte contemporanea dell’istituzione, un progetto espositivo in occasione della Biennale di Venezia di quest’anno.

Le sue opere, insieme a quelle dello scultore statunitense di origini giapponesi Isamu Noguchi e del pittore coreano Park Seo-Bo, instaurano un complesso dialogo tra di loro all’interno degli spazi di questo straordinario edificio.

La storia della Fondazione Querini Stampalia è anche quella della nobile famiglia veneziana, i Querini, che vissero in questo palazzo per generazioni, accumulando una vasta raccolta di oggetti, libri e opere d’arte. Questa collezione è messa a disposizione di tutti con la nascita della Fondazione nel 1869.
Il complesso impianto architettonico spalanca continue finestre sul tempo. Ogni piano segnala una nuova epoca nella quale si sono iscritti, sovrapposti o cancellati i diversi momenti della storia della famiglia e dell’istituzione.
Lo spazio, audace e umile a un tempo, è un’esperienza labirintica che mostra gli esuberi, gli eccessi, le sovrapposizioni, con gesti minimali o grandiosi, delle generazioni che vi si sono susseguite.

In quanto artista Danh Vo è capace di far germinare nuova vita dalla nebbia della memoria e dal peso della storia. Il suo lavoro con gli oggetti e con gli spazi architettonici rivela una sensibilità verso il tempo in quanto elemento connesso con ognuno di noi.
Vo riutilizza costantemente il proprio lavoro, immettendo i progetti passati in nuovi ambienti e significati e alterando la percezione del visitatore. L’arte di Vo, assieme alla storia, si inscrive all’interno di spazi e culture distinte, realizzando una difficile danza con la bellezza e il potere.

Negli spazi della Fondazione Querini Stampalia, Vo introduce un’ampia selezione di lampade di carta ‘Akari’ dell’artista Isamu Noguchi, che illuminano gli oggetti e le decorazioni tutt’intorno e diventano esse stesse il centro della percezione. Il lavoro di Noguchi comporta un tipo di scultura sociale che può essere applicata universalmente, fondata sull’idea della natura come elemento di fondamentale importanza per la condizione umana.

Le sue lampade ‘Akari’ [dal giapponese, “luce”], concepite nel 1951 nel corso di un viaggio a Hiroshima, richiamano le lanterne chochin giapponesi e sono influenzate dall’estetica del design americano. La loro struttura in carta, ricavata dall’albero di gelso, si presta alla creazione di una moltitudine di forme differenti ed è un esempio lampante della capacità di Noguchi di connettere tradizione e modernità.

Park Seo-Bo è ampiamente riconosciuto come iniziatore del movimento artistico coreano Dansaekhwa. Minimalista e monocromatico, questo influente movimento del dopoguerra si allinea al Modernismo occidentale nella rinuncia al pittorico.
Piuttosto che tentare una rottura e un ripudio del passato, tuttavia, Dansaekhwa ha cercato una connessione con la storia attraverso pratiche culturali come la calligrafia e l'uso della carta Hanji e attraverso tradizioni spirituali tra cui il taoismo, il confucianesimo e il buddismo.

La pratica meditativa di Park raggiunge il minimalismo non attraverso la riduzione, ma attraverso la stratificazione e l'accrescimento, tramite azioni ripetute e sostenute. Il raffinato vocabolario materico e gli idiomi calligrafici di Park sono in sintonia sia con le lampade di carta ‘Akari’ di Noguchi che con la calligrafia di Phung Vo.

Regione: Veneto
Luogo: Fondazione Querini Stampalia, Santa Maria Formosa Castello 5252
Telefono: 041/2711411
Orari di apertura: 10-18. Lunedì chiuso
Costo: 14 euro; ridotto 10 euro
Dove acquistare: www.querinistampalia.org
Sito web: www.querinistampalia.org
Organizzatore: Fondazione Querini Stampalia, in collaborazione con White Cube
Danh Vo, Isamu Noguchi, Park Seo-Bo