Mostra Cristino de Vera. Eremita della pittura - Roma

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 24/01/2024 Aggiornato il 24/01/2024
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
Roma
Per la prima volta in Italia una mostra personale dedicata a Cristino de Vera (Santa Cruz de Tenerife, 1931), uno dei grandi pittori spagnoli della seconda metà del Novecento.

L'esposizione presenta una trentina di opere tra oli su tela e disegni provenienti dalle rispettive collezioni della Fondazione CajaCanarias e della Fondazione Cristino de Vera, nonché da quella del Governo delle Isole Canarie.
Un’occasione veramente unica per ammirare l’opera di questo “pittore solitario e amico della contemplazione, della meditazione e del silenzio” (J.M. Bonet) nelle cui nature morte, paesaggi, ritratti, riecheggiano rimandi a Morandi e a Zurbarán.

I due quadri più antichi presenti in mostra sono datati 1957.
Pittore della luce e del silenzio, dei “piangenti”, del paesaggio di Castiglia - le sue città, i suoi umili cimiteri circondati da cipressi -, della sua isola natale, il cuore pulsante dell’opera di Cristino de Vera, egli è anche un ritrattista affermato come si può notare dall’effigie che rappresenta il suo collega e amico Antonio Quirós; lo testimoniano le sue nature morte, molte delle quali sono vanitas e in cui, oltre ai crani, è possibile trovare specchi, rose, candele e bicchieri o tazze d’ispirazione certamente morandiana, sebbene questo aspetto si inserisca nella tradizione spagnola tipica in Zurbarán e Luis Fernández, ma anche in Sánchez Cotán o Juan Gris.

Oltre alle tele, la mostra presenta una serie di disegni realizzati con uno spirito fortemente geometrico e con l’inconfondibile linea sottile cristiniana.
La natura morta costituisce l'asse centrale nell'opera di Cristino de Vera, che si riempie di semplicità, umiltà e misticismo: tazze vuote, cestini, bottiglie, candele, specchi.
Nell’opera di Cristino de Vera c'è una raffinatezza nel modo di usare la luce e il colore,
un'evoluzione spirituale che tende inevitabilmente all'intimità.

La mostra è a cura di Juan Manuel Bonet, già Direttore del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, uno dei musei di arte moderna più importanti del mondo.

Dida: Cristino de Vera, Due figure, 1997, olio su tela, 92x65 cm, Collezione del Governo delle Isole Canarie.
Regione: Lazio
Luogo: Instituto Cervantes di Roma, Sala Dalí, piazza Navona 91
Telefono: 06/6861871
Orari di apertura: 14-20 da martedì a venerdì; 10-14; 15-20 sabato. Domenica e lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: https://roma.cervantes.es/it/
Organizzatore: Istituto Cervantes di Roma in collaborazione con Governo delle Isole Canarie, Fondazione CajaCanarias e Fondazione Cristino de Vera
Cristino de Vera. Eremita della pittura