Mostra Cortona On The Move - Cortona

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 11/07/2019 Aggiornato il 11/07/2019
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Cortona (Arezzo)
La nona edizione del festival internazionale di fotografia Cortona On The Move propone decine di mostre dislocate tra il centro storico della città e la Fortezza Medicea del Girifalco.
Il festival si caratterizza da sempre per il suo interesse alla fotografia contemporanea, ma con un’attenzione continua all’incessante evoluzione del linguaggio fotografico che anche quest’anno mette in mostra opere in grado di aprire la mente, il cuore e i sensi.
Attraverso mostre, eventi e incontri con i grandi protagonisti del settore il festival intende porsi come spazio di riflessione e di racconto visivo del mondo in cui viviamo.

Questa edizione pone l'attenzione sulla relazione tra le persone, il paesaggio e il territorio, attraverso il linguaggio della fotografia contemporanea, le opere di grandi maestri e gli archivi storici. La trasformazione dei luoghi parla di noi: l’ambiente che ci circonda riflette il nostro pensiero, le nostre azioni e la nostra storia.
I lavori in mostra documentano la relazione complessa e sfaccettata che ci pone interrogativi sul presente, sul futuro e sul passato.

Mostre fotografiche

Il rapporto uomo ambiente è il protagonista di questa edizione del festival. Il fotografo Simon Norfolk presenta per la prima volta tre progetti in una mostra tematica dal titolo provocatorio Crime Scenes nei quali racconta l’influenza che l’uomo ha sulla terra e sulla sua esistenza; una narrazione complementare è quella del sudafricano Gideon Mendel che con Drowning World Tomorrow esplora il fenomeno delle inondazioni.

Arctic Zero di Paolo Verzone è invece un viaggio alla scoperta delle comunità più a Nord del Mondo, Ny-Ålesund, un centro di ricerca e di monitoraggio ambientale nel cuore dell’Artico.
Nadia Bseiso con il progetto Infertile Crescent documenta le trasformazioni geopolitiche che dall’inizio del XIX secolo hanno trasformato la culla della civiltà, il Medio Oriente, in una Mezzaluna che brucia in tumulto.

Le esplosioni civili che mutano il paesaggio in modo controllato sono le protagoniste di The Explosion of Landscape: Blasting Practices, la descrizione delle complessità del mondo vista attraverso l’obiettivo di Andrea Botto; mentre il progetto Legitimacy of Landscape di Yaakov Israel apre delle finestre sul territorio israeliano, sulle persone che ci vivono e sulle loro storie.

Yan Wang Preston con Forest indaga la politica di ricostruzione delle foreste e dell’ambiente naturale nelle nuove città cinesi; mentre The Beauty and The Beast il lavoro del duo fotografico Hahn+Hartung racconta la relazione contraddittoria tra uomo e natura.

Un rapporto complesso si ritrova nella mostra di Hashem Shakeri che documenta gli effetti del cambiamento climatico nella provincia del Sistan e Balcunistan che da foresta rigogliosa è oggi un deserto sterile anche nei confronti della vita umana.

Il Messico è invece lo scenario di La Caravana, il lavoro della fotografa documentarista Ada Trillo che nell’ottobre del 2018 ha iniziato il suo viaggio seguendo i migranti che da vari stati del Sudamerica cercano di raggiungere gli Stati Uniti; mentre attraverso Passersby, la fotografa statunitense Lara Shipley immortala un’altra faccia del Messico, il deserto di Sonora, palcoscenico di migrazioni, aspettative umane e dominazione coloniale.

Una selezione di immagini tratte dall’Archivio storico Intesa Sanpaolo tratteggia la storia del nostro Paese nell’interazione tra cittadini e paesaggio.

Are They Rocks or Clouds? È il lavoro vincitore del PhotoBook Dummy Prize 2018 della fotografa italiana Marina Caneve. Un’indagine territoriale che nasce nelle Dolomiti come analisi del processo di costruzione della conoscenza del rischio idrogeologico per gli abitanti dei luoghi dove potrebbe accadere un’altra catastrofe.
Mentre Nanna Heitmann, vincitrice della call New Visions, con Hiding From Baba Yaga racconta il desiderio di protezione e libertà ricercato sulle rive del fiume Yenisei da coloro che vogliono fuggire dalla vita mondana.

Una ricerca di libertà vissuta anche in Santa Barbara di Diana Markosian, vincitrice di Happiness ONTHEMOVE Award 2018, la fotografa ricostruisce i momenti salienti vissuti dalla sua famiglia venendo negli Stati Uniti dalla Russia.

Il programma di questa edizione è ricco e intenso: alle mostre si affiancano eventi, workshop, letture portfolio, call e talk (info sito: www.cortonaonthemove.com).
Il festival è organizzato dall’associazione culturale ONTHEMOVE, con la direzione artistica di Arianna Rinaldo.
Regione: Toscana
Luogo: Cotiemme Zone, via Nazionale 45
Telefono: 0575/601966
Orari di apertura: 10-20 tutti i giorni
Costo: 18 euro, biglietto unico valido per tutte le sedi delle mostre
Dove acquistare: www.cortonaonthemove.com
Sito web: www.cortonaonthemove.com
Organizzatore: Associazione On The Move
Cortona On The Move