Mostra Comanche (The enemy of everyone). Luis Gómez Armenteros - Milano

A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Milano
L'artista cubano Luis Gómez Armenteros (La Habana, 1968) sarà protagonista di una doppia personale in due sedi: il 18 febbraio presso la Fabbrica del Vapore di Milano e il 22 febbraio nello spazio The Place di Bergamo, visitabile fino al 20 aprile su appuntamento.
La mostra dislocata in due sedi, con opere installative e site-specific, intende realizzare un laboratorio progressivo nel quale adoperare vari media mettendo a confronto l’arte, il ruolo dell’artista, la società e le inevitabili questioni che circondano l’arte e le forme di consumo.
Il progetto espositivo, che comprende anche una breve residenza dell’artista nel mese di febbraio 2025, pone attenzione sugli stimoli che può dare la componente concettuale ed elaborativa dell’arte al giorno d’oggi.
Gli elementi iconografici provenienti da vari contesti, nel caso dell’opera di Luis Gómez Armenteros, sono peculiari di un processo mentale e di una interazione con il contesto (in questo caso quello della Fabbrica del Vapore) e possono diventare “angoli” percettivi di un diverso spazio immaginativo messo a disposizione per un largo pubblico.
Tale spazio si rivolge innanzitutto al ruolo dell’artista nell’attualità che viviamo e al senso dello sguardo sull’arte.
Da sottolineare in questo progetto l'importanza della ricerca e della collaborazione (o condivisione degli scenari culturali) come momento essenziale per il concepimento di due mostre personali di Luis Gómez Armenteros.
Difatti, a una prima fase teorica di valutazioni e indagini sul campo, segue una fase operativa di mostre e incontri per la Fabbrica del Vapore a Milano e per U-ART-P a Bergamo (presso lo spazio The Place).
Il progetto si interroga sul significato dell’arte e sulle condizioni della pratica artistica in una società attraversata tanto da inquietudini e chiusure quanto da accelerazioni e sconfinamenti.
Ma soprattutto mette in luce una pratica intermediale che trae ispirazione da molte discipline - dalla sociologia alla letteratura, dall’economia politica alla ricerca tecnologica e comunicativa – ponendosi sullo stretto confine tra relatività e finzione, immaginario collettivo e false verità.
Il progetto è curato da Giacomo Zaza.
La mostra dislocata in due sedi, con opere installative e site-specific, intende realizzare un laboratorio progressivo nel quale adoperare vari media mettendo a confronto l’arte, il ruolo dell’artista, la società e le inevitabili questioni che circondano l’arte e le forme di consumo.
Il progetto espositivo, che comprende anche una breve residenza dell’artista nel mese di febbraio 2025, pone attenzione sugli stimoli che può dare la componente concettuale ed elaborativa dell’arte al giorno d’oggi.
Gli elementi iconografici provenienti da vari contesti, nel caso dell’opera di Luis Gómez Armenteros, sono peculiari di un processo mentale e di una interazione con il contesto (in questo caso quello della Fabbrica del Vapore) e possono diventare “angoli” percettivi di un diverso spazio immaginativo messo a disposizione per un largo pubblico.
Tale spazio si rivolge innanzitutto al ruolo dell’artista nell’attualità che viviamo e al senso dello sguardo sull’arte.
Da sottolineare in questo progetto l'importanza della ricerca e della collaborazione (o condivisione degli scenari culturali) come momento essenziale per il concepimento di due mostre personali di Luis Gómez Armenteros.
Difatti, a una prima fase teorica di valutazioni e indagini sul campo, segue una fase operativa di mostre e incontri per la Fabbrica del Vapore a Milano e per U-ART-P a Bergamo (presso lo spazio The Place).
Il progetto si interroga sul significato dell’arte e sulle condizioni della pratica artistica in una società attraversata tanto da inquietudini e chiusure quanto da accelerazioni e sconfinamenti.
Ma soprattutto mette in luce una pratica intermediale che trae ispirazione da molte discipline - dalla sociologia alla letteratura, dall’economia politica alla ricerca tecnologica e comunicativa – ponendosi sullo stretto confine tra relatività e finzione, immaginario collettivo e false verità.
Il progetto è curato da Giacomo Zaza.
Regione: Lombardia
Luogo: Sala Bianca, Fabbrica del Vapore, via Giulio Cesare Procaccini 4
Telefono: 351/6641431
Orari di apertura: 14,30-19,30. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: ingresso libero
Sito web: www.fabbricadelvapore.org
Organizzatore: Fabbrica del Vapore e Comune di Milano in collaborazione con U-ART-P di Bergamo
