Mostra Claudia Losi Being There. Oltre il giardino - Senigallia
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il
Aggiornato il
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
Senigallia (Ancona)
Con questa mostra l'artista Claudia Losi prosegue la sua indagine sulla complessa relazione tra l’essere umano, l’ambiente in cui vive e la lingua con la quale comunica.
L’artista lavora sull'ambiguità del concetto di paesaggio, sulla percezione dell’ambiente intorno a noi e sul labile confine tra contesto naturale e antropizzato.
Una ricerca avviata durante una serie di viaggi nel nord della Scozia e in particolare con sull’isola di St Kilda nelle Ebridi Esterne, e poi sviluppata nel 2016 in occasione della personale How do I imagine being there presso la Collezione Maramotti di Reggio Emilia.
La mostra ha preso il via nel febbraio 2021 con un workshop online sull’interpretazione del concetto di “luogo naturale” organizzato dal NTU-Centre for Contemporary Art di Singapore.
Tra novembre e dicembre 2021, il centro culturale Hansen House di Gerusalemme ha ospitato – oltre a un workshop organizzato dalla Bezalel Academy of Arts and Design – una selezione di lavori dell'artista e una performance che ha visto la realizzazione di piccoli amuleti di terra cruda dalle sembianze metà umane e metà animali, disseminati nel giardino esterno.
Nel mese di dicembre 2021 si è svolto anche un workshop rivolto agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Urbino. Nel febbraio 2022 l’artista è stata ospitata presso il CIMeC–Centro Interdipartimentale Mente/Cervello dell’Università di Trento e Rovereto, dove ha potuto presentare il progetto e aprire un dialogo con i ricercatori dell’istituto.
Nel corso di questi due anni, Losi ha messo in relazione realtà e contesti molto diversi tra loro dal punto di vista culturale, linguistico e paesaggistico, interrogandosi su cosa possa essere inteso come “naturale” e cosa considerato “luogo”, e osservando come tutti i punti di vista alimentino macro narrazioni d’inesauribile complessità: Singapore, città-isola vicino all’Equatore, è votata a un’idea di futuro, in cui il rapporto con l’ambiente naturale è tema centrale e controverso; Israele è terra in cui i concetti di luogo naturale e territorio assumono particolari connotati sociopolitici e filosofici; e infine l’Italia che detiene una forte e stratificata tradizione paesaggistica e articolate dinamiche antropiche.
I contributi visivi e narrativi raccolti nel corso di questa esperienza di ricerca sono stati rielaborati per la realizzazione di una nuova opera: Oltre il giardino, prodotta per la Rocca Roveresca di Senigallia, è un grande tessuto jacquard di 15 metri realizzato in collaborazione con il centro di ricerca sul tessile Lottozero di Prato in collaborazione con l’azienda Aròmata di Pistoia, che su di sé mostra la trasposizione grafica dei contributi ricevuti dall’artista durante i diversi step del progetto.
L'opera si configura come un grande diario visuale che narra Being There. Oltre il giardino nella sua interezza e complessità. Una moltitudine di riflessioni corali ed eterogenee – per media espressivi, linguaggi, autorialità – sulla percezione del luogo naturale sono state tradotte da Losi in suggestioni capaci di creare un racconto coerente e inedito della sua esperienza di ricerca.
Le grandi sale al Piano Nobile degli appartamenti ducali dell’antica Rocca Roveresca si trasformano in un percorso esperienzale unico che porta allo svelamento di Oltre il Giardino ripercorrendo alcuni dei momenti più importanti dell'intero progetto Being There: il visitatore è condotto in una visione immersiva dell’intera opera grazie a un allestimento site-specific progettato da Claudia Losi per avvolgere la visione in un flusso unico e continuo, in cui immagini e parole si sovrappongono e alternano liberamente.
Completano la mostra due arazzi ricamati di proprietà della Collezione Maramotti (Poli Artici Constitutio, 2016, e Poli Antarctici Constitutio, 2020), una fotografia su tela (Marmagne3, 1999) e una serie di oggetti in alluminio e cartapesta dal titolo Cose che sono cose (2015).
L’artista lavora sull'ambiguità del concetto di paesaggio, sulla percezione dell’ambiente intorno a noi e sul labile confine tra contesto naturale e antropizzato.
Una ricerca avviata durante una serie di viaggi nel nord della Scozia e in particolare con sull’isola di St Kilda nelle Ebridi Esterne, e poi sviluppata nel 2016 in occasione della personale How do I imagine being there presso la Collezione Maramotti di Reggio Emilia.
La mostra ha preso il via nel febbraio 2021 con un workshop online sull’interpretazione del concetto di “luogo naturale” organizzato dal NTU-Centre for Contemporary Art di Singapore.
Tra novembre e dicembre 2021, il centro culturale Hansen House di Gerusalemme ha ospitato – oltre a un workshop organizzato dalla Bezalel Academy of Arts and Design – una selezione di lavori dell'artista e una performance che ha visto la realizzazione di piccoli amuleti di terra cruda dalle sembianze metà umane e metà animali, disseminati nel giardino esterno.
Nel mese di dicembre 2021 si è svolto anche un workshop rivolto agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Urbino. Nel febbraio 2022 l’artista è stata ospitata presso il CIMeC–Centro Interdipartimentale Mente/Cervello dell’Università di Trento e Rovereto, dove ha potuto presentare il progetto e aprire un dialogo con i ricercatori dell’istituto.
Nel corso di questi due anni, Losi ha messo in relazione realtà e contesti molto diversi tra loro dal punto di vista culturale, linguistico e paesaggistico, interrogandosi su cosa possa essere inteso come “naturale” e cosa considerato “luogo”, e osservando come tutti i punti di vista alimentino macro narrazioni d’inesauribile complessità: Singapore, città-isola vicino all’Equatore, è votata a un’idea di futuro, in cui il rapporto con l’ambiente naturale è tema centrale e controverso; Israele è terra in cui i concetti di luogo naturale e territorio assumono particolari connotati sociopolitici e filosofici; e infine l’Italia che detiene una forte e stratificata tradizione paesaggistica e articolate dinamiche antropiche.
I contributi visivi e narrativi raccolti nel corso di questa esperienza di ricerca sono stati rielaborati per la realizzazione di una nuova opera: Oltre il giardino, prodotta per la Rocca Roveresca di Senigallia, è un grande tessuto jacquard di 15 metri realizzato in collaborazione con il centro di ricerca sul tessile Lottozero di Prato in collaborazione con l’azienda Aròmata di Pistoia, che su di sé mostra la trasposizione grafica dei contributi ricevuti dall’artista durante i diversi step del progetto.
L'opera si configura come un grande diario visuale che narra Being There. Oltre il giardino nella sua interezza e complessità. Una moltitudine di riflessioni corali ed eterogenee – per media espressivi, linguaggi, autorialità – sulla percezione del luogo naturale sono state tradotte da Losi in suggestioni capaci di creare un racconto coerente e inedito della sua esperienza di ricerca.
Le grandi sale al Piano Nobile degli appartamenti ducali dell’antica Rocca Roveresca si trasformano in un percorso esperienzale unico che porta allo svelamento di Oltre il Giardino ripercorrendo alcuni dei momenti più importanti dell'intero progetto Being There: il visitatore è condotto in una visione immersiva dell’intera opera grazie a un allestimento site-specific progettato da Claudia Losi per avvolgere la visione in un flusso unico e continuo, in cui immagini e parole si sovrappongono e alternano liberamente.
Completano la mostra due arazzi ricamati di proprietà della Collezione Maramotti (Poli Artici Constitutio, 2016, e Poli Antarctici Constitutio, 2020), una fotografia su tela (Marmagne3, 1999) e una serie di oggetti in alluminio e cartapesta dal titolo Cose che sono cose (2015).
Regione: Marche
Luogo: Rocca Roveresca, piazza del Duca 2
Telefono: 071/63258
Orari di apertura: 8,30-19,30 tutti i giorni
Costo: 5 euro; ridotto 3 euro
Dove acquistare: www.roccasenigallia.it
Sito web: www.roccasenigallia.it; www.beingthereoltreilgiardino.com
Organizzatore: Rocca Roveresca di Senigallia - Direzione Regionale Musei delle Marche