Mostra Chiavi in prestito. Martina Bruni - Roma
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Roma
Arrivano per la prima volta a Roma i disegni di Martina Bruni (Cosenza, 1989), artista e psicoterapeuta, in un progetto costruito su misura per le stanze di Casa Vuota.
Nel progetto espositivo Chiavi in prestito viene proposto al pubblico un ciclo di lavori realizzati dall’artista negli ultimi anni. Martina Bruni disegna stanze di case altrui e sceglie di disseminarle negli ambienti di Casa Vuota.
Le chiavi prese in prestito non hanno radici, appartengono alle case degli altri e sono viatici per luoghi magici nei quali vigono le regole dell’ospitalità senza appartenenza. Non solo: a venire prese in prestito possono essere chiavi di lettura, possibilità di pensare e osservare assumendo prospettive diverse. Comportano le azioni dello spostarsi per osservare, che definiscono il modo proprio dell’artista di entrare e uscire dalle stanze, dalle storie e dalle vite degli altri.
La ricerca artistica di Martina Bruni è intimamente legata alle istanze e alle pratiche della tecnica psicologica e del suo lavoro di psicoterapeuta. Il colloquio clinico si rispecchia nel disegno, nella misura in cui l’io dell’artista lascia il posto agli altri. Così avviene nelle stanze dipinte nelle quali Bruni conduce il visitatore della mostra, invitandolo a sbirciare con lei: racconti di un controtransfer, ovvero di quel sentimento che prova il terapeuta verso il suo paziente.
L’artista decide di dipingere la sua assenza dalla scena, riservando il ruolo di protagonista della sua ricerca artistica alle stanze altrui, da riallestire come set, con i loro oggetti intimi e quotidiani, per poi disegnarle e reinventarle. La casa resta la stessa, ma il passaggio di Martina, con il suo sguardo fiabesco e onirico, la modifica.
La mostra è a cura di Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo.
Nel progetto espositivo Chiavi in prestito viene proposto al pubblico un ciclo di lavori realizzati dall’artista negli ultimi anni. Martina Bruni disegna stanze di case altrui e sceglie di disseminarle negli ambienti di Casa Vuota.
Le chiavi prese in prestito non hanno radici, appartengono alle case degli altri e sono viatici per luoghi magici nei quali vigono le regole dell’ospitalità senza appartenenza. Non solo: a venire prese in prestito possono essere chiavi di lettura, possibilità di pensare e osservare assumendo prospettive diverse. Comportano le azioni dello spostarsi per osservare, che definiscono il modo proprio dell’artista di entrare e uscire dalle stanze, dalle storie e dalle vite degli altri.
La ricerca artistica di Martina Bruni è intimamente legata alle istanze e alle pratiche della tecnica psicologica e del suo lavoro di psicoterapeuta. Il colloquio clinico si rispecchia nel disegno, nella misura in cui l’io dell’artista lascia il posto agli altri. Così avviene nelle stanze dipinte nelle quali Bruni conduce il visitatore della mostra, invitandolo a sbirciare con lei: racconti di un controtransfer, ovvero di quel sentimento che prova il terapeuta verso il suo paziente.
L’artista decide di dipingere la sua assenza dalla scena, riservando il ruolo di protagonista della sua ricerca artistica alle stanze altrui, da riallestire come set, con i loro oggetti intimi e quotidiani, per poi disegnarle e reinventarle. La casa resta la stessa, ma il passaggio di Martina, con il suo sguardo fiabesco e onirico, la modifica.
La mostra è a cura di Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo.
Regione: Lazio
Luogo: Casa Vuota, via Maia 12, int. 4A
Telefono: 392/8918793; 328/4615638
Orari di apertura: visitabile su appuntamento, informazioni tel. 392/8918793; 328/4615638; mail vuotacasa@gmail.com
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: https://it-it.facebook.com/casavuotaroma/
Organizzatore: Casa Vuota