Mostra Caravaggio Napoli - Napoli

A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Napoli
La mostra intende approfondire il periodo napoletano di Caravaggio (Michelangelo Merisi) e l’eredità lasciata nella città partenopea. Caravaggio (Milano, 1571 - Napoli, 1610) visse a Napoli complessivamente 18 mesi, durante i suoi due soggiorni: tra ottobre del 1606 e giugno del 1607 e, successivamente, nell’autunno del 1609 per circa un anno fino alla morte avvenuta a Porto Ercole nel viaggio di ritorno verso Roma, nel luglio del 1610. Mesi intensi e fondamentali per la sua vita e la sua produzione artistica, che tuttavia risultano meno noti del periodo trascorso a Roma.
A Napoli il Merisi arrivò in fuga da Roma, dove era stato coinvolto nell’omicidio di Ranuccio Tomassoni: ricercato e condannato a morte dalla giustizia romana, tormentato dal senso di colpa. La drammaticità della produzione napoletana con la sua particolare tensione morale sembra avvicinarsi fortemente alla visione contemporanea del grande artista, aspetto che emerge nelle opere, provenienti da collezioni museali nazionali e internazionali, presentate a Capodimonte.
Il percorso della mostra, con un rigoroso approccio scientifico, mette a confronto 6 opere del Merisi provenienti da istituzioni italiane e internazionali e 22 quadri di artisti napoletani, che ne registrano immediatamente la novità venendone travolti, con soggetti ricorrenti nei dipinti del Maestro.
Il riscontro visivo tra le opere permette riflessioni e chiarimenti immediati sul legame tra l’artista e la città ed è accompagnato da un ‘diario’, una dettagliata crono-biografia che riorganizza le conoscenze letterarie e documentarie (edite e inedite) del periodo.
La mostra costituisce anche l’occasione per ripercorrere l’attività dei più dotati caravaggeschi attivi a Napoli, quali Tanzio da Varallo che a Napoli trascorse un intero decennio in contemporanea a Caravaggio.
Di questo dotatissimo artista sarà esposto un capolavoro in anteprima mondiale: il San Giovanni Battista di collezione privata, ispirato al San Giovanni Battista della collezione Borghese di Caravaggio a cui viene affiancato in mostra.
Chiude il percorso espositivo, l’ultimo dipinto realizzato dal Merisi in città, il Martirio di Sant’Orsola, oggi a Napoli presso le Gallerie d’Italia a Palazzo Zevallos Stigliano, affiancata ad una interpretazione di Giovanni Bernardino Azzolino, autore di numerose repliche della tela caravaggesca di cui si espone a Capodimonte una delle più naturalistiche dalla Pinacoteca Nazionale di Siena.
La mostra, curata da Maria Cristina Terzaghi e Sylvain Bellenger, è promossa da Il Museo e Real Bosco di Capodimonte e il Pio Monte della Misericordia, con la produzione e organizzazione della casa editrice Electa.
A Napoli il Merisi arrivò in fuga da Roma, dove era stato coinvolto nell’omicidio di Ranuccio Tomassoni: ricercato e condannato a morte dalla giustizia romana, tormentato dal senso di colpa. La drammaticità della produzione napoletana con la sua particolare tensione morale sembra avvicinarsi fortemente alla visione contemporanea del grande artista, aspetto che emerge nelle opere, provenienti da collezioni museali nazionali e internazionali, presentate a Capodimonte.
Il percorso della mostra, con un rigoroso approccio scientifico, mette a confronto 6 opere del Merisi provenienti da istituzioni italiane e internazionali e 22 quadri di artisti napoletani, che ne registrano immediatamente la novità venendone travolti, con soggetti ricorrenti nei dipinti del Maestro.
Il riscontro visivo tra le opere permette riflessioni e chiarimenti immediati sul legame tra l’artista e la città ed è accompagnato da un ‘diario’, una dettagliata crono-biografia che riorganizza le conoscenze letterarie e documentarie (edite e inedite) del periodo.
La mostra costituisce anche l’occasione per ripercorrere l’attività dei più dotati caravaggeschi attivi a Napoli, quali Tanzio da Varallo che a Napoli trascorse un intero decennio in contemporanea a Caravaggio.
Di questo dotatissimo artista sarà esposto un capolavoro in anteprima mondiale: il San Giovanni Battista di collezione privata, ispirato al San Giovanni Battista della collezione Borghese di Caravaggio a cui viene affiancato in mostra.
Chiude il percorso espositivo, l’ultimo dipinto realizzato dal Merisi in città, il Martirio di Sant’Orsola, oggi a Napoli presso le Gallerie d’Italia a Palazzo Zevallos Stigliano, affiancata ad una interpretazione di Giovanni Bernardino Azzolino, autore di numerose repliche della tela caravaggesca di cui si espone a Capodimonte una delle più naturalistiche dalla Pinacoteca Nazionale di Siena.
La mostra, curata da Maria Cristina Terzaghi e Sylvain Bellenger, è promossa da Il Museo e Real Bosco di Capodimonte e il Pio Monte della Misericordia, con la produzione e organizzazione della casa editrice Electa.
Regione: Campania
Luogo: Museo e Real Bosco di Capodimonte, via Miano 2
Telefono: 848/800288
Orari di apertura: 8,30-19,30 tutti i giorni al Museo e Real Bosco di Capodimonte; 9-18; domenica 9-14,30 al Pio Monte della Misericordia
Costo: 14 euro; ridotto 11 euro
Dove acquistare: www.coopculture.it
Sito web: www.museocapodimonte.beniculturali.it
Organizzatore: Museo e Real Bosco di Capodimonte, Pio Monte della Misericordia, Electa