Mostra Cancellazione dei Codici – Civile e penale - Bologna

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 22/01/2024 Aggiornato il 22/01/2024
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Bologna
Il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna ospita nella sede di Palazzo Malvezzi la mostra di Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, Messina, 1937), a cura di Cristina Mazzantini (direttrice Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma), Lorenzo Balbi (direttore MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna) e Marco Bazzini (responsabile scientifico Archivio Emilio Isgrò).

L’esposizione presenta 29 testi giuridici, in particolare il Codice civile e il Codice penale, sui quali Isgrò è intervenuto con la sua cifra espressiva, ovvero cancellando parti del testo, col fine di proporre una diversa riflessione sul significato di convivenza comune.

Superando con l’atto della cancellatura le caratteristiche della lingua asciutta e fortemente antipoetica propria delle raccolte di norme giuridiche, l’artista ha dato origine a lavori dal forte impatto formale, talvolta tendenti all’ironia, che graffiano per la loro incontestabile verità.
Su un testo cancellato in nero e bianco, attraversato anche da qualche formica - altro topos di Isgrò subentrato in questi ultimi anni - le parole superstiti danno voce a nuove interpretazioni del testo come, per limitarsi ad alcuni esempi: “I condomini sono l’autorità giudiziaria” o “La falsa dichiarazione sulla propria identità, dichiara o attesta altre qualità”.

I Codici sui quali Isgrò è intervenuto appartengono alla serie di volumi realizzata appositamente da Giuffrè Francis Lefebvre, i cui redattori, esperti di Diritto, hanno collaborato con l’artista prima del suo intervento.

Ad arricchire il percorso espositivo si affianca la cancellatura de Il discorso di Pericle agli ateniesi riportato nel libro II dell’opera di Tucidide La Guerra del Peloponneso.
Tre sono i volumi in cui l’artista è intervenuto sul discorso del politico, oratore e militare greco che guidò Atene in uno dei suoi periodi di massimo splendore e ancora esercita il proprio fascino sulla cultura umanistica occidentale. Ciò che Pericle scrive sul senso della democrazia, sui valori umani e sul rispetto delle leggi, ha fatto di Atene un mito che mantiene le sue radici nella società di oggi.

Dida: Codice del decoro, 2022, tecnica mista su tela stampata su libro e legno, 35 x 50,5 x 5 cm, courtesy Archivio Emilio Isgrò.
Regione: Emilia Romagna
Luogo: Dipartimento di Scienze Giuridiche - Alma Mater Studiorum Università di Bologna Palazzo Malvezzi, via Zamboni 13
Telefono: 051/2099626
Orari di apertura: 17,30-20 giovedì 1 febbraio; 10-20 dal 2 al 10 febbraio
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: https://dsg.unibo.it/it/index.html
Organizzatore: Archivio Emilio Isgrò, in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna Dipartimento di Scienze Giuridiche - Alma Mater Studiorum Università di Bologna Giuffrè Francis Lefebvre
Cancellazione dei Codici – Civile e penale