Mostra Burning Falls. Koen Vanmechelen -
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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(Venezia)
Le trenta creature fantastiche realizzate da Koen Vanmechelen con accostamenti di vetro e marmo di Carrara vengono presentate da Adriano Berengo nel luogo che le ha viste nascere: l’isola di Murano.
La mostra si inserisce all’interno della sezione In Città di Homo Faber 2022, il grande evento espositivo dedicato ai mestieri d’arte e all’alto artigianato internazionale organizzato dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship in partnership con la Fondazione Giorgio Cini, la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, la Japan Foundation e la Fondation Bettencourt Schueller (www.homofaber.com).
La mostra si allinea con lo spirito di Homo Faber, il cui focus quest’anno è I tesori viventi d’Europa e del Giappone. Crafting a more Human Future, e permette di celebrare un materiale unico in questo Anno Internazionale del Vetro: “Se Burning Falls può rompere i muri che ci dividono oggi, creerà una trasparenza in cui ci riconosceremo nell'altro”, afferma Koen Vanmechelen.
Per l’occasione, oltre a Medusa, alla tigre rossa, ai polli serpentini, alle iguane cornute e agli altri animali fantastici visti a Firenze, ci saranno anche alcuni pezzi mai esposti, tra cui gli interessanti lampadari “Formula Segreta”: due opere complesse che riflettono sull’origine, la decadenza e la rigenerazione di ogni cosa creata, e che vogliono rappresentare un tributo dell’artista alla storia del vetro muranese.
Tutte le sculture prodotte da Vanmechelen per questo progetto accostano sapientemente i toni del marmo alla lucentezza del vetro, e vogliono riflettere sul significato di alcune figure chiave della mitologia classica.
Accade per Medusa, la gorgone che al posto dei capelli aveva serpenti il cui veleno poteva svegliare i morti: nel darle forma Vanmechelen traccia un astuto parallelo notando come le uova di gallina siano usate nella medicina moderna come base per vaccini e medicinali. La sua Medusa diventa così una metafora dell'umanità stessa, intrisa del potere di uccidere oltre che della capacità di portare nuova vita.
In maniera analoga, viene riletta anche la simbologia dei serpenti, trasformati per l’occasione in polli mostruosi e deformi. L’intento è quello di evocare nello spettatore il valore simbolico dell’umile pollo, un soggetto da sempre molto caro all’artista perché esempio del potenziale per la vita e dei modi in cui gli esseri umani sono stati negligenti con il suo potenziale illimitato.
La mostra è curata da Studio Vanmechelen in collaborazione con Fondazione Berengo.
La mostra si inserisce all’interno della sezione In Città di Homo Faber 2022, il grande evento espositivo dedicato ai mestieri d’arte e all’alto artigianato internazionale organizzato dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship in partnership con la Fondazione Giorgio Cini, la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, la Japan Foundation e la Fondation Bettencourt Schueller (www.homofaber.com).
La mostra si allinea con lo spirito di Homo Faber, il cui focus quest’anno è I tesori viventi d’Europa e del Giappone. Crafting a more Human Future, e permette di celebrare un materiale unico in questo Anno Internazionale del Vetro: “Se Burning Falls può rompere i muri che ci dividono oggi, creerà una trasparenza in cui ci riconosceremo nell'altro”, afferma Koen Vanmechelen.
Per l’occasione, oltre a Medusa, alla tigre rossa, ai polli serpentini, alle iguane cornute e agli altri animali fantastici visti a Firenze, ci saranno anche alcuni pezzi mai esposti, tra cui gli interessanti lampadari “Formula Segreta”: due opere complesse che riflettono sull’origine, la decadenza e la rigenerazione di ogni cosa creata, e che vogliono rappresentare un tributo dell’artista alla storia del vetro muranese.
Tutte le sculture prodotte da Vanmechelen per questo progetto accostano sapientemente i toni del marmo alla lucentezza del vetro, e vogliono riflettere sul significato di alcune figure chiave della mitologia classica.
Accade per Medusa, la gorgone che al posto dei capelli aveva serpenti il cui veleno poteva svegliare i morti: nel darle forma Vanmechelen traccia un astuto parallelo notando come le uova di gallina siano usate nella medicina moderna come base per vaccini e medicinali. La sua Medusa diventa così una metafora dell'umanità stessa, intrisa del potere di uccidere oltre che della capacità di portare nuova vita.
In maniera analoga, viene riletta anche la simbologia dei serpenti, trasformati per l’occasione in polli mostruosi e deformi. L’intento è quello di evocare nello spettatore il valore simbolico dell’umile pollo, un soggetto da sempre molto caro all’artista perché esempio del potenziale per la vita e dei modi in cui gli esseri umani sono stati negligenti con il suo potenziale illimitato.
La mostra è curata da Studio Vanmechelen in collaborazione con Fondazione Berengo.
Regione: Veneto
Luogo: Fondazione Berengo Art Space, Campiello della Pescheria 4
Telefono: 041/739453
Orari di apertura: 10-17. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.fondazioneberengo.org; www.homofaber.com
Organizzatore: Fondazione Berengo Art Space