Mostra Brunivo Buttarelli “In Affioramento” - Castelfiorentino
A cura di Manuela Vaccarone
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Castelfiorentino (Firenze)
La Terza Edizione della Mostra Diffusa è dedicata allo scultore Brunivo Buttarelli, che ha fatto del “recupero” la sua filosofia creativa, scelto per dare una continuità al progetto di ricerca di artisti che lavorano quasi esclusivamente con materiali di recupero.
Attraverso materiali trovati in natura, oggetti gettati spesso dall’uomo nell’ambiente considerati esausti o ‘ormai morti’ e scarti industriali di metalli, Brunivo Buttarelli (Casalmaggiore (Cr), 1946) realizza opere scultoree che raccontano dell’infanzia del nostro pianeta, come frammenti ossei, affioramenti, carcasse di antichi e immaginari animali che, attraverso i passaggi imposti dal tempo, giungono a noi.
Nel suo percorso di scultore Brunivo Buttarelli sembra aver descritto attraverso le sue opere il paesaggio fossile di un passato remoto di Castelfiorentino, terra che un tempo apparteneva ai fondali marini. I fossili di quelle profondità sono parte di questa terra come le vigne e gli ulivi.
Qui nell’antico mare della Val d’Elsa, nell’età del Pliocene (5 milioni di anni fa) nuotavano squali e balene. Il lavoro dell’artista si lega quindi indissolubilmente al territorio di Castelfiorentino.
E proprio a un grande cetaceo si ispira la scultura “In affioramento”, che troneggia in cima alla pieve dei Santi Ippolito e Biagio.
Dal grande prato davanti alla Chiesa di Santa Verdiana, invece, affiorano l’installazione delle tre opere “Gasteropode, “Il Fossile” e “Nuova Vita”, una grande conchiglia in acciaio inox.
Davanti al Museo BeGo l’installazione “Alberi a nuova vita” racconta il tema del tempo, non interpretato solo come concessione della sua ciclicità cronologica, ma anche descritto nella scoperta del senso della vita che, attraverso la morte, giunge a una rinascita, dove gemme e rami nuovi spuntano nuovamente in un luminoso acciaio inox.
All’interno del Museo, invece, l’installazione “Memorie archiviate’”, realizzata dall’unione di molteplici tipologie di carta ritrovate nelle cartiere in disuso e materiali metallici, si confronta con gli affreschi e le sinopie di Benozzo Gozzoli.
Sempre al BeGo è ospitato “Tempo geologico”, un libro materico ideato da Buttarelli durante il lockdown, realizzato anche a scopo didattico. L’opera ha una gemella, “Tempo paleontologico”, visionabile alla Biblioteca Vallesiana assieme a opere di piccole dimensioni.
All’Oratorio di San Carlo l’installazione “Nel tempo ciclico della vita” ci narra del ciclo della vita attraverso sculture come la crisalide contenitore di vita assieme a “Ventre-madre”, fino allo schiudersi e volare via.
Infine “Figura alata”, un’opera installata nella piazza del Municipio di Castelfiorentino.
La mostra è a cura di Maria Vittoria Gozio, Atelier Dall'Osso.
Attraverso materiali trovati in natura, oggetti gettati spesso dall’uomo nell’ambiente considerati esausti o ‘ormai morti’ e scarti industriali di metalli, Brunivo Buttarelli (Casalmaggiore (Cr), 1946) realizza opere scultoree che raccontano dell’infanzia del nostro pianeta, come frammenti ossei, affioramenti, carcasse di antichi e immaginari animali che, attraverso i passaggi imposti dal tempo, giungono a noi.
Nel suo percorso di scultore Brunivo Buttarelli sembra aver descritto attraverso le sue opere il paesaggio fossile di un passato remoto di Castelfiorentino, terra che un tempo apparteneva ai fondali marini. I fossili di quelle profondità sono parte di questa terra come le vigne e gli ulivi.
Qui nell’antico mare della Val d’Elsa, nell’età del Pliocene (5 milioni di anni fa) nuotavano squali e balene. Il lavoro dell’artista si lega quindi indissolubilmente al territorio di Castelfiorentino.
E proprio a un grande cetaceo si ispira la scultura “In affioramento”, che troneggia in cima alla pieve dei Santi Ippolito e Biagio.
Dal grande prato davanti alla Chiesa di Santa Verdiana, invece, affiorano l’installazione delle tre opere “Gasteropode, “Il Fossile” e “Nuova Vita”, una grande conchiglia in acciaio inox.
Davanti al Museo BeGo l’installazione “Alberi a nuova vita” racconta il tema del tempo, non interpretato solo come concessione della sua ciclicità cronologica, ma anche descritto nella scoperta del senso della vita che, attraverso la morte, giunge a una rinascita, dove gemme e rami nuovi spuntano nuovamente in un luminoso acciaio inox.
All’interno del Museo, invece, l’installazione “Memorie archiviate’”, realizzata dall’unione di molteplici tipologie di carta ritrovate nelle cartiere in disuso e materiali metallici, si confronta con gli affreschi e le sinopie di Benozzo Gozzoli.
Sempre al BeGo è ospitato “Tempo geologico”, un libro materico ideato da Buttarelli durante il lockdown, realizzato anche a scopo didattico. L’opera ha una gemella, “Tempo paleontologico”, visionabile alla Biblioteca Vallesiana assieme a opere di piccole dimensioni.
All’Oratorio di San Carlo l’installazione “Nel tempo ciclico della vita” ci narra del ciclo della vita attraverso sculture come la crisalide contenitore di vita assieme a “Ventre-madre”, fino allo schiudersi e volare via.
Infine “Figura alata”, un’opera installata nella piazza del Municipio di Castelfiorentino.
La mostra è a cura di Maria Vittoria Gozio, Atelier Dall'Osso.
Regione: Toscana
Luogo: Museo Benozzo Gozzoli, via Agostino Testaferrata 31 e altre sedi
Telefono: 0571/64448
Orari di apertura: 9-13 lunedì e venerdì; 16-19 giovedì e venerdì; sabato, domenica e festivi 10-12; 16-19. Mercoledì chiuso
Costo: 3 euro; ridotto 2 euro
Dove acquistare: www.museobenozzogozzoli.it
Sito web: www.museobenozzogozzoli.it
Organizzatore: Atelier Dall'Osso in collaborazione con il Comune di Castelfiorentino