Mostra Berenice Abbott. Topographies - Lecco

A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Lecco
La mostra, dedicata a Berenice Abbott (1898-1991), una delle più interessanti figure d’artista del Novecento, considerata “la fotografa di New York”, presenta 80 fotografie in bianco e nero realizzate nel corso della sua carriera, suddivise in tre sezioni che raccontano il suo stile e i suoi temi preferiti: Ritratti, New York e Scienza.
Il percorso espositivo si apre con i ritratti, realizzati a partire dal 1925 all’interno dello studio parigino di Man Ray, di cui fu assistente. Con queste fotografie, Berenice Abbott ottenne subito un grande successo, sia di critica che commerciale, al punto che entro un anno riuscì ad aprire un proprio atelier e a esporre le sue opere in galleria.
Tra gli scatti più riusciti vi sono quelli alla scrittrice Solita Solano, al fotografo Eugène Atget, all’attrice Dorothy Whitney, a Jean Cocteau o ancora, quello a James Joyce.
La mostra prosegue con la sezione dedicata alla scienza. Nel 1939, infatti, la Abbott iniziò il suo progetto più ambizioso. Credendo che i fenomeni scientifici fossero validi soggetti artistici, s’impegnò a dimostrare che la fotografia era il mezzo più adatto e qualificato per unire arte e scienza.
Lavorò per oltre vent’anni in solitudine a questo progetto, fino a quando, nel 1958, il suo lavoro venne riconosciuto dal Physical Science Study Committee e venne assunta dal MIT - Massachussets Institute of Technology.
Chiude idealmente la rassegna, il documentario Berenice Abbott: A View of the 20th Century di Kay Weaver e Martha Wheelock (1992).
La rassegna, curata da Anne Morin e Piero Pozzi, col patrocinio del Comune di Lecco, è prodotta e realizzata da Di Chroma Photography e ViDi - Visit Different.
Il percorso espositivo si apre con i ritratti, realizzati a partire dal 1925 all’interno dello studio parigino di Man Ray, di cui fu assistente. Con queste fotografie, Berenice Abbott ottenne subito un grande successo, sia di critica che commerciale, al punto che entro un anno riuscì ad aprire un proprio atelier e a esporre le sue opere in galleria.
Tra gli scatti più riusciti vi sono quelli alla scrittrice Solita Solano, al fotografo Eugène Atget, all’attrice Dorothy Whitney, a Jean Cocteau o ancora, quello a James Joyce.
La mostra prosegue con la sezione dedicata alla scienza. Nel 1939, infatti, la Abbott iniziò il suo progetto più ambizioso. Credendo che i fenomeni scientifici fossero validi soggetti artistici, s’impegnò a dimostrare che la fotografia era il mezzo più adatto e qualificato per unire arte e scienza.
Lavorò per oltre vent’anni in solitudine a questo progetto, fino a quando, nel 1958, il suo lavoro venne riconosciuto dal Physical Science Study Committee e venne assunta dal MIT - Massachussets Institute of Technology.
Chiude idealmente la rassegna, il documentario Berenice Abbott: A View of the 20th Century di Kay Weaver e Martha Wheelock (1992).
La rassegna, curata da Anne Morin e Piero Pozzi, col patrocinio del Comune di Lecco, è prodotta e realizzata da Di Chroma Photography e ViDi - Visit Different.
Regione: Lombardia
Luogo: Palazzo delle Paure, piazza XX Settembre
Telefono: 0341/286729
Orari di apertura: 9,30-19; sabato, domenica e festivi 10-19. Lunedì chiuso
Costo: 9 euro; ridotto 7 euro
Dove acquistare: http://www.museilecco.org
Sito web: http://www.museilecco.org
Organizzatore: Di Chroma Photography e ViDi - Visit Different