Mostra Belle di Natura - Milano

A cura di Manuela Vaccarone
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Aggiornato il La mostra intende proporre un momento storico e culturale di unione tra arte e natura, mettendo accanto alle sculture del maestro Francesco Messina dedicate ad Accolla, Fracci e Savignano negli anni Cinquanta, le fotografie delle tre danzatrici ritratte oggi da Gianluca Balocco e gli arazzi disegnati da Zachari Logan. Un invito a riflettere sulla bellezza, su come la si costruisce all'interno della propria cultura, del proprio giudizio e su come esiste in natura. La selezione di 18 scatti di Gianluca Balocco è il risultato di un lavoro in cui le tre celebri ballerine emergono per la loro forza, esperienza e vigore nel corpo esile e flessuoso, modellato dal tempo. Si tratta di un'opera concettuale in cui il vestito indossato viene considerato come elemento di collegamento fra la realtà e una dimensione astratta e assume un ruolo e un peso diverso del tutto personale per ogni danzatrice. Aida Accolla indossa costumi di scena, e con essi diversi ruoli, immedesimandosi in una pianta che attraversa le differenti stagioni; Carla Fracci indossa un abito ideato per la mostra insieme all'artista, lungo 11 metri a indicare lo scorrere del tempo e di colore verde, in sintonia con la natura; Luciana Savignano con abiti lisi e consumati usati nell'allenamento di una vita, viene ritratta come una guerriera samurai, fisica e vitale. Le tre figure femminili incarnano tre modi diversi di essere donna e di definire la bellezza, suggerendo riflessioni sull'omologazione estetica diffusa nella società contemporanea; in mostra le fotografie di piante sacre indiane riprese nella loro interezza, comprensiva di radici, rimandano alla unicità di ciascuna ballerina. Il legame con il mondo vegetale si ritrova anche nei lavori policromi di Zachari Logan, il quale propone un disegno realizzato ad hoc che si sviluppa in verticale come un arazzo sui tre piani del museo. Le tre sezioni dell'opera, in cui sono rappresentate differenti varietà di vegetazione che si rarefanno nella parte superiore, assumono la valenza di fondale scenico alle opere di Messina la cui presenza è evocata dagli spazi vuoti che alludono a un immaginario posizionamento delle sculture tra le foglie e dall'utilizzo di tutti i toni di verde presenti nelle patine metalliche dei lavori del maestro. Una metafora dell'ascesi spirituale. La mostra, a cura di Francesca Bacci e Maria Fratelli, è organizzata dal Comune di Milano, Assessorato alla Cultura - Studio Museo Francesco Messina.
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Milano
Regione: Lombardia
Luogo: Studio Museo Francesco Messina, via San Sisto 4/A
Telefono: 02/86453005; Sito: www.comunedimilano.it/museomessina
Orari di apertura: 10-18. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
