Mostra BAJ. BajchezBaj - Milano
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Milano
A cent’anni esatti dalla nascita la mostra celebra Enrico Baj (Milano, 31 ottobre 1924 – Vergiate, 16 giugno 2003), uno dei maestri della neoavanguardia italiana e internazionale, con un’ampia retrospettiva protagonista delle mostre d’autunno, studiata per ripercorrere tutti i temi e i soggetti della sua lunga e poliedrica esperienza.
Il progetto, curato da Chiara Gatti e Roberta Cerini Baj, conta quasi cinquanta opere distillate in un arco temporale che dai primi anni Cinquanta giunge all’alba del Duemila, attraversando le fasi di ricerca e di adesione dell'artista a diversi movimenti nel tempo: dal recupero del Dadaismo e del Surrealismo ai modi dell’arte Informale, dalla vicinanza al gruppo nordico di Co.Br.A alla genesi del movimento dell’arte Nucleare, che Baj fondò a Milano con Sergio Dangelo nel 1951.
Sono dieci le sezioni tematiche della mostra studiate come affondi nella riflessione dell’artista per illustrare lo sviluppo del suo pensiero e dei suoi soggetti dal forte potere immaginifico.
Ad accogliere i visitatori nella sala del Lucernario, la ricostruzione scenografica dell’Apocalisse, un assemblaggio di figure immaginarie e oniriche in un polittico di quasi 100 metri quadrati, allestito in altezza, come ad evocare un’abside, ispirato idealmente al Giudizio Universale michelangiolesco, qui punteggiato di demoni goffi e beffardi, arrampicati e urlanti fino al soffitto. Dopo questa introduzione si susseguono: le Opere nucleari, gli Ultracorpi, le Parate, I funerali dell’anarchico Pinelli, i Generali, i Meccano, i Mobili, gli Specchi e le Dame.
I suoi personaggi - le Dame e i Generali, gli Ultracorpi, gli Specchi, i Mobili e i mostri dell’Apocalisse -, entrati nell’immaginario comune, animano una giostra di creature frutto dell’universo surrealista e fantascientifico dell’autore, che ha fatto dell’ironia e del grottesco il grimaldello per scardinare il conformismo borghese e schierarsi contro ogni forma di potere costituito.
La sua celebre etica del ninnolo e della passamaneria, delle nappe e dei bottoni, lucidi come mostrine sui petti tronfi dei suoi militari blasonati, sarà il filo conduttore destinato a cucire, per sezioni, i temi della poetica di Baj.
L’allestimento è stato progettato da Umberto Zanetti, ZDA Zanetti Design Architettura con la sponsorizzazione tecnica di UniFor per gli allestimenti.
BAJ. BajchezBaj è anche a Savona al Museo della Ceramica, con una sezione anche al MuDA – Museo Diffuso Albisola di Albissola Marina, nelle sedi del Centro Esposizioni e di Casa Museo Jorn.
Didascalia della foto sotto:
baj_preview_ph_lorenzo_palmieri.
Il progetto, curato da Chiara Gatti e Roberta Cerini Baj, conta quasi cinquanta opere distillate in un arco temporale che dai primi anni Cinquanta giunge all’alba del Duemila, attraversando le fasi di ricerca e di adesione dell'artista a diversi movimenti nel tempo: dal recupero del Dadaismo e del Surrealismo ai modi dell’arte Informale, dalla vicinanza al gruppo nordico di Co.Br.A alla genesi del movimento dell’arte Nucleare, che Baj fondò a Milano con Sergio Dangelo nel 1951.
Sono dieci le sezioni tematiche della mostra studiate come affondi nella riflessione dell’artista per illustrare lo sviluppo del suo pensiero e dei suoi soggetti dal forte potere immaginifico.
Ad accogliere i visitatori nella sala del Lucernario, la ricostruzione scenografica dell’Apocalisse, un assemblaggio di figure immaginarie e oniriche in un polittico di quasi 100 metri quadrati, allestito in altezza, come ad evocare un’abside, ispirato idealmente al Giudizio Universale michelangiolesco, qui punteggiato di demoni goffi e beffardi, arrampicati e urlanti fino al soffitto. Dopo questa introduzione si susseguono: le Opere nucleari, gli Ultracorpi, le Parate, I funerali dell’anarchico Pinelli, i Generali, i Meccano, i Mobili, gli Specchi e le Dame.
I suoi personaggi - le Dame e i Generali, gli Ultracorpi, gli Specchi, i Mobili e i mostri dell’Apocalisse -, entrati nell’immaginario comune, animano una giostra di creature frutto dell’universo surrealista e fantascientifico dell’autore, che ha fatto dell’ironia e del grottesco il grimaldello per scardinare il conformismo borghese e schierarsi contro ogni forma di potere costituito.
La sua celebre etica del ninnolo e della passamaneria, delle nappe e dei bottoni, lucidi come mostrine sui petti tronfi dei suoi militari blasonati, sarà il filo conduttore destinato a cucire, per sezioni, i temi della poetica di Baj.
L’allestimento è stato progettato da Umberto Zanetti, ZDA Zanetti Design Architettura con la sponsorizzazione tecnica di UniFor per gli allestimenti.
BAJ. BajchezBaj è anche a Savona al Museo della Ceramica, con una sezione anche al MuDA – Museo Diffuso Albisola di Albissola Marina, nelle sedi del Centro Esposizioni e di Casa Museo Jorn.
Didascalia della foto sotto:
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Regione: Lombardia
Luogo: Palazzo Reale, piazza Duomo 12
Telefono: 02/88465230
Orari di apertura: 10-19,30; giovedì 10- 22,30. Lunedì chiuso
Costo: 17 euro; ridotto 15 euro
Dove acquistare: www.palazzorealemilano.it/la-tua-visita/biglietti-e-prenotazioni
Sito web: https://www.palazzorealemilano.it/
Organizzatore: Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Electa